Le persone che hanno partecipato

Matteo Lepore

Matteo Lepore

Nato a Bologna nel 1980, diplomato nel 1999 presso il liceo classico Galvani di Bologna, è laureato in Scienze Politiche. Nel 2007 ha conseguito il diploma al Master in Relazioni Internazionali dell'Università Bologna, dopo avere svolto un periodo di stage a Bruxelles presso l'Ufficio di collegamento con le Istituzioni Europee della Regione Emilia-Romagna. Nel corso del 2008 ha conseguito il diploma al Master in Edilizia e Urbanistica promosso dal Sole 24 ore e dall'Istituto nazionale di Urbanistica. Nel 2009 si è diplomato al Master in Economia della Cooperazione dell'Università di Bologna.

Negli anni dell'università, ha svolto l'attività di consulente e project manager nel campo dell'associazionismo e dell'impresa culturale partecipando allo sviluppo di alcuni progetti nella città di Bologna, con particolare riferimento al campo del marketing territoriale e all'organizzazione di eventi: "Bosound - Bologna città della musica", "Julive", "RockER", "BilBOlbul - Festival internazionale di Fumetto".

Dal 2008, fino a maggio 2011, è responsabile dell’Area Sviluppo territoriale, innovazione e internazionalizzazione di Legacoop Bologna. Per l’associazione ha seguito la rappresentanza delle cooperative di produzione lavoro e delle cooperative di abitazione. In questa veste coordina l’ideazione e lo sviluppo dei seguenti progetti di comunicazione: nel 2009 l’evento “Vene Creative – idee e progetti per una città sostenibile”; nel 2010 e 2011 la rassegna “Molteplicittà - incontri, dibattiti e spettacoli sulla città che cambia”; nel 2011, il progetto “BOXBO – idee e progetti per una Bologna futura e creativa” in collaborazione con le associazioni economiche della città, la Camera di commercio di Bologna e lo studio di Mario Cucinella.

Nel 2010 ha fatto parte del Comitato tecnico organizzatore della missione della città di Bologna presso l'EXPO 2010 di SHANGHAI. Membro del cda di “Promobologna - Agenzia per il Marketing territoriale” (fino a marzo 2011) e del gruppo Vetimec (stampi e utensili).

Dal 1999 al 2009, fa parte del Consiglio di quartiere Savena, ricoprendo l’incarico di vicepresidente nel mandato 2004 - 2009. Dalla fondazione del Partito democratico è coordinatore dei circoli del Pd di Savena.⨠Nell’ottobre 2010 idea e organizza gli “Stati generali sulla cultura a Bologna” promossi dal Partito democratico, tre giorni partecipati da tutto il mondo culturale cittadino.

Ricopre l'incarico di assessore Economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali, Agenda Digitale nel mandato amministrativo 2011 - 2016.

 

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Ha partecipato a:

Prima giornata su “L'impegno delle amministrazioni per le smart city e le smart community”

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 10:00

 Questa giornata di studio e approfondimento coglie il particolare momento storico in cui l’attenzione del Governo, delle amministrazioni locali, delle aziende e della società civile si concentra sulla realizzazione di smart city e smart community.

I finanziamenti disponibili a livello nazionale ed europeo sono un’occasione irripetibile per sviluppare un modello italiano di città intelligente calato nella realtà storico-geografica del paese e adeguato alle specificità di partecipazione, governo e tessuto imprenditoriale.

Le questioni aperte sono molte, a partire da quali siano i confini che definiscono una smart city, la sua operatività, la governance e le scelte tecnologiche più adeguate.

Il programma affronta tutti i temi principali proponendo il punto di vista delle istituzioni insieme ad esperienze di città e realtà internazionali, società di servizi, mondo della ricerca e dell’impresa.

Quest’anno l’impegno di FORUM PA sui temi delle smart city e smart community si intensifica grazie a un nuovo appuntamento dedicato: la manifestazione SMART City Exhibition, organizzata in collaborazione con BolognaFiere, in programma dal 29 al 31 ottobre 2012.

Green Digital Charter per le Smart City. Tecnologie abilitanti per l'efficienza energetica / Green Digital Charter for Smart Cities. Enabling technology for energy efficiency

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 11:30

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

L'evoluzione in chiave smart delle città é forse l'unica risposta possibile alla crisi energetica, e fornisce gli strumenti per affrontare questioni - ormai non più procrastinabili - quali rigenerazione sostenibile e resilienza.

