Le persone che hanno partecipato

Luciano Gallo

Luciano Gallo

LUCIANO GALLO è il direttore generale della Federazione dei Comuni del Camposampierese dal 2001.

Luciano, laureato in Scienze Politiche, nel suo percorso professionale ricopre diversi incarichi a livello dirigenziale grazie alle competenze sviluppate nei campi della contabilità degli enti locali e nel controllo di gestione, nei tributi locali, nello sviluppo organizzativo, nelle unioni di comuni e forme associate degli enti locali, soprattutto inerente alla Governance, la regolazione delle politiche dello sviluppo con particolare specializzazione sulle Intese Programmatiche d’Area.

Nella Pubblica Amministrazione ha maturato le seguenti esperienze: componente del Nucleo di Valutazione per i comuni della Federazione del Camposampierese; del Direttivo nazionale ANDIGEL (Associazione Nazionale Direttori Generali Enti Locali); del Centro di Competenza Regionale per il riordino territoriale e l’accompagnamento delle forme associate dei comuni.

Altri incarichi prevedono la partecipazione al comitato scientifico di GreeNordEsT - iniziativa di Energheia, ed.Logika.. E’ tuttora consulente esterno dell’ associazione M.A.S.Ter (Mediatori e Animatori per lo Sviluppo del Territorio);  presso il CIRN - centro interdipartimentale di ricerca sul Nord-Est - “Giorgio Lago” dell’Università degli Studi di Padova; per la quale è attivo anche nel  Comitato Ordinatore Master di I livello in Governo delle Reti di Sviluppo Locale Inoltre fa parte dell’Advisory board del Master di II° livello in Pubblica Amministrazione dell’Università Ca’ Foscari Venezia; e dal 2008 ricopre il ruolo di  direttore del mensile istituzionale “Il Camposampierese”.

Dal 2010 si è intensificata la sua attività di formatore presso associazioni di categoria , enti locali, università , ipa delle diverse aree del Veneto Centrale, Forum PA soprattutto nel campo della sostenibilità e dello sviluppo territoriale, di recente incorniciati nell’agenda Camp 2020, che mira a definire gli obiettivi di crescita con il sostegno della Comunità Europea.

Ha scritto  numerosi articoli  relativi all’associazionismo comunale e alla governante territoriale.

 

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Ha partecipato a:

Presentazione del libro "Le Unioni di Comuni" di Francesco Raphael Frieri, Luciano Gallo e Marco Mordenti

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 14:00

Le ultime manovre finanziarie hanno affrontato in modo risoluto la questione chiave dell’associazionismo intercomunale, dando forte impulso alla costituzione delle Unioni  di Comuni.
L’art. 16 del D.L. 138/2011, infatti, obbliga i Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti a gestire in forma associata “mediante un’unione di Comuni” tutti i propri servizi; l’art. 14, comma 31, del D.L. 78/2010, come modificato dalla manovra estiva 2011, obbliga invece gli altri Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti ad associare progressivamente le proprie “funzioni fondamentali”. Da ultimo il c.d. decreto Milleproroghe ha rinviato tutte le  scadenze, evidentemente considerate poco realistiche; una decisione saggia, che tuttavia non deve indurre gli enti a sottovalutare gli adempimenti che li attendono già nei prossimi mesi:
- entro il 30 settembre 2012 (altri Comuni fino a 5.000 abitanti);
- entro il 17 dicembre 2012 (Comuni fino a 1.000 abitanti).
Le misure in esame sono state adottate in piena emergenza e proprio per questo sono suscettibili di ulteriori proroghe e/o aggiustamenti, fermo restando che a questo punto
molto difficilmente il processo associativo potrà essere fermato: ne sono prova le continue prescrizioni che impongono ai piccoli enti nuovi obblighi di gestione associata (per gli appalti, l’informatica, ecc.).

In un momento di crescente e diffusa contrazione delle risorse, è convinzione degli autori che l’Unione di Comuni sia lo strumento più opportuno per erogare in modo efficace ed efficiente i servizi su scala più ampia, e che costituisca pertanto una strada obbligata per tutti gli Enti locali che intendano soddisfare le esigenze e le aspettative di cittadini e imprese.
Il presente manuale si rivolge a segretari comunali, dirigenti e amministratori locali, nonché a studiosi della materia, allo scopo di condividere idee, strumenti e schemi operativi per adempiere agli obblighi di legge e per cercare di fare chiarezza sul “senso” del percorso da compiere.

