Le persone che hanno partecipato

Vittorio Severi

Vittorio Severi

  • Laurea in Pedagogia conseguita presso la Facoltàdi Scienzedell’Educazione dell’Università di Bologna
  • DOTTORATO
  • Direttore Generale del Comune di Cesena dal novembre 2007
  • Dirigente Responsabile Servizio “Governo integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza”, Coordinatore dell’integrazione socio-sanitaria della Direzione Generale Politiche sociali e per la salute della Regione Emilia Romagna.–
  • Dirigente del Comune di Cesena
  • Dirigente del Comune di Cattolica
  • Ha svolto attività didattica e DI ricerca universitaria
  • Autore di saggi ed articoli su più riviste.
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Ha partecipato a:

Il miglioramento delle performance e la valorizzazione del merito: le iniziative degli enti locali per l'applicazione della riforma

Fiera di Roma | Roma, 19 Maggio, 2010 | 15:00

La ‘riforma Brunetta’ ha introdotto nelle amministrazioni una novità che appare culturalmente rilevante: l’obbligo di misurare i risultati della propria azione e di rilevare l’andamento delle performance, organizzative e individuali. Si tratta più di una novità normativa che di una innovazione in senso stretto: in particolare gli enti locali hanno avviato già da tempo un dibattito ricco e stimolante sul tema della misurazione delle performance, avviando in molti casi sperimentazioni  e iniziative ante litteram.

Tuttavia, oggi la legge impone di standardizzare metodi e strumenti di rilevazione per consentire un vero confronto e quindi positive iniziative di benchmark finalizzate al miglioramento organizzativo. Sotto l’egida delle Associazioni di riferimento, comuni e province in particolare, sono al centro di una importante sperimentazione di livello nazionale che ha l’obiettivo di fare emergere le criticità e le opportunità della riforma nella sua applicazione concreta.

Il seminario è anche occasione per un primo incontro degli enti locali che partecipano alle sperimentazioni ANCI e UPI per chiarire, attraverso il confronto con i protagonisti, le prospettive e le problematiche dell’applicazione del Decreto alla composita realtà degli enti locali. 
 

La governance amministrativa degli enti locali: come contemperare le esigenze di managerialità, efficienza e controllo della legalità

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

 E’ stata la novità normativa ad imporre un’accelerazione della riflessione sugli assetti della dirigenza di vertice nelle amministrazioni locali.   Nel giro di poche settimane, il quadro legislativo in materia ha infatti subito rapide e sorprendenti modificazioni che hanno portato alla sostanziale abolizione della figura del Direttore generale per la gran parte degli enti.

Il turbine caotico di norme  c.d. “ordinamentali” per il sistema delle autonomie locali non è solo il sintomo di un pessimo livello di galateo istituzionale.  E’ il segno, piuttosto, che su questa materia l’attenzione e la sensibilità sono giunte al minimo.

E’ necessario ora rivendicare la necessità di una riflessione articolata e matura che parta dall’ambito di autonomia, normativa e organizzativa,  riconosciuto a ogni Comune e a ogni Provincia

Il dibattito sul vertice degli apparati professionali locali, dopo la riforma del 1997, ha ruotato ossessivamente attorno alla contrapposizione segretario/direttore generale. Ci sembra che il problema così sia mal posto. Il convegno propone piuttosto una riflessione nella ricerca di un rinnovato equilibrio, nella organizzazione degli apparati professionali locali,  tra la “tensione al risultato” (efficacia, efficienza, tutto sommato “buon andamento”) e garanzie di legalità (imparzialità)

Le innovazioni di sistema negli Enti Locali: risultati e prospettive del Programma Elisa

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 15:00

Il Programma Elisa,  gestito dal P.O.R.E. - Struttura di missione del Dipartimento per gli Affari Regionali- Presidenza del Consiglio dei Ministri -  è destinato a sostenere, con l’istituzione di un “Fondo", la realizzazione di progetti per l’innovazione di sistema negli Enti Locali, partendo da esigenze ed iniziative proposte da Comuni, Province e Comunità montane, riuniti in ampie aggregazioni.

Il “Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli enti locali”, previsto dalla Legge Finanziaria 2007,  si pone l'obiettivo di migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini.

