Le persone che hanno partecipato

Silvia Giannini

Silvia Giannini

Silvia Giannini è nata a Ferrara nel 1952, è laureata in Scienze Politiche (nel 1976), indirizzo economico, presso l’Università di Bologna. Ha trascorso successivamente un biennio di studi presso l’Università di Cambridge (UK). Nel 1990 diventa professore straordinario di Scienza delle finanze all’Università di Cagliari e nel 1991 docente stabile presso la Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione.  Dal 1993 è professore ordinario di Scienza delle Finanze all’Università di Bologna, dove dal novembre 2008 al dicembre 2011 è direttore del Dipartimento Scienze Economiche. E’ autrice di numerose pubblicazioni italiane e internazionali su temi di finanza pubblica, con particolare riferimento alla fiscalità delle imprese e dei redditi di capitale e ai problemi dell’integrazione fiscale in ambito comunitario. Ha partecipato, a partire dal 1993, a diversi gruppi di ricerca e commissioni di lavoro presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ha partecipato ad attività di ricerca e consulenza, in qualità di esperta, presso la Commissione europea e in altri centri di ricerca e istituzioni nazionali e internazionali  (tra cui Consob, Banca d’Italia, Center for European Policy Studies, Fondo monetario internazionale).  E’ stata membro del Direttivo della Società Italiana di Economia Pubblica (1995-97), del Nucleo di valutazione dell’Ateneo di Bologna (1996-2000) e di quello del Politecnico di Milano (2007-2010). Ha fatto parte del Comitato direttivo (2000-2004) e del Comitato di gestione (2006-2008) dell’Agenzia delle Entrate.  Ha partecipato alla Commissione per l’assegnazione di borse di Studio “Crivelli”, Unicredito (dal 2003 al 2009) e dal 2010 è componente del Comitato scientifico della UniCredit & Universities Knight of Labor Ugo Foscolo Foundation per l’assegnazione di borse di studio, contratti e altri premi e riconoscimenti per la ricerca di eccellenza in campo economico.  E’ stata membro della Commissione per l’assegnazione delle borse di studio “Donato Menichella”, Banca d’Italia e del comitato di redazione della rivista “Il Mulino”. E’ socia dell’associazione “Il Mulino” ed è tra i fondatori del CAPP (Centro Analisi Politiche Pubbliche, Università di Modena e Reggio Emilia e Università di Bologna) e del comitato di redazione Lavoce.info . Membro del consiglio di amministrazione di CAAB Scpa, Bologna (dal febbraio 2005 al maggio 2011) e Presidente di Caab mercati srl (dal luglio 2005 al maggio 2007). Consigliere indipendente di CIR Spa dall’aprile 2011.

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Ha partecipato a:

L'uso intelligente dei dati aperti, i social media per il marketing urbano e la valorizzazione delle start up per costruire la via Emilia-Creativa

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 14:00

Per organizzare la propria presenza a SCE2012, il Comune di Bologna ha lanciato una call for ideas che ha messo in moto l'intera città e le sue communities. Dal verde pubblico ai software gestionali, dal co-housing alle iniziative di inclusione digitale, molti sono i temi al centro delle 52 proposte arrivate in pochi giorni. Le idee selezionate si affiancano nella saletta dello stand alla programmazione a cura della piattaforma Bologna Smart City, composta dal Comune di Bologna, Aster, Università di Bologna e le aziende partner.

Martedì 30 pomeriggio parliamo di:

Quando il Bes approda sul territorio diventa urBES

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 09:30

Le politiche pubbliche del territorio hanno bisogno di indicatori statistici per misurare il progresso oltre le tradizionali dimensioni di crescita economica. Il progetto di misurazione del Benessere Equo e Sostenibile rappresenta un quadro all'interno del quale definire sistemi di monitoraggio e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche territoriali rappresentandone le complessita' e le specificita' locali.