Unione di Comuni: strategie e servizi per lo sviluppo territoriale

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 11:00

La crisi profonda che sta vivendo il Sistema Europa (e il nostro Paese) è uno degli effetti più evidenti della trasformazione epocale in atto a livello mondiale. Nulla sarà più come prima, in quanto siamo di fronte ad una mutazione strutturale della società e dei modelli e paradigmi che a livello planetario ne determinano processi evolutivi, sviluppo e criticità.
L’UE con Europa 2020 e con la strategia Place Based ha tracciato la strada che i Paesi membri devono seguire per vivere da protagonisti il cambiamento e rilanciare il processo di Crescita e Sviluppo dal basso, dai Sistemi Territoriali.
Diventa pertanto determinante la capacità dei territori di fare sistema e di progettare, in maniera coesa e condivisa, responsabilmente e consapevolmente, il proprio futuro, attraverso l’attuazione del modello Place Based e il recepimento degli indirizzi di Europa 2020.
La sfida può essere raccolta e vinta dalle nuove Unioni di Comuni se sapranno conciliare la inevitabile politica di rigore e di revisione della spesa con l’emergente e inedito ruolo di promotore della crescita e dello sviluppo equo e sostenibile del proprio Sistema Territoriale

Alleanza per lo sviluppo. Strumenti e modelli organizzativi per le Unioni di Comuni / Alliance for development. Means and organisational models for the Municipalities Unions

Bologna, 29 Ottobre, 2012 | 15:00

L'UE con Europa 2020 e con la strategia Place Based ha tracciato lastrada che i Paesi membri devono seguire per vivere da protagonisti ilcambiamento e rilanciare il processo di Crescita e Sviluppo dal basso,dai Sistemi Territoriali.
Diventa pertanto determinante la capacità delle "comunità intelligenti" di faresistema e di progettare, in maniera coesa e condivisa,responsabilmente e consapevolmente, il proprio futuro, attraversol'attuazione del modello Place Based e il recepimento degli indirizzidi Europa 2020.
La sfida può essere raccolta e vinta dalle nuove Unioni di Comuni sesapranno conciliare la inevitabile politica di rigore e di revisionedella spesa con l'emergente e inedito ruolo di promotore dellacrescita e dello sviluppo equo e sostenibile del proprio SistemaTerritoriale

Conoscere per crescere

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 09:30

Il processo di riordino del territorio in aggregazioni di Comuni, aree vaste, Città metropolitane e la trasformazione delle Province in Enti di II° livello sta facendo emergere criticità e perplessità, che potrebbero rallentarne e ostacolarne il percorso di attuazione.

Un fattore ostativo è che il processo di riordino territoriale viene interpretato prevalentemente come azione necessaria per coniugare il miglioramento della efficienza funzionale e gestionale della Pubblica Amministrazione locale con la riduzione dei costi, tant’è che gli stessi legislatori nazionali e regionali parlano pressoché esclusivamente di funzioni trasferite.

Sta emergendo una lettura più pregnante e strategica del processo di riordino che lo considera come un passaggio decisivo per aiutare Sistemi Territoriali ad essere “visibili” nel nuovo scenario della Programmazione europea 2014-2020 e ad essere competitivi nello scenario internazionale che emergerà dal superamento della crisi.

Il riordino quindi come passaggio per adeguare la Pubblica Amministrazione alla profonda trasformazione in atto dalla società post-industriale all’economia della conoscenza, che vede dilatarsi i confini dei mercati ad una dimensione mondiale (e globale) e che richiede ai Sistemi Territoriali di attrezzarsi per non “scomparire” socialmente ed economicamente.

Elemento determinante di questa trasformazione e del processo di riordino è la Conoscenza, che sta diventando il fattore critico di successo per progettare e promuovere strategie e piani di intervento per la Crescita e lo Sviluppo Equi e Sostenibili.

Questo è il tema centrale della Conferenza Conoscere per Crescere nella quale saranno presentate alcune esperienze significative della Pubblica Amministrazione centrale, regionale e locale, raccordate fra loro dal comune obiettivo di promuovere la conoscenza  attraverso servizi innovativi per aiutare il territori nel processo di crescita.

