Le persone che hanno partecipato

Emanuele Baldacci

Emanuele Baldacci

Emanuele Baldacci is currently the Director responsible for corporate operations and statistical innovation of Eurostat, he holds this position since last February. In the previous three years, he was Director of Digital Services at the European Commission's DG Informatics. He was responsible for developing the European Commission corporate data platform and support e-government programs in Europe through interoperability. Previously he worked at Eurostat, as responsible for methodology, IT and dissemination services and at the Italian Statistical Office, as head of department in charge of corporate services and statistical production innovation. He has a large experience in the economic and financial fields. He held senior positions at the International Monetary Fund, in the area of public finance, and at the World Bank on social policy programs. He also worked as Chief economist at SACE, a large trade insurance group in Italy. He has PhD in Demography and is author of several scientific publications on fiscal sustainability, macroeconomic risk in advanced and emerging economies, population ageing and social protection and official statistics modernisation.

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Ha partecipato a:

Una statistica smart per prendere le misure alle comunità intelligenti - in collaborazione con ISTAT e ANCI

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 11:45

Costruire un sistema per il monitoraggio delle comunita' intelligenti non e' solo un problema di nuovi indicatori. Richiede un framework concettuale che consenta di rappresentare la smart city nelle sue dimensioni tecnologiche, economiche e sociali ed un legame forte tra l'architettura orientata ai servizi delle smart cities e le politiche per attivarle. Per cogliere queste complessita' servono una nuova generazione di dati e sistemi di produzione statistica che siano essi stessi smart, basati su piattaforme di riuso e condivisione e su dati e servizi accessibili e interconnessi.

Big Data nelle Smart Cities

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 16:00

Una città intelligente è una città che considera la conoscenza un bene primario della vita collettiva ma per produrre conoscenza è necessario essere in grado di gestire le informazioni che i sistemi urbani complessi producono e debbono interpretare.

Data Lab: Data Driven Policymaking - Scenari

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 09:30

Data Driven Policymaking è il filo conduttore del terzo dei tre giorni di laboratorio e formazione che Istat organizza all’interno di Smart City Exhibition. Un vero e proprio Data Lab che, con il contributo di esperti, tecnici e visionari, rappresenta una opportunità importante per imparare attraverso keynote e workshop; applicare quanto imparato attraverso esercitazioni e laboratori; condividere attraverso momenti di confronto e networking.

Esperti  e innovatori, accanto al responsabile del progetto di innovazione degli strumenti e dei processi in atto nell’Istat, si confrontano durante la mattinata sul tema dell’orientamento e del monitoraggio delle politiche a partire dai dati. La grande mole e il dettaglio dei dati a disposizione aprono opportunità e responsabilità per il policy maker a livello nazionale come locale. La parola d’ordine è “conoscere per decidere”.

Il pomeriggio si svolgeranno invece seminari ed esercitazioni pratiche per spiegare ai partecipanti l’utilizzo di strumenti e tools per realizzare infografiche, mappe e visualizzazioni, a partire dai primi dati del 9° Censimento Industria e Servizi  e Censimento delle istituzioni non profit, già disponibili in più formati nel data warehouse on line.
Istat considera i nuovi dati un bene a disposizione della collettività per costruire conoscenza utile a tutti e per diffonderli il più possibile e promuoverne il riuso conta sulla collaborazione da parte di tutti gli stakeholder del Censimento e degli advocates dell’open data. (Consulta il programma della sessione pomeridiana, dedicata ai Tools)

Big data analytics e Business intelligence nella PA: strumenti, progetti ed esperienze per l’utilizzo del patrimonio informativo pubblico

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 15:00

In una realtà sociale ed economica sempre più complessa e articolata in cui gli attuali modelli e strumenti interpretativi sono in crisi nell'interpretare i cambiamenti in atto la data analysis diventa lo strumento principale per governare il territorio con politiche in grado di rispondere ai bisogni concreti dei cittadini e delle imprese.

Il Paese riparte dalle città. Smart City, Agenda Digitale e Agenda Urbana.

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 14:30

Le idee, i progetti e le singole iniziative che si sono sviluppate in questi anni sul tema della smart city devono essere collocate all’interno di una strategia di sviluppo territoriale chiara e di un quadro tecnologico coerente. Il tema della governance della smart city è perciò cruciale, come modalità di collaborazione tra gli attori locali e la cittadinanza attiva. Dalle città può venire un contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi nazionali della strategia Europa 2020 sia per quanto riguarda l’Agenda digitale (interoperabilità, identità digitale, cloud, patromonio informativo pubblico, mercato unico); sia per quanto riguarda l’Agenda urbana nazionale intesa come insieme di politiche di occupazione, ricerca e sviluppo, clima ed energia, istruzione e formazione e lotta povertà. L’Italia è chiamata dall’UE ad elaborare una nuova politica a carattere ordinario per le città.

Data Driven Decision. Conoscere, decidere e governare nella città dei dati

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 09:30

L’importanza dei dati – della loro conoscenza e della loro interpretazione – per prendere decisioni balza in primo piano se solo pensiamo a quante polemiche e a quanti guai possono nascere da una lettura errata o parziale dei dati stessi. La vicenda degli esodati ha fatto scuola. Ma più semplicemente ogni giorno assistiamo a dibattiti all’ultima cifra tra i politici di turno, dibattiti in cui tutti sembrano avere ragione perché ognuno legge i numeri a proprio piacimento. Eppure oggi viviamo in un mondo di dati e abbiamo a disposizione strumenti che per la prima volta, grazie al digitale, ci consentono di analizzare sistemi complessi e avere un quadro chiaro ed esaustivo della realtà che ci circonda.