Il tema della città sostenibile, della città a zero emissioni, capace di utilizzare e non sfruttare le risorse a disposizione é forse il tema chiave che oggi attraversa il dibattito sui sistemi urbani e qualunque altra forma di insediamento.

Le città sono i luoghi in cui poter ripensare politiche e progetti finalizzati al miglioramento della qualità della vita: ICT e nuove economie basate sulla conoscenza sono i fattori concreti che possono trasformare positivamente il modo di vivere nell'ambiente circostante.

La rigenerazione attraverso un approccio di smart city trova nuovi strumenti per una rilettura della città contemporanea e coglie le occasioni che vengono dall'innovazione tecnologica.

Capire la situazione di riferimento, gli attori coinvolti e le esperienze delle città europee ed italiane che si stanno "attrezzando" ad accogliere il concetto é molto utile per cogliere le differenze e analizzare il modo in cui il tema smart cities si sta diffondendo.

Il Convegno presenta, in una prima parte, il punto di vista e le esperienze delle istituzioni pubbliche sul tema energetico. Nella seconda parte gli istituti di ricerca delineano ed espongono le nuove prospettive legate alla rigenerazione dei tessuti urbani attraverso l'introduzione di nuove tecnologie.

L'iniziativa fa parte della serie di Roadshows organizzati dal progetto NiCE (Networking intelligent Cities for Energy Efficiency) coordinato da EUROCITIES in partenariato con Clicks and Links ltd, la città di Manchester e il Leibniz Institute for Ecological Urban and Regional Development. Finanziato dal Settimo Programma Quadro della Commissione europea, il progetto mira a promuovere la Green Digital Charter e sostenere le città firmatarie di tali iniziativa nel loro impegno a ridurre le emissioni con l'ausilio dell'ICT.
Saranno presenti Rappresentanti della DG Connect (Communications Networks, Content and Technology) e della DG Energy - Commissione europea.
 
Il Green Digital Charter è promosso in Italia dal Coordinamento Agende 21.
 
 
Creating smart cities is perhaps the only possible solution to the global crisis, and provides the tools to address issues – that can no longer be delayed - such as sustainable regeneration and resilience. A sustainable city, with zero emissions, which enables to use -and not exploit- its resources, is the key issue of all debates on urban systems.
Learning from European policy interventions and government investment decisions can help to understand in which direction the smart city approach is going.
The conference will first develop the opinion and the experiences of public institutions on the energy issue. In a second session research institutes will outline and describe the perspectives related to new technologies in urban regeneration.
The initiative is part of a series of Roadshows organised by NiCE project (Networking intelligent Cities for Energy Efficiency) coordinated by EUROCITIES in partnership with Clicks and Links ltd, the City of Manchester and the Leibniz Institute for Ecological Urban and Regional Development. The project, financed by the European Commission (Settimo Programma Quadro) aims to promote the Green Digital Charter and support signatories cities to reduce the emissions with  ICT technologies.
The conference will be attended by representatives from DG Connect (Communications Networks, Content and Technology) and DG Energy - European Commission.
The Green Digital Charter is promoted by Coordinamento Agende 21 Italy.
 

 

Le Agende Digitali nelle città: le esperienze di Bologna ed Emilia Romagna a confronto con gli altri territori / Digital Agenda in smart cities: Bologna and Emilia Romagna experiences compared with other territories

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 11:30

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

Nel 2010 l'Agenda Digitale diventa uno dei pilastri della strategia EU per l'scita dalla crisi economica. A luglio del 2011 la Regione Emilia-Romagna approva la sua Agenda Digitale riconoscendo quattro nuovi diritti di cittadinanza digitale. A novembre 2011, il Comune di Bologna lancia un percorso partecipato per dotarsi di un'Agenda Digitale cittadina che definisca le priorità e le azioni per trasformare il modo in cui i cittadini vivono il territorio urbano. L'Agenda Digitale é una priorità per città, regioni e per il Paese.

La tavola rotonda, oltre ad essere occasione per presentare l'Agenda Digitale del Comune di Bologna, vuole avviare un confronto e una riflessione circa l'urgenza e l'opportunità di avere agende digitali locali diffuse che affiancandosi a quella europea, nazionale e regionale siano in grado di ampliare la portata delle azioni generali aggiungendo la relazione diretta con il cittadino che é prerogativa e caratteristica degli enti locali.

