Le persone che hanno partecipato

Giovanni D'Onofrio

Giovanni D'Onofrio

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Dall'edilizia residenziale pubblica al social housing

Fiera di Roma | Roma, 20 Maggio, 2010 | 10:00

La questione abitativa ha assunto una nuova centralità. L’emergenza abitativa è oggi sempre più determinata non tanto dalla domanda di alloggi di chi non ha una casa in cui vivere, ma da chi ha una casa e paga, con sempre maggiore difficoltà, un canone di affitto (o una rata di mutuo). Si tratta di un’ampia area di persone che si trovano a fronteggiare il problema abitativo: pur potendo contare su un reddito, su una pensione o su una condizione di relativa stabilità, non possono, allo stesso tempo, permettersi un canone di affitto a prezzi di mercato. In questa “area grigia”, si trovano famiglie monoreddito, lavoratori precari, famiglie monogenitoriali, giovani e anziani.

L’attuale fase recessiva dell’economia ha ulteriormente acuito la questione abitativa, amplificando la necessità di un intervento congiunto di istituzioni pubbliche da un lato, e di istituzioni private e soggetti non profit dall’altro.

Dare la priorità ad investimenti ed interventi per la trasformazione dei quartieri costituiti da edilizia popolare, fare il punto sulle possibilità di rilancio che l’edilizia sociale potrà ricevere dai fondi immobiliari previsti dal ‘Piano casa’; questo il senso del seminario.

Al centro del seminario ci saranno appunto i fondi immobiliari, da costituire in base all’art. 11 del ‘Piano Casa’, con un aggiornamento sull’attività appena conclusa dal gruppo di lavoro chiamato ad individuare i requisiti dei regolamenti degli stessi fondi immobiliari. L’incontro è rivolto agli amministratori e tecnici dei Comuni e sarà l’occasione per riflettere sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni e sulle applicazioni dello strumento del fondo immobiliare nel campo delle politiche abitative. I Fondi consentiranno agli amministratori non solo di elaborare progetti di sostegno del settore dell’edilizia ma anche d’implementare processi che possono comportare anche una ricaduta sociale ossia fornire una risposta al cosiddetto bisogno ‘grigio’ di quelle fasce di popolazione che superano i limiti reddituali per l’edilizia pubblica, ma non dispongono di risorse finanziarie tali da poter stare agevolmente sul mercato privato.