Le persone che hanno partecipato

Giovanni Biondi

Giovanni Biondi

Per lungo tempo direttore generale di INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), dal 2009 al 2013 è stato Capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane e finanziarie del MIUR; dal 2013 è presidente di INDIRE.

Ha fatto parte di numerosi organismi internazionali e dal 2009 è chairman di EUN (European Schoolnet), network costituito da 30 ministeri dell’educazione europei.

Nato nel 1951, ha iniziato la sua carriera come insegnante nel 1971; si è laureato in Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1975 e ha collaborato per alcuni anni con l’Università di Firenze; nel 1979 ha vinto il concorso per Dirigente scolastico.

Fin dal 1980 ha seguito come responsabile del settore elaborazione dati lo sviluppo della BDP (Biblioteca di Documentazione Pedagogica), l’Istituto di cui è stato direttore generale dal 1992 al 2000 e dal quale è poi nato INDIRE. Ha curato la progettazione e lo sviluppo delle prime banche dati sul sistema scolastico italiano e, nel 1985, della rete nazionale di documentazione pedagogica. Già negli anni ottanta ha dato vita alle prime iniziative di telematica per la scuola attraverso le reti pubbliche, progettando tra l’altro il primo sito del Ministero dell’Istruzione. Si occupa di nuove tecnologie nella didattica fin dal 1983, anno in cui, su incarico dell’Università «Cattolica» di Milano, ha tenuto uno dei primi corsi in Italia sul linguaggio di programmazione Logo.

Professore presso diversi atenei italiani e università straniere ha svolto lezioni all’interno di master e corsi di specializzazione. Ha collaborato con enti di ricerca e numerose organizzazioni nel mondo, tra le quali ETS (Educational Testing Service) e UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), seguendo fin dal 1985 diversi progetti di collaborazione internazionale.

Nel 1985 diviene Capo dell’Unità italiana di Eurydice e, dal 1988 al 1995, è rappresentante italiano presso il Consiglio d’Europa per il progetto EUDISED, il sistema europeo di documentazione e informazione per l’istruzione. Nel 1995 è direttore dell’Agenzia italiana di Socrates e l’anno dopo è tra i fondatori di EUN, consorzio all’interno del quale ricopre numerosi e rilevanti incarichi. Ha svolto le funzioni di project manager in molteplici progetti finanziati dall’Unione europea e dal 1996 al 1998 è stato responsabile tecnico della banca dati Ortelius, il primo database ufficiale sull’istruzione superiore in Europa.

Ha seguito lo sviluppo di programmi sperimentali quali quelli di automazione basati sul software CDS/ISIS, software per sistemi di conservazione e recupero dell’informazione (per conto di UNESCO), realizzando tra l’altro attività di formazione anche per organizzazioni internazionali come la FAO (Food and Agriculture Organization).

Nel 2001 progetta PuntoEdu, ambiente elearning per la formazione dei docenti neoassunti; dopo questa prima positiva e rilevante esperienza, PuntoEdu si è espanso fino a diventare una delle piattaforme elearning più vaste del mondo.

Ha svolto numerosi incarichi in seno a comitati scientifici ed editoriali ed ha ricoperto il ruolo di direttore in alcune riviste del settore scientifico e di educazione comparata. Tra questi, è stato:

  • membro del comitato di direzione di «Formazione e Innovazione», rivista edita dal CUD (Consorzio per l’Università a Distanza);
  • membro del comitato scientifico del Bollettino dell’IRRSAE Toscana;
  • direttore di «Ortelius Report», edito da Giunti Multimedia;
  • direttore di «Educazione Comparata», rivista di educazione e cultura comunitaria e internazionale;
  • membro del comitato editoriale di «Iter», rivista dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani;
  • membro del comitato scientifico di «Dirigenti e Scuola», rivista edita da La Scuola;
  • membro del comitato di direzione di «Magellano», rivista edita da Giunti-OS.

È componente del nucleo di start up e coordinamento per l’attuazione del Sistema Nazionale di Valutazione (MIUR, decreto prot. n. 593 del 17/07/2014) e membro del comitato ordinatore della IUL (Italian University Line). È stato componente del Consiglio d’Amministrazione del consorzio interuniversitario CINECA di cui è rappresentante INDIRE nel Consiglio consortile.

È autore di numerose pubblicazioni, molte delle quali inerenti le ICT per l’innovazione della scuola e degli ambienti formativi.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

E-learning e innovazione

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 10:00

Il Tavolo di Raccordo Interistituzionale per la domanda e offerta di e–learning (TRIeL) è presente all’edizione 2010 del Forum PA con un Convegno dedicato agli aspetti innovativi della formazione attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
TRIeL è un’attività coordinata dall’Area Risorse strutturali ed Umane dei Sistemi Formativi dell’Isfol e riunisce le più importanti realtà istituzionali, associative ed industriali sul fronte dell’istruzione, della formazione e del lavoro al fine di confrontarsi sulle metodologie, le pratiche, i criteri e gli standard di qualità applicati all’e-learning.