 

Processi di attuazione della L.56/14 sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:30

La c.d. "legge Delrio" è una riforma ambiziosa e complessa che non può essere ridotta a soli fini di risparmio di qualche poltrona politica. Una riforma non è buona in sé, ma è buona solo se porta buoni frutti. I frutti che dobbiamo perseguire sono sviluppo, benessere, lavoro, coesione sociale. La maggiore efficienza (risparmi) non è un obiettivo in sé, ma una precondizione per creare nuove opportunità. In  questo senso la riforma della governance locale trova il suo senso solo se promuove un’innovazione tesa all’incremento del benessere equo e sostenibile dei territori.

Una riforma complessa e potenzialmente conflittuale come quella prospettata deve essere però sostenuta, accompagnata, monitorata nei suoi output e nei sui outcome.

La conoscenza motore del riordino della governance locale e dello sviluppo

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 15:00

Il Governo ha varato la legge 56/14 sul riordino della Pubblica Amministrazione locale, che  si configura anche come risposta adeguata al processo di sviluppo dal basso innescato dalla strategia Place Based di Europa 2020.

Il riordino deve quindi essere visto come una opportunità imperdibile per riorganizzare il Paese in Sistemi Territoriali in grado di liberare e valorizzare le potenzialità inespresse delle realtà economiche locali, obiettivo che implica la necessità di fare sistema fra tutti gli attori territoriali attraverso Intese e Alleanze per lo sviluppo.

Alcune esperienze di successo hanno fatto emergere l’importanza di valorizzare la conoscenza a supporto della definizione di scelte, strategie e piani condivisi dei nuovi Sistemi Territoriali, con un processo di Governance multilivello della programmazione locale, di area vasta, regionale e nazionale che richiede la liberazione e la condivisione della Conoscenza fra gli attori dei vari livelli.

Forum PA ha messo a punto un nuovo paradigma, basato su modelli, piattaforme e servizi innovativi per la liberazione, la gestione e la valorizzazione della Conoscenza e un modello innovativo di piattaforma di analisi, perfettamente coerente con il paradigma di liberazione dei dati.

I riscontri positivi emersi dal confronto con le Amministrazioni pilota e con il Ministero per le Regioni e le Autonomie hanno indotto Forum PA a progettare una iniziativa (“Accademia della Conoscenza per il Riordino e lo Sviluppo”) per la valorizzazione e promozione della Conoscenza a supporto del processo di riordino e delle altre iniziative che saranno promosse dal Governo e dalle Regioni per rilanciare la competitività del Paese.

 

Quale PA per un'Italia più semplice e più giusta?

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 11:00

L’amministrazione pubblica è un bene comune del Paese ed è un fattore decisivo per lo sviluppo e per l’implementazione delle politiche, purtroppo, nonostante l’impegno della maggior parte dei suoi impiegati, appare come un gigante che un incantesimo abbia incatenato. Possiamo liberarlo agendo su due fronti: sbloccando la geografia istituzionale costruita tutta sulla sopravvivenza degli Enti e non sulle loro missioni; scongelando il pubblico impiego immobile tra fermo dei contratti, assenza di mobilità, tradimento della valutazione e blocco del turnover.

Nuovo e più agile format per il convegno che inaugura  la venticinquesima edizione di FORUM PA: Marianna Madia risponderà in diretta alle sollecitazioni portate da esponenti del mondo imprenditoriale, delle amministrazioni pubbliche, delle organizzazioni della cittadinanza organizzata e dell’innovazione sociale. Ciascun breve intervento andrà ad interpretare una parola chiave della PA che vogliamo: tutte insieme le parole comporranno un tag cloud  che ci accompagnerà nei tre giorni del FORUM PA 2014.

Il Ministro, nel rispondere, chiarirà i punti chiave della riforma annunciata lo scorso 30 aprile con una lettera ai dipendenti pubblici a firma Madia/Renzi e darà conto anche del sondaggio che, partito proprio in quella data si chiuderà immediatamente dopo la chiusura del FORUM PA, il prossimo 30 maggio.

 

Il Riordino delle Autonomie: dal dire al fare

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 16:30

La Pubblica Amministrazione (tutta, nelle sue declinazioni centrale, regionale e locale) è chiamata ad adeguarsi al profondo cambiamento del contesto socio-economico e alla necessità di riorganizzarsi per evitare una crisi istituzionale, funzionale, organizzativa e  finanziaria che avrebbe conseguenze devastanti per le Amministrazioni stesse e, in cascata, per i Sistemi Territoriali e per il Paese.

