Le persone che hanno partecipato

Stefano Glinianski

Stefano Glinianski

Nato a Napoli il 31/07/1970, è Magistrato della Corte dei Conti.
Ha svolto in precedenza le funzioni di Avvocato, di Segretario Generale e Direttore Generale di Amministrazioni Locali e di Professore a contratto presso la LUISS Guido Carli di Roma, Cattedra Diritto Commerciale Europeo e di docente di "Sistemi giuridici comparati" presso l'Università di Salerno.
Già  docente al Master Universitario II livello Diritto d'Impresa a.a. 2013/2017 presso la LUISS "Guido Carli" di Roma.
E' Condirettore e collaboratore di riviste giuridiche specializzate ed autore di circa cinquanta pubblicazioni nel settore del diritto amministrativo.
E' relatore in numerosi convegni in materia di diritto amministrativo e docente in corsi di specializzazione post universitari.
E' componente del Nucleo di Valutazione dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro.
E' stato insignito, in data 27 dicembre 2013, dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana

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Ha partecipato a:

Mancati o ritardati pagamenti alle imprese, conflitto collettivo e tutela degli utenti

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 11:45

Al fine di intervenire sull’enorme massa di debiti scaduti ed accumulati dalle pubbliche amministrazioni sino alla data del 31 dicembre 2012 il Governo Italiano ha recentemente emanato il D.L. 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni, dalla L. 6 giugno 2013, n. 64 (in G.U. 7/6/2013, n. 132), recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”. Il provvedimento legislativo fa leva, essenzialmente, su due strumenti: l'allentamento del patto di stabilità interno e la concessione di anticipazioni di liquidità. L’erogazione delle risorse stanziate dallo Stato è condizionata dal rispetto di una serie di oneri procedimentali, l’inadempimento dei quali, da parte degli uffici della pubblica amministrazione, determina una serie di sanzioni (di natura amministrativa, contabile e disciplinare), a carico dei dirigenti responsabili. Oggetto del Convegno sarà, dunque, l’analisi della rilevanza di tali comportamenti inadempienti della pubblica amministrazione sotto il profilo dell’aggravamento del conflitto collettivo e, conseguentemente, la discussione in ordine ad una eventuale competenza dell’Autorità di garanzia sugli scioperi a sindacare tali condotte, nei casi in cui la mancata richiesta degli spazi finanziari, e pertanto, la mancata estinzione dei debiti, abbia ripercussioni sulla corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Società in house, gestione dei servizi pubblici e conflitto collettivo

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 11:30

Nell’ambito delle modalità di gestione dei servizi pubblici locali ha assunto particolare importanza il dibattito relativo all’affidamento diretto del servizio a società cd “in house”, in deroga all’obbligo generale del ricorso alle procedure concorsuali ad evidenza pubblica per la scelta del soggetto contraente.
Il panorama delle società pubbliche costituite per l’esercizio di attività di rilevanza economica attraversa, tuttavia, un periodo di forte criticità ascrivibile, in massima parte, ad una superficiale pianificazione, da parte degli amministratori locali, dei costi di gestione dei servizi, ad una carente verifica, da parte delle amministrazioni appaltanti, del raggiungimento degli obiettivi impartiti e, purtroppo, non di rado, ad una anomala amministrazione delle risorse finanziarie pubbliche.
Nel corso del Convegno, con il contributo e la testimonianza di autorevoli studiosi e rappresentanti delle Istituzioni, verranno esaminati, nella più ampia cornice degli appalti pubblici, gli strumenti giuridici di prevenzione e repressione delle condotte di mala gestio degli amministratori locali, nonché l’ulteriore rilevanza di tali comportamenti sotto il profilo dell’aggravamento del conflitto collettivo, con particolare riferimento ai servizi pubblici essenziali, ed i conseguenti poteri di intervento dell’Autorità di garanzia sugli scioperi.

Prevenzione della corruzione tra semplificazione e nuovi modelli organizzativi

Roma, 23 Maggio, 2017 | 11:45

La lotta alla corruzione è legata a doppio filo alla corretta organizzazione dell’ente pubblico. Per prevenire comportamenti opportunistici e di malamministrazione non è sufficiente affidarsi a meri obblighi ed adempimenti amministrativi ma è necessario ripensare l’assetto organizzativo dell’Amministrazione in termini di semplificazione e linearità dei processi a vantaggio non solo della legalità ma anche di una maggiore efficienza e qualità dei servizi per i cittadini.

Il “Piano Nazionale Anticorruzione 2016” approvato dall’ANAC va in questa direzione e segna il primo passo verso la semplificazione degli obblighi e delle attività unificando in un solo strumento il PTPC e il “Programma triennale della trasparenza e dell’integrità” e rafforzando il ruolo ed il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC).

Obiettivo del convegno è approfondire modelli organizzativi e strumenti volti a rafforzare la trasparenza dei processi, la chiarezza dei passaggi amministrativi ed i livelli di responsabilità. Nel corso del dibattito verrà presentata l’esperienza dell’Unione dei Comuni Valle del Savio e verrà studiato il modello gestionale di coordinamento unitario e sinergico tra tutti gli Enti associati adottato per le attività di prevenzione della corruzione ed in materia di trasparenza.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 16 "Pace, giustizia e istituzioni solide".

Assemblea sindacale, sciopero e tutela dei cittadini

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

Il seminario  ha ad oggetto l'indagine sui confini e sui punti di intersezione fra l'esercizio del diritto di assemblea sindacale in orario di lavoro e l'esercizio del diritto di sciopero che, allorquando incidente su servizi pubblici essenziali, è assoggettato alla l. n. 146 del 1990. L'assemblea in orario di lavoro, infatti, pur costituendo l'esercizio di un diritto tutelato dallo Statuto dei Lavoratori, può risultare funzionalmente equivalente ad un'astensione collettiva ed incidere, dunque, negativamente su servizi pubblici essenziali e sul godimento di diritti della persona costituzionalmente garantiti. Ci si deve chiedere, pertanto, se e in quali termini l'esercizio del diritto di assemblea possa essere oggetto di contemperamento con il diritto dei cittadini a fruire dei servizi pubblici essenziali e quale sia il ruolo della Commissione di garanzia al riguardo.