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Beyond Transparency: la via italiana all'open data engagement

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:00

La liberazione del patrimonio informativo pubblico è certo un’operazione di grande rilievo in termini di  trasparenza e di “sburocratizzazione”. Si tratta di un processo non privo di complessità, che richiede un cambiamento culturale nelle Amministrazioni, sia al livello strategico che a quello operativo, e che ha importanti implicazioni di carattere tecnologico.

Noi che siamo particolarmente affezionati al tema, non vogliamo tuttavia che questa operazione impegnativa, che mette alla prova le tecnostrutture pubbliche ed inevitabilmente comporta anche il sostenimento di costi realizzativi, da un lato esaurisca le sue ragioni nella necessità di adempiere agli indirizzi ed alle norme di matrice europea e, dall’altro lato, concentri tutti gli sforzi nella creazione dei meccanismi autorizzativi e procedurali che sottendono alla pubblicazione del dato in formato aperto.

L’implicazione degli open data che ci sta più a cuore è infatti quella che ne fa non solo uno strumento di trasparenza ma anche e soprattutto un veicolo di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Dobbiamo quindi spenderci il più possibile affinché abbia inizio una seconda fase degli open data, centrata non tanto sul lato dell’offerta di dati pubblici quanto piuttosto sul lato della domanda, della fruizione e del riutilizzo dei medesimi da parte di cittadini e imprese.

Insieme ad alcuni fra i più titolati esperti in ambito nazionale ed internazionale, condurremo una riflessione su come e perché i cittadini utilizzano i dati aperti e cercheremo di delineare alcuni percorsi atti a far sì che i dati arrivino ai cittadini in modo facilmente fruibile; che i destinatari dei dati (cittadini, imprese, enti intermedi) siano stimolati a farne un uso effettivo e a domandarne altri; che si diffonda la prassi del “data driven decision making”; che si creino dei “milieu” adatti a sviluppare una cultura dell’engagement fondata sull’uso del patrimonio informativo pubblico. 

Community Open Data - Aprire i dati. Una questione di sostenibilità

Roma, 8 Luglio, 2020 | 15:01

Lo scorso 25 febbraio è stato pubblicato, a cura di European Data Portal, lo studio “The Economic Impact of Open Data”, all’interno del quale si analizza, oltre al resto, il guadagno effettivo e potenziale dei dati aperti sotto molti punti di vista.
Insieme ad alcuni esperti e amici della nostra Community Open Data, l’Arena delle Reti mira a indagare gli open data in termini di efficacia del processo di condivisione delle informazioni nel settore sanitario (lives saved); nei benefici ambientali (riduzione del consumo di energia delle famiglie; risparmio dei costi di gestione delle informazioni per famiglie e organizzazioni.Con queste premesse, Open Data non è più (solamente) accountability e trasparenza; Open Data diventa sostenibilità ambientale ed economica.