Le persone che hanno partecipato

Mario Mega

Mario Mega

Mario Mega è nato ad Alezio (Le) nel 1961 e si è laureato a Milano in Ingegneria Civile Idraulica nel 1985.

Dal 2003 è dirigente presso l’Autorità Portuale del Levante prima come responsabile del Servizio Tecnico e successivamente anche come direttore dell’Ufficio  Innovazione  Tecnologica.

Dal 2008 coordina un team di giovani informatici con cui ha avviato un programma di informatizzazione delle procedure interne dell’Ente e di creazione del Sistema Informativo dei Porti di Bari, Barletta e Monopoli, costituenti il Network dei Porti del Levante.

E’ l’ideatore ed  il supervisore del sistema GAIA GATE, per il controllo accessi dei varchi portuali e delle Port Facilities a supporto del traffico passeggeri e mezzi, che assicura una gestione integrata della security portuale in cui sono coinvolti attivamente sia gli attori istituzionali (Capitaneria di Porto, Polizia di Frontiera e Guardia di Finanza) che gli operatori privati (Compagnie di navigazione ed Agenzie Marittime).

Fra i diversi progetti di cui è  responsabile da segnalare il Progetto GAIA, finanziato dall’Unione Europea nel 2012, per  l’estensione del sistema GATE anche al Porto di Igoumenitsa , per la creazione del primo nodo informativo portuale adriatico/jonico per lo scambio di informazioni tra i porti pugliesi e greci e per l’introduzione di tecniche di gestione avanzata dei dati a servizio degli utenti (open data) e della programmazione territoriale (data warehouse).

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Ha partecipato a:

Smart Mobility: muoversi meglio per vivere meglio / Smart mobility: moving better to live better

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 14:00

Lo sviluppo socio-economico di un paese é legato strettamente alla qualità del suo sistema di mobilità. Innovare in tale ambito significa permettere ai cittadini di vivere a 360°, eliminando sprechi, migliorando sicurezza, servizi, sostenibilità, qualità; della vita e competitività. Per il nostro Paese la smart mobility può valere fino a cinque punti di PIL, ottenibili riducendo le diseconomie, liberando tempo e sviluppando nuove filiere industriali.

E' quanto emerge da uno studio condotto da The European House Ambrosetti per conto di Finmeccanica, che individua 7 proposte concrete per attivare la smart mobility in Italia, attraverso l'ottimizzazione di strumenti e infrastrutture già esistenti e l'adozione di un'innovazione sostenibile.

 

Socio-economic development of a country is closely linked to the quality of the mobility system.
It is possible today to innovate transport paradigms by applying the new technologies available to existing infrastructure, thus freeing up resources and improving the quality of life across-the-board. For our country the smart mobility can be worth up to five points of GDP.

The strategic scenario "Smart Mobility: Moving better to live better", which The European House - Ambrosetti prepared for Finmeccanica, identifies 7 proposals for modernizing mobility in Italy

 

La sfida del coordinamento interistituzionale per una buona programmazione

Roma, 24 Maggio, 2017 | 15:00

La nuova pianificazione nazionale delle infrastrutture mette in campo nuovi strumenti di programmazione volti a superare la frammentazione che ha caratterizzato in questi anni il contesto normativo e programmatico del settore delle infrastrutture e dei trasporti. Tali strumenti rispondono alla volontà di “avviare una nuova stagione della politica infrastrutturale volta a definire un quadro nazionale del sistema delle infrastrutture che sia unitario, integrato e quanto più possibile condiviso” e che rappresentano un approccio innovativo attraverso cui verranno individuate le priorità nazionali in funzione della loro utilità e attraverso il coinvolgimento dei principali stakeholder. In tale contesto, l’esperienza delle Aree Logistiche Integrate (ALI) costituisce una best practice che va proprio in tale direzione: l’istituzione delle “Aree Logistiche Integrate (ALI)” definisce una strategia all’interno di un “sistema” regionale costituito da una o più infrastrutture portuali, eventuali retroporti, interporti o piattaforme logistiche di riferimento e le relative connessioni ai corridoi multimodali della rete di trasporto.
Questa è peraltro l’indicazione che l’Italia recepisce nell’Accordo di Partenariato con la Commissione europea (Obiettivo Tematico 7) per la programmazione nelle Regioni Obiettivo “Convergenza”. 

A livello operativo questo ha dato luogo alla sottoscrizione di Accordi di adesione e alla istituzione dei Tavoli Tecnici locali che riuniscono in un confronto operativo i diversi attori (MIT, Regioni, porti, interporti, RFI, ANAS e stakeholder con il supporto di esperti del settore e con l’assistenza tecnica della società Rete Autostrade Mediterranee Spa) di ciascuna delle cinque Regioni Convergenza nella logica del “fare sistema”. In questa ottica fare Sistema significa mettere insieme le infrastrutture portuali, retroporti, interporti, piattaforme logistiche e le relative connessioni.

Queste devono essere “pensate” in termini di implementazione e di investimenti strategici e funzionali all’intera Area e non solo alla singola infrastruttura.
Il meccanismo delle ALI rappresenta da un lato, una sfida di coordinamento interistituzionale per una migliore programmazione in ambito logistico, trasportistico e infrastrutturale, dall’altro, esse possono considerarsi incubatori di policy e confronto partenariale durevoli nel tempo, volti a garantire il pieno coinvolgimento di tutte le parti interessate. Nella prima parte dei lavori saranno illustrati gli obiettivi delle ALI, i principali risultati delle attività finora svolte, il progetto ALI come opportunità per il sistema logistico nazionale e come motore di sviluppo per una progettualità integrata sul territorio.

Nella seconda parte sarà avviato un confronto partenariale economico-sociale sul meccanismo delle ALI finalizzato all’implementazione di un sistema logistico integrato. Il Workshop prevede un Focus sui lavori del Tavolo Tecnico del Sistema Pugliese-Lucano che, più maturo nella sua attività, può essere considerato un “modello di lavoro” anche per gli altri tavoli per un utilizzo efficace delle risorse disponibili. 

 

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9, "Innovazione e Infrastrutture", ma parleremo anche di "Ridurre le disuguaglianze" e "Città e comunità sostenibili".