Si tratta di un processo non semplice, complicato dalla  sfida lunga e logorante per sopravvivere alla crisi (e al rigore necessitato), che con Europa 2020 e con la Strategia Place Based  si concretizza nel modello di Sviluppo dal basso come paradigma per rilanciare la Crescita dei Sistemi Territoriali e con essi del Paese.

Questa sfida coglie impreparate le Amministrazioni locali, in difficoltà per le evidenti criticità e carenze sul piano culturale, organizzativo, delle competenze e delle risorse.

Forum PA intende stimolare il Governo, le Amministrazioni Centrali, le Regioni e i Sistemi Territoriali con la proposta di un Piano di interventi per supportare il processo di Riordino, richiamando l’attenzione sull’effetto leva che è in grado di generare sulle Politiche di Sviluppo locale.

Allo scopo Forum PA ha organizzato un Programma innovativo rivolto alle Regioni e alle Autonomie locali, denominato Accademia della Conoscenza per il Riordino delle Autonomie locali e lo Sviluppo delle Economie Territoriali

L’Accademia si propone, attraverso la creazione di Laboratori e Cantieri, di:

  • Intercettare le esigenze di innovazione della Pubblica Amministrazione chiamata ad essere più “imprenditoriale” (e Smart)
  • Stimolare, accompagnare e supportare il confronto e le collaborazioni fra la Pubblica Amministrazione locale e il mondo dell’offerta di ICT per promuovere la diffusione di servizi, soluzioni e progetti innovativi per il Riordino e lo Sviluppo
  • Contribuire attivamente al processo di digitalizzazione e ammodernamento dei Sistemi Territoriali con una strategia di progettazione e promozione di servizi basati sulla gestione della Conoscenza per supportare i processi di Riordino territoriale, Crescita economica e Sviluppo equo e sostenibile

L’evento è a porte chiuse e a invito: l’obiettivo è presentare e discutere con un gruppo ristretto di Amministrazioni regionali e locali la proposta della filiera di iniziative che Forum PA sta promuovendo assieme ad un panel di partner qualificati con il Programma “Accademia della Conoscenza per il Riordino delle Autonomie e lo Sviluppo delle Economie Territoriali”.

Per proporre la propria partecipazione  scrivere a segreteriaconvegni@forumpa.it specificando nome, funzione ed amministrazione di appartenenza.

Dal settore al territorio: percorsi integrati di turismo sostenibile

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 13:00

Il turismo costituisce un driver sempre più rilevante per lo sviluppo territoriale che va ripensato nella prospettiva della sostenibilità, intesa sotto i suoi molteplici aspetti: ambientale, economico, sociale (salute), culturale e, non ultimo, politico-istituzionale.

Le recenti normative nazionali e regionali che istituiscono gli ambiti di destinazione turistica contribuiscono a trasformare le politiche per il turismo da settoriali a territoriali (place based). Questa trasformazione porta con sé un vero e proprio cambio di paradigma che richiede un importante riposizionamento da parte di tutti gli attori coinvolti (operatori economici, enti pubblici, turisti, ecc.). Il tema del turismo sostenibile, oggetto della tavola ritonda, verrà affrontato da diversi punti di vista mettendo in evidenza sia ricerche realizzate sul tema nell’ambito delle Università del Veneto (Nuove tecnologie e turismo sostenibile; Formazione per la pianificazione e gestione del prodotto turistico; Co-progettazione di un’offerta turistica integrata) sia testimonianze di casi di buone pratiche di particolare interesse regionale.

Metodi e strumenti per un riordino della governance locale orientata allo sviluppo

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 15:00

La legge 56/14, che riordina la governance locale, costituisce per le amministrazioni regionali e locali un banco di prova per una riorganizzazione che sappia coniugare il rigore e la necessaria efficienza con prospettive di uno sviluppo equo e sostenibile dei territori. Per cogliere questa opportunità un fattore critico di successo è di sapersi dotare di strumenti e di metodologie atte ad analizzare e valorizzare gli asset esistenti e a mettere la conoscenza al centro dei programmi di crescita, utilizzando al meglio le energie endogene nelle comunità locali. Questo seminario, che si svolgerà a porte chiuse tra un numero limitato di amministrazioni realmente interessate ad un programma concreto di azioni, presenterà esperienze di successo, metodologie condivise, programmi già attuabili.