L’appuntamento del 18 maggio rappresenta un importante momento di approfondimento e confronto su questi temi. Al Convegno partecipano, oltre ai membri del Tavolo, rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e del Dipartimento della Funzione Pubblica.

Scuola Digitale: Lavori in corso

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 10:00

Nella società della conoscenza e della globalizzazione la scuola e gli studenti sono immersi in ambienti ricchi di molteplici stimoli culturali all’interno dei quali è difficile l’orientamento.

Occorre quindi un'organizzazione didattica che aiuti a ricomporre gli infiniti  frammenti di conoscenze e ad integrare le discipline in nuovi quadri d'insieme,  trasformando  gli ambienti di apprendimento, i linguaggi per una scuola coerente con i nuovi bisogni formativi dei new millennium learners.

Scuola Digitale“LIM” e Cl@ssi 2.0 muovono appunto in questa direzione partendo dal presupposto che l'innovazione digitale rappresenti per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e realizzare "una società dell'informazione pienamente inclusiva", come previsto dagli obiettivi di Lisbona 2010.

In questo contesto si inserisce il portale INNOVASCUOLA, un repository di contenuti digitali per la didattica, sia gratuiti che a pagamento, a cui si affianca un ambiente di social networking per promuovere la collaborazione tra docenti e tra docenti e studenti

Agenda Digitale italiana - Competenze digitali

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 15:00

 La strategia di Agenda Digitale Italiana per l’area dell’Alfabetizzazione informatica e dello sviluppo delle competenze digitali si propone alcuni obiettivi prioritari che saranno alla base del convegno proposto:

  • Estendere il piano “La scuola digitale”, fornendo quindi un contributo fondamentale al superamento del digital divide culturale dell’intera popolazione, dal momento che la scuola rappresenta un fattore potenzialmente in grado di coinvolgere direttamente o indirettamente oltre 30 milioni di persone.
  • Garantire l’inclusione digitale dei cittadini, con particolare riferimento ai diversamente abili, stranieri, minori ristretti, ospedalizzati, anziani...) anche attraverso soluzioni di telelavoro
  • Promuovere l'uso delle ICT nei vari settori professionali, del mondo del lavoro pubblico e privato, per garantire la riqualificazione e la formazione professionale.
  • Promuovere la formazione in ambiente di blended e-learning mediante LIM – e-book; e-participation;
  • Incentivare il target femminile all'uso delle ICT;
  • Realizzare campagne di comunicazione istituzionale volte a favorire l’utilizzo delle tecnologie e la promozione delle competenze informatiche.

Open data e politiche pubbliche

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 15:00

La tavola rotonda parte dalla constatazione che la grande mole di dati che le leggi sulla trasparenza e le prime esperienze di Open Data mettono a disposizione della politica, dei media e dei cittadini richiede, per poter effettivamente aprire la porta a migliori e più consapevoli politiche pubbliche e a una maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte, una consolidata  cultura del dato e un'abitudine all'analisi oggettiva

Il ciclo della perfomance: opportunità o nuovo adempimento?

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 15:00

Lo sviluppo riparte anche da una Pubblica Amministrazione capace di svolgere il ruolo di infrastruttura potente nel definire i nuovi standard di politica sociale ed economica.

Il ciclo della performance è uno strumento tecnico e organizzativo di valore strategico per raggiungere questo obiettivo, assicurando l’accordo tra la necessaria continuità amministrativa (e, quindi la “buona efficienza di base” di un Paese moderno) e le intenzioni della politica (e, quindi, l’adeguamento innovativo delle politiche di sviluppo”).

Il seminario ha il fine di presentare e discutere alcuni casi eccellenti di concreta utilizzazione dei nuovi strumenti.

Scuola digitale

Roma, 21 Ottobre, 2016 | 11:00

Istruzione, Università e Ricerca: prospettive di sviluppo sostenibile

Roma, 23 Maggio, 2017 | 11:45

Gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sono una sfida ambiziosa che chiama tutti in causa: Governi, società civile, cittadini.

Ognuna e ognuno deve agire per il cambiamento del modello di sviluppo, tutte e tutti possiamo dare un contributo fondamentale ad un mondo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale: questo è il senso di una nuova cittadinanza globale che coniughi responsabilità e opportunità.

In questa transizione è importante il ruolo che potrà esercitare il MIUR, con un’azione trasversale di supporto ai diversi obiettivi grazie alla definizione di strategie per promuovere una nuova “cultura della sostenibilità” per fare si che tutti i livelli del sapere - dalla scuola, all’università, alle istituzioni AFAM, al mondo della ricerca - siano protagonisti della diffusione di un nuovo approccio, una nuova cultura, di nuove tecnologie e pratiche, per contribuire a un cambio di paradigma che oggi appare fondamentale.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 4 "Istruzione di qualità".