Open data, investimenti in infrastrutture, corsi per l'inclusione digitale e uso strategico dei social media sono alcuni dei punti dell'Agenda Digitale della Città di Bologna, ma quali i punti condivisi con le altre città? Quali i temi su cui lavorare come sistema territoriale? Quale il ruolo delle Regioni e del governo? Quali le azioni da sviluppare nell'ambito di una città metropolitana? é possibile pensare ad un modello di riferimento? Si può immaginare una agenda digitale dei territori?

L'evento vedrà la partecipazione di Anci, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e rappresentanti di altre città e territori. E' stato inoltre invitato un rappresentante del Governo.


In 2010 the Digital Agenda becomes one of the EU strategy pillars to respond the economic crisis. In July 2011 the Region Emilia-Romagna approves its Digital Agenda and establishes four new digital citizenship rights. In November 2011, Bologna's Municipality launches a roadmap for a Digital Agenda city defining the priorities and actions to transform the way people live in the urban area. The Digital Agenda is a priority for cities, regions and for the country.
The Roundtable, will present Bologna's Municipality Digital Agenda, and will debate about the urgency and opportunity to have digital local agendas sprawled which, together with European, national and regional agendas, can promote citizens relationship.
Open data, investment in infrastructure, courses for digital inclusion and strategic use of social media are some of the points of the Bologna's Municipality Digital Agenda, but what can be shared with other cities? Which topics can become a territorial system? Which role do Regions and the Government have? Which actions within a city need to be developed? Can a reference model be adopted? Can a digital agenda of territories be thought?
The event will see the participation of Anci, Regione Emilia Romagna, Bologna';s Municipality and representatives of other cities and territories. It was also invited a representative of the Government

 

Accountability ambientale e Open data. Trasparenza, e-democracy, controllo: dai bilanci ambientali agli open data ambientali / Environmental Accountability and Open data. Transparency, e-democracy, control: from environmental budgets to environmental open data

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 14:00

Oltre 100 amministrazioni locali hanno negli ultimi anni pubblicato un bilancio ambientale seguendo le linee guida del progetto LIFE-Clear il cui obiettivo era di rendere trasparenti e "accountable" i dati, le azioni, le spese e i risultati delle politiche ambientali dell'ente. Una sorta di modello antesignano di "open data" che oggi si rafforza e confronta con la rivoluzione dei dati aperti.

More than 100 local governments have in recent years published an environmental report following the guidelines of the project LIFE-Clear whose goal was to make transparent and "accountable" the data, actions, costs and results of the institution's environmental policies. A sort of forerunner "open data" model that is today strengthened by the open data revolution.

Workshop pratico sugli Open Data e analisi del fenomeno smart city

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 14:00

La Regione Emilia Romagna partecipa a SCE 2012 insieme a Lepida SpA e ASTER presentando i progetti che la rendono un punto di riferimento per i percorsi di governance dell'innovazione e interlocutore privilegiato del network internazionale delle città intelligenti. Nella sala laboratorio integrata allo stand, martedì 30 pomeriggio si parlerà di:

Le linee guida agli Open Data della Regione Emilia-Romagna: percorso e risultati

Le città intelligenti: tra il dire e il fare cosa c'é di mezzo? Tavola rotonda aperta a PA e imprese

Laboratorio: usiamo gli open data per fare applicazioni intelligenti

 

Le infrastrutture ICT strategiche, la cultura e la scuola nell'era digitale, i nativi digitali e l'uso civile dei social network in situazioni d'emergenza

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 09:30

Per organizzare la propria presenza a SCE2012, il Comune di Bologna ha lanciato una call for ideas che ha messo in moto l'intera città e le sue communities. Dal verde pubblico ai software gestionali, dal co-housing alle iniziative di inclusione digitale, molti sono i temi al centro delle 52 proposte arrivate in pochi giorni. Le idee selezionate si affiancano nella saletta dello stand alla programmazione a cura della piattaforma Bologna Smart City, composta dal Comune di Bologna, Aster, Università di Bologna e le aziende partner.