Dal 2007 ad oggi sono stati pubblicati tre Avvisi per la selezione di progetti su quattro temi specifici: catasto e fiscalità, lavoro, infomobilità e qualità dei servizi erogati dagli Enti Locali.

Il Programma rappresenta un’esperienza di successo perché frutto di azioni sinergiche e concertate tra Governo centrale, Regione ed Enti Locali.

In occasione dell’evento saranno:

  • resi noti i vincitori del terzo Avviso (Elisa III)
  • divulgati i progetti di successo realizzati, per una diffusione a livello nazionale di servizi altamente innovativi

Nei giorni 18, 19 e 20 maggio presso lo stand della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali – P.O.R.E  (Pad. 8 stand 21 A) verranno illustrati i progetti finanziati nell’ambito del Primo Avviso (ELISA 1):

❏ martedì 18 maggio ore 11:00/12:00 Progetto SIMONE (capofila: Comune di Torino)
❏ martedì 18 maggio ore 15:00/16:00 Progetto unitario ELI-CAT & ELI-FIS
(capofila: Comune di Bologna e Comune di Terni)
❏ mercoledì 19 maggio ore 11:00/12:00 Progetto IQUEL (capofila: Comune di Parma)
❏ mercoledì 19 maggio ore 15:00/16:00 Progetto WI-MOVE (capofila: Comune di Roma)
❏ giovedì 20 maggio ore 11:00/12:00 Progetto LABOR (capofila: Provincia di Torino)

 

Movimentitaly : come aprire responsabilmente l'accesso ai vertici della PA

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 10:00

Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni e negli enti locali è in una fase di profondo ripensamento. I sistemi di valutazione delle performances individuali e delle strutture organizzative prefigurati dalle norme più recenti sono spesso più attente agli aspetti "numerici" che alle competenze davvero necessarie per produrre risultati organizzativi.
 
Grande assente, in questo scenario, è proprio la figura di vertice, di cui non si definiscono le caratteristiche, da un punto di vista gestionale e psico-organizzativo, ma solo i livelli di responsabilità. Per non perdere la bussola occorre  partire dalle figure di vertice della Pubblica Amministrazione.
 
  • Che competenze vengono richieste e per quali funzioni?
  • Chi e’ adatto a questo ruolo?
Per cominciare a dar risposta a queste domande ANDIGEL insieme alla Fondazione Alma Mater dell'Università di Bologna, da oltre due anni conduce la  ricerca-progetto "Playmakers" che mette a fuoco profilo e caratteristiche dei Direttori Generali degli Enti Locali .

 

 

Ora il progetto si allarga, e viene proposto ad un target più esteso: dirigenti e quadri delle pubbliche amministrazioni che vogliono ricevere un feedback personalizzato da un team di esperti per irrobustire le proprie competenze ed eventualmente  intraprendere la carriera dell’alta dirigenza. Queste le caratteristiche:

·         Confrontare la propria esperienza professionale con il profilo tipico di chi svolge un ruolo di coordinamento amministrativo e gestionale, e di interfaccia autorevole con le istanze della politica.

·         Autovalutarsi, col supporto di esperti, per evidenziare le caratteristiche del proprio profilo che più corrispondono alle esigenze degli Enti Locali.

·         Orientare la scelta delle esperienze (di lavoro, di affiancamento, di studio) più utili a maturare le competenze necessarie per prepararsi al meglio alla professione di manager pubblico.

Da progetti come questo portà svilupparsi al meglio anche una solida connessione con i sistemi di valutazione, per fare evolvere e crescere, in modo costruttivo e consapevole, le strutture e le persone.

Di questo si discute nell'incontro, arricchito anche da apporti internazionali.

Il sistema di performance management è utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per le decisioni più rilevanti?

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 10:00

Il Dipartimento della funzione pubblica dedica un’intera giornata al Performance management nei Comuni, nell’ambito del Progetto “Valutazione delle performance”, realizzato in collaborazione con FormezPA, per favorire nei Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza l’implementazione di sistemi di pianificazione, misurazione e valutazione dei risultati, coerenti con le prescrizioni del D.lgs n.150 del 2009 sul Ciclo di gestione delle performance.

