Le persone che hanno partecipato

Claudio De Vincenti

Claudio De Vincenti

Professore di Economia Politica all’Universita’ di Roma “La Sapienza”.

Già Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno.

Prima dell’incarico di Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno del governo Gentiloni, quello di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Renzi e degli anni al Ministero dello Sviluppo economico in qualità di Sottosegretario e Viceministro, il mio impegno professionale si è sviluppato lungo due direttrici: l’attività di ricerca e di insegnamento come professore di Economia Politica alla facoltà di Economia della Sapienza di Roma e l’attività di promozione della concorrenza e dell’efficienza nei settori dei servizi di pubblica utilità.

Nei quattro anni al Ministero dello Sviluppo economico mi sono occupato di politica industriale e di energia e ho inoltre affrontato tante trattative, spesso lunghe e difficili, per trovare insieme a tutte le parti coinvolte soluzioni di risanamento di aziende in crisi e di tutela dei posti di lavoro a rischio.

A Palazzo Chigi, oltre alla funzione di coordinamento dell’attività di governo propria del Sottosegretario alla Presidenza, ho avuto la responsabilità delle politiche di coesione su cui ho poi concentrato il mio impegno in qualità di Ministro. Ho presieduto la Cabina di regia nazionale del Fondo sviluppo e coesione, il Comitato per la banda ultra larga, settore strategico per la crescita, soprattutto per la crescita delle aree interne, la Cabina di regia per il risanamento e la rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli, il Tavolo istituzionale per Taranto.
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Ha partecipato a:

Convegno inaugurale “Agenda digitale, sviluppo, semplificazione: la via italiana alla crescita”

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 09:30

 Il convegno di apertura di FORUM PA 2012 ha come suo baricentro la declinazione italiana dell’Agenda Digitale, così come è stata presentata nei documenti ufficiali (da ultimo nel Decreto Semplifica Italia) e nelle dichiarazioni dei Ministri competenti. L’annunciata  presenza al convegno dello stesso Presidente Monti  e di tre Ministri del suo Governo ci dà la misura della rilevanza del tema. Non si tratta infatti di un’azione da poco, essa sarà il fil rouge che dovrà legare tutte le politiche di questo Governo, ma sperabilmente anche del prossimo,  per l’innovazione, la  digitalizzazione, lo sviluppo di quell’economia della rete e della conoscenza che è l’unica in grado di essere un significativo fattore di crescita reale e di nuova occupazione, soprattutto per i giovani.

La politica di coesione costruisce il futuro

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 15:00

E' disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Innovazione del sistema produttivo, potenziamento delle infrastrutture e delle reti digitali, sviluppo delle aree metropolitane, specializzazione intelligente dei territori sono i pilastri su cui il nostro Paese baserà l’utilizzo dei fondi della Programmazione 2014-2020.

Il Governo ha tracciato una strategia articolata che comprende un forte endorsement politico, come dimostrano i patti territoriali siglati con città e regioni, una governance chiara con il ruolo importante che l’Agenzia svolgerà nella fase di coordinamento e attuazione, strumenti coerenti e integrati quali sono i programmi nazionali e regionali previsti dall’Accordo di Partenariato e approvati dalla Commissione Europea.

Le politiche di coesione per lo sviluppo equo e sostenibile

Roma, 25 Maggio, 2017 | 15:00

Il programma dell’UE noto come “strategia Europa 2020” si propone ambiziosi obiettivi per la crescita e l’occupazione per il decennio in corso. L‘enfasi è sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva come mezzo per superare le carenze strutturali dell’economia europea, migliorarne la competitività e la produttività e favorire l’affermarsi di un’economia di mercato sociale sostenibile.

Giunti a metà dei sette anni di programmazione, pur consci dei ritardi che sia la politica sia la riorganizzazione delle amministrazioni preposte hanno comportato, è il caso di cominciare a fare il bilancio di quanto è stato già fatto e soprattutto, in un clima di nuova e profonda diffidenza verso l’istituzione europea, di quanto è stato effettivamente percepito dai cittadini in termini di incremento della loro qualità della vita.

In questo evento di scenario ci proponiamo, attraverso l’intervento di relatori protagonisti delle politiche di coesione, siano essi vertici politici e amministrativi, o siano a capo dei Piani Operativi nazionali e regionali o infine siano rappresentanti dei cittadini e delle imprese che sono i destinatari finali degli interventi, di mettere in luce punti di forza e di debolezza degli interventi in atto e della loro governance e, soprattutto, disegni uno scenario per i prossimi decisivi quattro anni di programmazione.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 17, "Partnership per gli obiettivi", ma parleremo anche di "Ridurre le disuguaglianze".

Le Politiche di coesione di fronte alla sfida delle diseguaglianze

Roma, 23 Maggio, 2018 | 11:45

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

La politica di coesione è la principale politica d’investimenti dell’Unione europea e rappresenta la risposta strategica, del tutto originale a livello globale, alle diseguaglianze presenti nei diversi territori del continente.

I Fondi strutturali hanno assunto un peso rilevante sia per le risorse in gioco, che per molti Paesi rappresentano un pezzo insostituibile delle azioni per lo sviluppo, che per il valore aggiunto dato dalla governance multilivello dei diversi programmi operativi.

Per tali ragioni opinione pubblica, territori e istituzioni guardano con crescente attenzione al dibattito in vista della proposta della Commissione sul prossimo Quadro finanziario pluriennale 2020-2027, la cui presentazione è prevista a maggio e che inciderà sulle prospettive di sviluppo delle regioni italiane nel lungo periodo. L’auspicio è che l’Europa punti ancora con decisione nel futuro al rafforzamento della solidarietà intra-europea ed alla promozione della convergenza delle regioni dell’UE, quale bene comune europeo.

Per ascoltare la registrazione integrale dell'evento cliccare i seguenti link:

prima_parte e seconda_parte

Strategie di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente

San Giovanni a Teduccio - Università Federico II | Napoli, 14 Novembre, 2019 | 11:45

Una delle strade da percorrere per uscire dallo stagnamento economico è quello di rinnovare i settori tradizionali dell’economia italiana, da sempre motore di crescita e benessere, con nuove tecnologie e processi produttivi moderni. Al contempo va creato un ambiente fertile, in cui possano trovare casa le cosiddette emerging industries.

L’obiettivo della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente è creare una filiera dell’innovazione e della competitività, capace di trasformare i risultati della ricerca in un vantaggio competitivo per il nostro sistema produttivo. In questo contesto, alla Regioni è affidato il compito di sostenere la creazione di una rete di ricerca industriale e trasferimento tecnologico, partendo alla valorizzazione degli investimenti già realizzati a livello territoriale. Indispensabili sono, inoltre, politiche pubbliche a sostegno delle imprese che vogliono investire in processi di industrializzazione e rinnovamento tecnologico.