Le persone che hanno partecipato

Sabina Barcucci

Sabina Barcucci

Architetto di formazione, dal 2008 al 2013 ho lavorato a Berlino e Milano come consulente progettista su progetti di scala urbana e regionale, con specifico focus sulle strategie di mobilità e smart city a livello internazionale (Europa e Asia) presso Mobility in Chain. Nel 2009 a Berlino inizio a interessarmi di fabbricazione digitale. Dal 2013 passo dalla carriera di progettista urbanista alla fondazione del FabLab del MUSE Museo delle Scienze di Trento come manager creativo. Ho sviluppato il MUSE_fablab attraverso la costruzione di relazioni, programmi e community tra pubblico e privato, lavorando con scuole, imprese, comunità di maker, studenti, associazioni di categoria, altri musei. Come referente del fablab interno a un tempio dell’informal learning come il MUSE, ho sviluppato teoria e pratica sulla definizione di programmi di formazione basati sul making per diverse fasce di età. Nel periodo 2013-15 sviluppo programmi di innovazione per diverse scuole della provincia di Trento. Sul rapid prototyping, nel luglio 2015 mi laureo presso WeMake al Fab Academy, programma semestrale di formazione avanzata sulla prototipazione rapida di MIT MediaLab. Nel 2015, scrivo per il MUSE il progetto Interreg FabLabNet, basato sulla costituzione a livello transnazionale di una rete di fablab dell’Europa Centrale e a livello locale di ecosistemi dell’innovazione con un approccio triple-helix fablab-centrico. Nel 2016 il progetto viene finanziato per quasi 3 milioni di euro. Attivato 12 mesi fa, in esso ricopro un ruolo di consulenza come content strategist e sto sviluppando un servizio fablab-based che, tramite la formazione, permetta alla community ottenere skills per prototipare servizi tailor made di trasformazione digitale per imprese artigiane VS tecnologiche. Da gennaio 2016 a giugno 2017 mi unisco al fablab Opendot per cui ho curato un’unità sulla Smartcity che tramite partnership pubblico-privato, programmi di Open Innovation e co-design, prototipi nuovi prodotti-servizi basati sull’infrastruttura di A2A coinvolgendo una community di sviluppatori e imprese. Attualmente lavoro come freelance per organizzazioni pubbliche e private sviluppando progetti di innovazione tecnologica community-driven. 
 
 
Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Smart Communities, genere, inclusione. L'intelligenza dei territori e le differenze / Smart communities, gender, inclusion. Collective community intelligence and diversity

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 11:30

Un momento  di confronto e riflessione per ricercare la dimensione inclusiva delle comunità intelligenti e gli strumenti che possono facilitarne l'attuazione. Dal laboratorio emergeranno raccomandazioni per decision makers, progettisti, ricercatori/trici.

I partecipanti sono invitati a leggere il position paper da cui prende avvio il laboratorio al seguente indirizzo: http://smartandequal.wordpress.com/

Il laboratorio è realizzato in collaborazione con ECWT  Italia e Stati Generali Innovazione.

Sharing views to device local strategies for smart, sustainable and inclusive growth taking into account the territories diversity. The workshop, in collaboration with ECWT  Italia and Stati Generali Innovazione will provide advices for decision makers, urban planners and researchers.

Read the position paper of the workshop [Italian language] at: http://smartandequal.wordpress.com/

Fare con la tecnologia: tecniche di ripensamento dell’artigianato

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 12:00

Per rispondere al bisogno di occupazione, in un contesto in cui le nuove competenze digitali sono di gran lunga più ricercate di quelle cosiddette tradizionali, il Comune di Milano e altre amministrazioni si sono concentrate sul ripensamento dell’artigianato. Per farlo, l’incontro a cui aspirare è quello tra le tecniche di manifattura antica, mescolate a nuovi strumenti di produzione e perfezionamento dei materiali. Inoltre, il ritorno della manifattura in ambito urbano si affianca sempre ad un cambio nel paradigma di produzione. Progettazione da remoto ed una produzione tailor-made grazie ai FabLab: può questo modello di produzione essere funzionale per la progettazione di edifici che sfruttino i giacimenti urbani?

 

Questo incontro prevede l'approfondimento di una esperienza amministrativa locale, in logica reverse engineering. Sarà portata all'attenzione del pubblico un'esperienza considerata come buona pratica, dando la possibilità a tutti i partecipanti di approfondire l'idea dalla sua progettazione alla sua realizzazione concreta, con domande e brevi interventi.