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Gian Paolo Manzella

Gian Paolo Manzella

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Le città del futuro tra innovazione, sostenibilità e riforma del governo locale

Roma, 26 Novembre, 2019 | 10:00

Il concetto di smart sustainable responsive city sottende la capacità delle amministrazioni locali di far fronte alla complessità della governance urbana attraverso un uso consapevole delle nuove tecnologie, utilizzando gli strumenti della smartness in modo aperto e condiviso per portare avanti processi di innovazione e migliorare la qualità della vita, i livelli di occupazione e la competitività del proprio territorio.

Anche per questa edizione, il rapporto ICity Rank mira a valutare il grado di smartness delle città italiane rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e ai grandi driver di innovazione che abilitano e perfezionano le grandi dimensioni delle trasformazioni urbane: governance, ambiente, economia, servizi e società.

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Le imprese come bene comune: misure e incentivi per orientare la capacità innovativa del Paese

Roma, 7 Luglio, 2020 | 11:16

La pandemia e la conseguente emergenza sanitaria globale hanno assestato un duro colpo sia alle catene globali del valore che alle economie nazionali fortemente interconnesse fra loro, e a soffrirne le conseguenze più vistose sono stati soprattutto i Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19, come l’Italia. Non solo grandi realtà aziendali, ma anche start-up e PMI innovative e non, in tutti i settori hanno sofferto degli effetti del lockdown.Agili e resilienti per natura, queste realtà sono infatti anche risultate fra quelle più esposte agli effetti economici determinati dall’emergenza.

Per affrontare la crisi, il governo ha predisposto un imponente pacchetto di misure, volte principalmente a garantire la liquidità delle imprese e rafforzare la protezione sociale dei lavoratori. La tenuta del tessuto produttivo e la difesa dei posti di lavoro rappresentano sicuramente le priorità nel breve periodo, ma la crisi pone anche istituzioni e imprese davanti a scelte strategiche di medio-lungo termine. Incentivare la produzione in questo momento dovrebbe significare  soprattutto ripensare la politica industriale del Paese, orientando le misure non  al ripristino della situazione pre-crisi ma al perseguimento di un nuovo modello di sviluppo che consenta di recuperare il gap d’innovazione che penalizza il nostro Paese e ad implementare un modello di economia circolare che ci riporti ai precedenti livelli di valore della produzione avendo utilizzato le risorse per promuovere il cambiamento. In questo senso una particolare attenzione dovrà essere posta a promuovere le start-up e le PMI innovative.

Ne parliamo con esponenti della politica nazionale e locale, docenti ed esperti di politica industriale e imprenditorialità innovativa.