Martedì 30 mattina parliamo di:

Piccolo ed intelligente / Small is smart

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 09:30

Piccolo é intelligente? Idee comuni da mettere in comune é un progetto che nasce completamente ed esclusivamente dal basso, dalla voglia e nel tentativo di realizzare quella che viene definita una "città intelligente" (smart city) anche nei piccoli e medi centri della nostra penisola che poco hanno in comune con le megalopoli internazionali e con le grandi città del nord Europa. I nostri centri non sono oggi oggetto di modelli o soluzioni tecnologiche che siano sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Quello che viene proposto dal mercato é a volte troppo grande, costoso o non opportuno. Numerose piccole città hanno però nel tempo prodotto vere e proprie innovazioni intelligenti, sostenibili sotto ogni aspetto e adatte al contesto cittadino della provincia italiana. L'iniziativa avviata da un paio di mesi e titolata "Piccolo é Intelligente?" va proprio nella direzione di mettere in condivisione queste piccole ma intelligenti soluzioni, idee, progetti. In modo semplice, diretto, rapido e senza filtri o ricamature.
Siamo alla ricerca di piccoli centri che abbiano innovato e siano in grado di raccontare la propria esperienza e di altri che vogliono innovare e che non hanno paura di copiare o prendere spunto.

Il blog: http://piccoloeintelligente.wordpress.com/

Small is smart? Sharing common ideas is a project born completely and exclusively from the bottom, aiming to create what is called a "Smart City" even in small and medium towns of our peninsula that have little in common with the international megalopolis and with big cities in Northern Europe. Today our centres cannot be considered sustainable models with technological solutions  in economic, environmental and social terms. What is proposed by the market is often too big, expensive or not appropriate. Many small towns have over time made real smart, sustainable innovations in every respect and context-appropriate citizen of Italian province. The initiative "Small is smart?", started a couple of months ago,  goes straight in this direction: sharing these small but clever solutions, ideas and projects. In a simple, direct, quick way and without filters or embroiderings.
We are looking for small towns that have innovated and want to tell their experience, or other towns that want to innovate and are not afraid to copy or be inspired.

Blog: http://piccoloeintelligente.wordpress.com/


 

La Smart city che cura e assiste: e-health, prevenzione, teleassistenza / Smart city's health and social care: e-health, prevention, telecare

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 16:00

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

Quando parliamo di città intelligenti non é possibile non affrontare i temi della prevenzione, della cura e dell'assistenza . La popolazione metropolitana ha superato a livello mondiale quella rurale e entro i prossimi trent'anni tre quarti della popolazione mondiale vivrà nelle megalopoli.

Le strutture sanitarie si troveranno a fronteggiare richieste di accesso alle cure e all'assistenza, condizioni di fragilità e cronicità, generate dalla longevità, mai affrontate prima e in un contesto di risorse pubbliche calanti. Molte delle risposte a queste sfide possono derivare dall'innovazione dei processi della sanità fondata sull'uso della rete e delle nuove tecnologie. Occorreranno soluzioni innovative che rendano accessibile a tutti i cittadini e in tempi certi il SSN; dematerializzino, facilitandone la consultazione, le storie cliniche dei pazienti; favoriscano la deospedalizzazione, attraverso nuove forme di cura e di assistenza presso le strutture del territorio o il domicilio del paziente.

La Smart city che cura e assiste dovrà quindi contribuire a provocare una rivoluzione per modificare abitudini di cittadini, aziende e professionisti della salute. A che punto siamo? Con le risorse disponibili destinate a diminuire, o quanto meno a non crescere proporzionalmente ai bisogni, l'unica possibilità di mantenere in futuro un adeguato livello di servizio (eventualmente di migliorarlo) é rappresentata da azioni che, applicate ai processi della sanità, ne migliorino l'efficienza complessiva. Dopo innumerevoli tentativi di normare e-health, il pacchetto in arrivo con l'Agenda Digitale sanitaria fa sperare nella visione organica mancata per anni, ma devono essere individuate modalità, sistemi e specifiche tecniche: nella mattinata dei lavori si confronteranno aziende sanitarie, regioni e imprese.

Human Smart Cities: la visione.

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 09:30

In collaborazione con Anci
La Smart City oggi è un modello per l’introduzione di applicazioni e infrastrutture del c.d. “Internet del Futuro”, volte a garantire miglioramenti radicali dei servizi civici in termini di efficienza e sostenibilità. Recenti esperienze in questo settore, tuttavia, hanno fatto emergere una nuova visione, che arricchisce il concetto originario con una prospettiva umanistica, maturata grazie all’adozione di approcci partecipativi e centrati sui cittadini nella co-progettazione e nello sviluppo di servizi Smart City. Infatti, sta diventando chiaro che la sola “intelligenza” (“smartness”) di sensori, apparati e infrastrutture rischia di lasciare il cittadino al di fuori del processi, come un utente che non farà mai propri i servizi in fase di sviluppo se non ne viene coinvolto e impegnato sin dal loro concepimento.