Il #fattoreD nelle politiche dei territori. Laboratori WISTER di co-design per l'innovazione

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 09:30

La rete WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories  ECWT - European Centre for Women and Technology vi invitano ad una sessione di esercizio di intelligenza collettiva per l'innovazione dei territori. Articolata in tavoli di co-design, la mattinata si propone di mettere a punto strumenti, idee e prototipi di intervento in risposta alle sfide lanciate da amministratori e amministratrici per co-progettare territori smart. Nelle politiche per il  lavoro come per il turismo, per la scuola come per l'ambiente, attivare il #fattoreD (Donne e Diversità)  può generare interventi innovativi ad alto impatto per l'intera cittadinanza. Provare per credere...

Qualità della vita dei cittadini e smart cities: la sfida della misurazione

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 09:30

Progettare politiche  per le città significa in primo luogo prevedere azioni e governance orientate all’incremento della qualità urbana, cioè a iniziative che rendano le nostre città luoghi del “buon vivere”. Per fare questo è necessario assicurare coesione e partecipazione sociale, supporto attivo alle fasce deboli (bambini e anziani in primo luogo), integrazione (popolazione straniera) e tutte quelle azioni che rinnovino il senso di identificazione dei cittadini rispetto ai luoghi nei quali vivono. A questo scopo è fondamentale sviluppare l’acquisizione e la gestione integrata di informazioni raccolte sul territorio, per migliorare la qualità e la fruibilità dei servizi da parte dei cittadini, incentivando la replicazione delle pratiche migliori. L’Istat è impegnato su queste tematiche  in una serie di progetti, tra loro interconnessi. Il progetto Bes ha definito il framework concettuale con cui rappresentare il progresso dei territori verso l’incremento del benessere dei cittadini. Il progetto Urbes, portato  avanti insieme a 30 comuni italiani,segue l’approccio concettuale del BES ma declina le dimensioni selezionate e il sistema informativo BES a livello urbano. Il concetto di smartness rappresenta anch’esso un riferimento strettamente intrecciato con il dibattito sul benessere urbano e la sua misurazione. L’Istat, nell’ambito del Comitato tecnico delle comunità intelligenti istituito presso l’AGID, e di concerto con gli altri attori incaricati,  contribuisce alle attività di definizione del sistema di misurazione basato su indicatori statistici relativi allo stato e all'andamento delle condizioni  sociali, culturali e ambientali delle comunità intelligenti e della qualità di vita dei cittadini e propone un approccio integrato per lo sviluppo dei progetti Bes/UrBes nell’ambito di una misurazione della smartness.

La città reattiva: innovare i processi per rispondere meglio alla complessità

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 09:30

Negli ultimi anni la spesa locale è scesa, complici anche i diversi tagli ai trasferimenti centrali. Questo significa che per mantenere un adeguato livello di servizio le amministrazioni dei territori hanno dovuto ricorrere a procedure e strumenti che consentissero loro di “fare più, con meno”. Tra questi strumenti ci sono sicuramente tutti i sistemi volti a supportare il vertice (politico ed amministrativo) nel controllo della spesa e in una migliore allocazione delle risorse. In questo contesto diventano centrali le soluzioni per 

la gestione elettronica di processi di acquisto e fatturazione, valorizzazione e dismissioni del patrimonio pubblico, e-procurement e razionalizzazione degli acquisti, spesa storica e costi standard.


Se dal punto di vista mediatico nei mesi appena trascorsi l’occhio dell’opinione pubblica si è concentrato sulla fatturazione elettronica, con la scadenza del 1 aprile che ha rappresentato un punto di svolta radicale è, però vero, che alle amministrazioni non basterà aver adottato gli strumenti necessari a gestire la e-fattura, eliminare di colpo tutte le inefficienze, ma dovrà necessariamente cambiare le procedure interne e soprattutto la visione dei processi e dei processi di procurement. Un percorso lungo, ma certamente non impossibile come dimostrano le molte esperienze di Regioni e città che sono riuscite ad utilizzare i nuovi strumenti digitali non tanto per fare più velocemente quello che facevano prima, ma come dispositivi per produrre, organizzare, gestire ed analizzare meglio le informazioni e – quindi – per prendere decisioni.