Insomma, oggi ci aspettiamo che siano i dati a guidare le decisioni a tutti i livelli, prima di tutto a livello politico. Ma ci sono delle variabili da considerare: la quantità dei dati disponibili, la loro qualità (affidabilità della fonte, frequenza di aggiornamento, apertura e possibilità di essere riutilizzati), la capacità di metterli a disposizione (quindi le tecnologie abilitanti), la capacità dell’utente di utilizzarli e trasformarli in conoscenza. I dati, insomma, diventano informazione e, in prospettiva conoscenza, solo se ben organizzati e se il settore pubblico si impegna a dare un indirizzo in termini di standard, di principi e di regole. In un mondo in cui ogni spostamento può essere controllato, in cui basta un algoritmo per conoscere i gusti di un determinato settore della popolazione, il rischio privacy e sicurezza è sempre dietro l’angolo e va preso in considerazione, senza per questo bloccare l’innovazione.

Sono tanti, quindi, gli aspetti su cui ci si confronterà in questo evento: il contesto europeo e internazionale, da cui il discorso sui dati non può prescindere perché i dati non hanno confine e anche il quadro normativo di riferimento dovrebbe essere omogeneo per offrire garanzie e sicurezza; i settori strategici per il supporto alle decisioni pubbliche e le tecnologie abilitanti; le azioni da compiere per allineare il ciclo dei dati al ciclo delle decisioni.

Gli atti sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/data-driven-decision-conoscere-decidere-e-governare-nella-citta-dei-dati

La governance e l’uso pubblico dei dati

Roma, 8 Luglio, 2020 | 11:43

A partire dal 2020 la sfida sull’apertura del patrimonio informativo pubblico si giocherà sulla sua valorizzazione in ambito economico e commerciale, vedendo nei dati aperti lo strumento più utile per la realizzazione del Digital Single Market così come auspicato dalla Commissione Europea con la recente pubblicazione della Comunicazione COM(2020) 66 avente ad oggetto una Data Strategy comune e sovra-nazionale, e che di fatto aggiunge un livello di consapevolezza in più rispetto alle potenzialità di riuso già sottolineate dalla Direttiva sul secondary use di giugno 2019. Si tratta di una visione che situa il nostro futuro digitale all’interno di un contesto di valori e di obiettivi che in concreto impatteranno su economia e cultura. Il dato, quello aperto e disponibile su tutti, è riconosciuto oggi come bene comune, utile alla realizzazione di sottoprodotti e servizi per le comunità. Ciò è tanto più vero se si considera l’attualità dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, che pone i dati per il contact-tracing l’unico strumento concreto per arginare la pandemia COVID-19.

 

Data driven economy: dalla strategia europea alla nuova governance nazionale

Roma, 22 Giugno, 2021 | 11:30

La capacità di archiviazione, stoccaggio, estrazione e messa a sistema dei dati dimostrata dalle amministrazioni nell’ultimo anno ha messo in luce una insufficienza di riuso razionale ed efficiente del patrimonio informativo pubblico, soprattutto relativamente agli standard di pubblicazione e condivisione dei dati a livello nazionale, nonché tra Stati membri. Per dare effettiva e completa attuazione a quanto disposto dal Piano Triennale 2020-2022 su dati e interoperabilità, in linea con la nuova Strategia europea e con il quadro delineato dal recente Data Governance Act che gli Stati membri dovranno recepire entro quest’anno, il PNRR alloca circa 1 miliardo di euro per gli interventi di digitalizzazione del patrimonio informativo.

Emilia-Romagna, presente nel futuro. Digitale bene comune: strategie e azioni per guidare la transizione

Roma, 23 Giugno, 2021 | 14:30

Lo sviluppo sostenibile tracciato dal Patto per il lavoro e per il clima vede la trasformazione digitale dell’economia e della società come una delle leve per la sua realizzazione.  Solo se la trasformazione digitale sa davvero essere uno strumento di democrazia e un motore di competitività e di coesione, sia sociale che territoriale, senza marginalizzazioni, come troppo spesso è successo durante la pandemia, il digitale diventa “un bene comune” a disposizione del territorio.  Durante l’evento, Regione Emilia-Romagna si confronterà con il Comune di Milano, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Eurostat per focalizzare le principali sfide, confrontarsi sulle migliori pratiche con Amministrazione leader e delineare azioni future e sinergie.

Dati pubblici e interoperabilità: valorizzare il patrimonio informativo della PA per abilitare il principio once only

Roma, 14 Giugno, 2022 | 17:00

Il miglioramento dell’interazione tra cittadino e PA richiede una profonda revisione delle modalità di interconnessione tra le basi dati delle amministrazioni, che consenta agli utenti di non dover più fornire più volte la stessa informazione.

La piena interoperabilità dei dataset pubblici rappresenta in questo senso uno dei principali obiettivi perseguiti dalle strategie per la PA digitale, anche attraverso le risorse previste dal PNRR. Nello specifico, il Piano mira al superamento dei silos verticali non interconnessi tra loro attraverso la realizzazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) e del catalogo centrale di API per l’accesso alle informazioni detenute dagli enti pubblici.

In questo talk dedicato al tema della data governance in ambito pubblico, approfondiremo le sfide che attendono le PA nel quadro del percorso di attuazione delle misure in tema di dati e interoperabilità previste dal PNRR, ascoltando l’esperienza di alcune tra le principali amministrazioni coinvolte e delle aziende tecnologiche che si propongono come abilitatori di questo importante processo.