Questa sessione plenaria, che apre la giornata dedicata alle città, esplora i modelli emergenti di Human Smart Cities e le caratteristiche immateriali della “smartness” - come chiarezza di visione, empowerment dei cittadini, partecipazione - che possono agire di complemento alla potenza tecnologica delle infrastrutture sottostanti.

La sessione di apertura e i keynote definiscono il contesto per la migrazione verso una visione Human Smart City delle politiche italiane ed europee, nonché lo stato dell’arte nei più importanti centri di ricerca mondiali.

Segue una tavola rotonda con la partecipazione di esperti e amministratori di importanti Città italiane, che discutono la rilevanza e l’applicabilità della visione Human Smart City. Infine la Carta mondiale delle Human Smart Cities è presentata dai Soci fondatori provenienti dall’Europa, l’America latina, e gli Stati Uniti.

 

Questa sessione è parte della PERIPHÈRIA FINAL CONFERENCE “Human Smart Cities: from Vision to Practice” e rappresenta un’anteprima di alcuni temi che saranno affrontati durante l’edizione 2013 di Smart City Exhibition, Bologna, 16-18 ottobre

 

Peripheria è un progetto di 30 mesi finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma ICT PSP.
PERIPHÈRIA è promosso da un consorzio guidato da ALFAMICRO (PT) e composto da 12 partner provenienti da 5 Stati membri dell'UE.

english_ico2.gifHere you can find the English version of the programme.

The Smart City is by now a model for the application of Future Internet services and infrastructure towards radical improvements of urban services in terms of efficiency and sustainability. In recent experiences in this area, however, a new vision is emerging that enriches the original concept with the human perspective, as gained through the application of citizen-centric and participatory approaches to the co-design and development of Smart City services.

This session and the following round table explore this emergent model for Human Smart Cities and the “softer” features of “smartness” such as clarity of vision, citizen empowerment, participation, etc. which can complement the technological drive of the underlying infrastructures. The opening speeches set the context for the shift towards a Human Smart City vision in Italian and EU policies as well as the state of the art in the world’s leading research centres.

The Sessions reported in this programme are part of the PERIPHÈRIA FINAL CONFERENCE “Human Smart Cities: from Vision to Practice”.

If you need the registration procedure to the exhibition in English, please send an e-mail to info@forumpa.it containing: name, surname and e-mail address of the person you want receive the e-ticket

Sviluppo, reti e Città metropolitane: Italia, Francia, Europa

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 15:00

L’iniziativa scaturisce dal progetto di ricerca “La Cité des Smart Cities” (www.lacitedessmartcities.com), organizzata da una collaborazione tra la cattedra di Mutations de l'Action publique et du Droit Public (MADP) di Scienze Politiche, Parigi, diretta dal prof. Jean-Bernard Auby, e l’editore Berger-Levrault. 
Sono partner dell’iniziativa: l’Università di Bordeaux, l’Università di Bologna, l’Università autonoma di Madrid,  l’Università di Torino, l’Università cinese di Scienze Politiche e Diritto; e il progetto gode del patrocinio del Comitato economico e sociale europeo. 
L’incontro di Bologna - inserito in questo solido percorso di ricerca e di collaborazione tra le varie realtà europee coinvolte - intende concentrarsi sulla condivisione di esperienze, modelli e strumenti; avvalendosi inoltre della possibilità di un confronto con i percorsi intrapresi dalle Città Metropolitane francesi.
 

La città come piattaforma: reti e infrastrutture

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 15:00

Una città connessa è una città florida. E’ indubbio che la disponibilità di infrastrutture internet ad alta velocità sia una leva in grado di favorire lo sviluppo economico dei paesi. Lo dimostrano numerosi studi, tra cui uno storico di World Bank. Uno più recente, della Fondazione Bruno Kessler, ha evidenziato che ad una crescita del 10% della diffusione dell’Adsl corrisponde un aumento del 0,9-1,5% del PIL .

L’Italia si trova però, con il suo penultimo posto in EU, in una situazione drammatica rispetto alle reti di nuova generazione che permettono una velocità di trasmissione da 30 Mbps in su. Mentre la copertura media dell’Unione Europea è intorno al 70% della popolazione, l’Italia raggiunge nelle ultime rilevazioni (settembre 2015) il 35 %.

Con il Piano nazionale Banda Ultralarga il Governo si era dato un obiettivo ambizioso: azzerare in cinque anni il gap accumulato dal nostro paese con il resto dell’Europa portando all’85% della popolazione una rete di almeno 100 mbps, grazie ad un investimento pubblico-privato di 12,3 miliardi di euro da qui al 2020, dove sono previsti anche voucher per l’acquisto di abbonamenti banda ultra larga da parte dei cittadini.

