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Le città come attrattori di talenti: nuovi modelli di sviluppo urbano

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 15:00

I talenti intesi in senso ampio, come persone che lavorano con le loro idee e le loro competenze, sono un motore fondamentale in un'economia sempre più smaterializzata. Dove c'è una maggiore concentrazione di persone con un elevato livello di istruzione e di competenza, c'è anche un maggior livello di produttività e di innovatività del tessuto sia economico che sociale.

Una città riesce ad essere attrattiva per queste persone quando offre veramente opportunità di fare, di esprimersi, di realizzare idee e potenzialità. Come lo si fa? Innanzitutto creando le infrastrutture di cui i talenti hanno bisogno per produrre idee; si tratta non solo di infrastrutture materiali e tecnologiche (la banda larga, l’accesso ad internet, l'accesso a strutture di ricerca), ma anche di un ambiente stimolante, che aiuti a esprimersi e faccia percepire come ben accetti contributi innovativi, idee e stili di vita che a volte possono risultare anticonvenzionali.

La capacità di costruire e governare la città dei talenti è inoltre un tema particolarmente sentito dagli amministratori locali più innovativi che, anche grazie alle loro esperienze di vita e di studio, si trovano a rappresentare contemporaneamente sia le istanze del proprio territorio che gli interessi dei lavoratori della conoscenza.

L'incontro mette quindi insieme esperti e protagonisti delle grandi aree metropolitane del Paese, introdotti da un Keynote di Irene Tinagli, e dà spazio alle testimonianze dei giovani amministratori di Anci Giovane che presenteranno una specifica ricerca in proposito.
 

Irene Tinagli - ricercatrice presso l’Università Carlos III di Madrid dove insegna Economia delle Imprese, esperta di innovazione, creatività e sviluppo economico, nominata Young Global Leader dal World Economic Forum nel marzo 2010 - ci aiuta a riflettere sulla situazione italiana e sulle strategie da adottare per investire, finalmente, sulle competenze e sulla creatività degli individui.

Ascolta l'intervista a Irene Tinagli, commentala e proponi spunti di riflessione - CLICCA QUI

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Garanzia per i Giovani: il Piano italiano per l'occupabilità

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:00

Ha preso avvio il 1° maggio, in tutta Italia, il Piano Nazionale Garanzia Giovani. Oltre 1,5 Miliardi di Euro, provenienti in parte dal Fondo Sociale Europeo e dalla Youth Employment Initiative ed in parte dal cofinanziamento nazionale, per garantire a tutti i giovani tra i 15 ed i 29 anni, disoccupati o Neet (né occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione) un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio, altra misura di formazione o inserimento nel servizio civile.
È la prima volta che si attiva in Italia e in Europa un'azione sistematica per offrire ad una platea così ampia di giovani un ventaglio di opportunità che li aiuteranno a entrare nel mondo del lavoro. Su queste basi FORUM PA intende promuovere un confronto tra i rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle regioni, delle imprese e del mondo giovanile per discutere delle opportunità, delle misure contenute nel Piano e delle azioni da portare avanti insieme per la sua efficace attuazione.

INNOVAZIONE SOCIALE E COMUNI: dalle sperimentazioni alle politiche

Roma, 23 Maggio, 2017 | 14:30

Mettere in connessione soggetti sociali storicamente distanti facendoli collaborare, creando ponti tra istituzioni, imprese, terzo settore, comunità di pratiche, per rendere solidi e non estemporanei gli interventi sui territori, in diversi ambiti: alcuni comuni lo stanno già facendo.

La ricerca “L’innovazione sociale e i comuni: istruzioni per l’uso”, promossa dall'Agenzia Nazionale Giovani e Fondazione IFEL-ANCI e curata dall'area studi e ricerche di ANCI - Cittalia, racconta come sta avvenendo questa trasformazione nel Paese, a livello locale, e ne mappa i protagonisti.

L’incontro, voluto da RENA e ANCI, vuole essere l’occasione per la presentazione e la discussione degli esiti della ricerca con amministratori e city makers. L’obiettivo è quello di integrare il quadro presentato dalla ricerca attraverso il racconto di nuovi casi, riconducibili ai bisogni, e configurabili come "assemblaggi" multistakeholder: nuove configurazioni sociali, economiche e culturali, in grado di sostituire o integrare quelle che non funzionano più. Si lavorerà in tavoli di confronto per immaginare le modalità con le quali si passa dalle esperienze, spesso isolate e sperimentali, alle politiche territoriali.

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