L’ECM è ormai un aspetto consolidato della fruizione ed erogazione di formazione nel mondo sanitario. All’interno dell’ECM la Formazione a Distanza gioca ancora un ruolo marginale rispetto alla formazione residenziale.
Eppure la FAD non richiedendo luoghi o tempi prefissati per accedere alle informazioni, cosa che accade invece normalmente nelle attività formative ti tipo residenziale, è una modalità che permette di poter usufruire in maniera “asincrona” dell’evento formativo in tempi e luoghi diversi.
Il seminario intende fare il punto sullo stato della FAD in Italia provando a dare alcune risposte a domande come le seguenti.
Quanto è diffusa?
Quanti operatori ad oggi ne hanno fruito?
Come possono essere considerati i risultati didattici della FAD in sanità?
Possono le Aziende sanitarie collaborare nella creazione dei contenuti?
Quali formule (es. blended) o metodologie didattiche ottengono risultati migliori?
Quale può essere il peso della FAD nella formazione erogata nella Pubblica Amministrazione?
Il ruolo delle cure primarie e la necessità di integrazione tra le funzioni garantite dai diversi segmenti del sistema – ospedaliero, territoriale, di prevenzione – sono elementi cruciali richiamati da innumerevoli documenti programmatori e di indirizzo, a partire dalla dichiarazione OMS di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria (1978) fino alla recente bozza di Piano Sanitario Nazionale 2011 – 2013. Coerentemente, tali principi si rifanno al concetto che l’organizzazione dei servizi sanitari è solo uno dei tasselli che contribuiscono alla “produzione” della salute, poiché sono i determinanti non sanitari a incidere in maniera ancor più significativa. Questo implica il necessario coinvolgimento di molti più attori, in primo luogo gli enti locali, in scelte responsabili e partecipate.