Siamo però in una fase di incertezza sulla direzione degli investimenti pubblico-privati. Molti gli elementi da chiarire al più presto su strategia, investimenti pubblico-privati, regole. E alla banda sono legati altri elementi cruciali dell'infrastruttura pubblica: dalla razionalizzazione dei data center pubblici a un uso maggiore del g-cloud.

Politica e mondo imprenditoriale sono chiamati a confrontarsi sulle azioni che si intendono portare avanti nel breve periodo e su quelle che, all’interno di una strategia unitaria, ci permetteranno di colmare il gap che ci separa dal resto dell’Europa, rendendo le nostre città "connesse".

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-connessa-reti-e-infrastrutture

Le città come driver dell'innovazione: primo incontro nazionale degli Assessori all'Innovazione

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 15:00

Ad ormai tre anni dall’avvio dell’Osservatorio Smart City di ANCI è tempo di bilanci e di rilanci. E’ stato prodotto un vademecum per governare il processo di pianificazione della città intelligente, che raccogliesse le indicazioni operative di chi la Smart city la sta facendo: è ora di capire a che punto siamo. È stato creato Italiansmartcities.it, la piattaforma che raccoglie le esperienze progettuali implementate dalle città italiane nell'ottica smart, perché insieme alle soluzioni e all’analisi del loro impatto le città avessero a disposizione gli atti amministrativi che ne hanno permesso la realizzazione: ora è necessario supportare i percorsi di riuso e confronto. Sono stati messi a punto gli strumenti di confronto tra le amministrazioni: è ora di stabilire le priorità del dibattito politico perché si riesca a passare dalle progettualità alle strategie, come città e come paese.

Diversi, dunque, gli obiettivi al centro dell’incontro: la definizione delle priorità legate all'innovazione urbana da portare all'attenzione del Governo, il punto sullo stato di avanzamento delle progettualità e dei percorsi di programmazione, le risorse previste nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali e, non ultimo, il confronto diretto per lo scambio di esperienze.

Gli atti sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/le-citta-come-driver-dellinnovazione-primo-incontro-nazionale-degli-assessori-allinnovazione

Le esperienze di resilienza delle città e le politiche urbane verso la prossima programmazione, Amministratori a confronto

Roma, 10 Luglio, 2020 | 11:16

In uno scenario così imprevedibile ed emergenziale come quello definito a seguito della pandemia, il Pon Metro si offre ancora di più come uno strumento utile alla ripartenza con azioni e progetti già in campo sui territori delle 14 città metropolitane. La strada più veloce è stata partire dagli interventi avviati inserendo le nuove priorità, ampliamenti che le città in accordo con l'Autorità di Gestione del Programma hanno individuato come urgenze da includere nelle progettualità. Gli interventi correlati all’emergenza sanitaria ed economica in un'azione di contrasto al Covid19 raccontano un percorso di resilienza del Pon Metro #CovidResponse attraverso una:

  • digitalizzazione dei servizi pubblici - Asse 1
  • riorganizzazione del sistema di mobilità - Asse 2
  • creazione e sviluppo di nuovi servizi e infrastrutture per il sociale – Assi 3 e 4

 

Il talk si apre con i saluti e l’introduzione di Massimo Sabatini, Direttore Generale dell’ Agenzia per la Coesione Territoriale, al quale seguirà un focus a cura dell’Autorità di Gestione, Giorgio Martini con una rappresentazione complessiva della risposta delle città protagoniste del Pon Metro e una valutazione sugli effetti della crisi post Covid in vista del prossimo periodo di programmazione.

Il confronto continua con il racconto delle esperienze di alcune città del PON Metro: Chiara Appendino, Sindaco di Torino, Antonio Decaro, Sindaco di Bari e Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), Cristina Tajani, Assessore del Comune di Milano e Matteo Lepore, Assessore del Comune di Bologna. Attraverso le quattro esperienze si vuole rappresentare alcune buone pratiche di interventi nelle grandi città, evidenziando percorsi di co-partecipazione e di partecipazione attiva dei territori e prime riflessioni sui nuovi bisogni e sulle opportunità della programmazione 2021-2027.

Conclude l’appuntamento il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano con una visione sul ruolo delle città e delle politiche urbane nella programmazione attuale e futura.