Nella Prima Sessione verrà affrontata una delle questioni chiave, relative alla funzionalità ed efficacia dei sistemi di Performance Management nelle amministrazioni pubbliche ed al loro effettivo utilizzo a supporto delle decisioni strategiche ed operative. Le analisi svolte in ambito nazionale ed internazionale evidenziano che anche nelle amministrazioni in cui i sistemi di misurazione e valutazione delle performance sono ben organizzati non necessariamente essi sono utilizzati a supporto delle decisioni più rilevanti per l’amministrazione.

La Sessione terminerà con la consegna degli attestati ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza che hanno concluso con successo il percorso di affiancamento nell’implementazione del Ciclo di gestione delle performance previsto dal Progetto.

La sessione pomeridiana vedrà l’esperienza dei comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza nel Ciclo di gestione delle performance.

Il coinvolgimento della cittadinanza e degli stakeholders e i metodi di co-design

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:30

Individuare e mettere a fattor comune metodi e strumenti per coinvolgere cittadini e stakeholders nella definizione degli scenari e delle traiettorie di sviluppo è una delle esigenze manifestate dalle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI.

Appare chiaro, dalle diverse riflessioni condotte anche all’interno dell’Osservatorio, che in tutto il processo di pianificazione della Smart City vi è un ribaltamento concettuale dirimente: stakeholder e cittadini non sono più intesi come “portatori” di interessi, i primi, e di istanze o bisogni, i secondi. Non lo sono più perchè sono risorse forse prima ancora di essere portatori di istanze, e soprattutto perchè le città non possono più permettersi semplicemente di coagulare e ascoltare ma hanno bisogno di lavorare con partner e co-promotori ad iniziative di interesse comune.

In molte delle città promotrici si è fatta in questi anni esperienza di processi di policy making aperti e inclusivi, tuttavia ancora poche sono le realtà in cui le tecniche di co-generazione di idee e co-design di servizi sono parte degli strumenti di governo e di sviluppo della città.

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di lavorare insieme per stabilre obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan: chi fa cosa e quando?

La logica che sottende ai laboratori dell’Osservatorio è quella del co-apprendimento, tra le città stesse senz’altro, ma anche con esperti ed organizzazioni competenti che possano accompagnare le città nella definizione di una propria strategia di programmazione.

Presentazione Vademecum dell'Osservatorio Nazionale Smart City ANCI

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 16:00

Tracciare la “Via italiana alla Smart City”, mettere in comune prassi, soluzioni ed esperienze e individuare modelli replicabili da mettere a disposizione dei Comuni italiani che vogliono intraprendere il percorso per diventare “città intelligenti”: questi gli obiettivi della prima fase di lavoro dell’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani, in partnership con Forum PA, ha supportato e messo in rete 55 città promotrici, oltre 60 proposer, provenienti dal mondo accademico e dalla società civile, e diverse aziende, nel comune intento di individuare le soluzioni tecnologiche e gli strumenti di programmazione adottati ed evidenziare gli ostacoli ancora esistenti.

Smart City Exhibtion è per l’Osservatorio un primo importante giro di boa, a Bologna:

  • Verrà presentato il“Vademecum per la Programmazione delle Smart Cities”: indicazioni operative per governare il processo di pianificazione della città intelligente, esempi ed esperienze avviate nelle città italiane ed europee, un set di strumenti afferenti ai diversi ambiti della programmazione.

  • Si darà avvio alla fase di sperimentazione in tre delle città promotrici: 3 città saranno accompagnate dall’Osservatorio ANCI nella definizione di un proprio piano strategico che, sulla base di quanto mappato nel vademecum, le porterà a definire nei prossimi sei mesi le tappe e le azioni della propria trasformazione in città Smart.

  • Inizieranno a lavorare i laboratori di co-apprendimento: le città promotrici porteranno avanti un percorso molto operativo di approfondimento e condivisione; lavorando in piccoli gruppi stabiliranno esse stesse un sistema di messa in comune e trasferimento delle soluzioni adottate, tanto a livello tecnologico quanto a livello culturale e procedurale, e definiranno metodi e progetti da portare avanti congiuntamente.