Le persone che hanno partecipato

Ha partecipato a:

The future of government: quale amministrazione per l’Italia del 2020?

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 15:00

Il convegno di chiusura di FORUM PA 2013 parte dalle parole d’ordine che saranno emerse nei tre densi giorni della manifestazione e rilancia verso un futuro di medio periodo nei cui confronti è necessario avere una visione prospettica, prima ancora di declinare riforme e di immaginare nuove norme. I tre ambiti di riflessione sono quelli dell’innovazione organizzativa, declinata dal punto di vista del management pubblico, con tutto quello che vuol dire in termini di fattori abilitanti del “fare”; dell’innovazione tecnologica per una visione della PA digitale che non sia informatizzare l’esistente, ma considerare l’ecosistema della rete e le sue potenzialità come un fattore rivoluzionario di cambiamento; dell’innovazione istituzionale, approcciando l’annoso problema del perimetro dell’azione pubblica dal lato del coinvolgimento e della responsabilità dei diversi attori, pubblici e privati, che costituiscono il tessuto e  determinano quella qualità del  capitale sociale senza cui ogni azione è vana.

Alla fine del convegno saranno premiate dieci "storie di qualità" nella PA selezionate insieme all'Associazione Italiana Cultura della Qualità -AICQ-

Il welfare aziendale.

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 15:00

 

Il sistema camerale dell’Emilia Romagna ha avviato un progetto che si propone di accompagnare l’evoluzione delle esperienze regionali di welfare aziendale, con l’intento, anche, di realizzare una piattaforma informativa suscettibile di sviluppi a scala nazionale. L’iniziativa è stata assunta d’intesa con l’Amministrazione regionale, che da tempo ha avviato un’indagine sul rinnovamento dei modelli di welfare nella chiave dell’‘economia sociale’. Il supporto tecnico è fornito dall’associazione Servizi Nuovi.

 

Il seminario costituirà un’occasione per presentare l’impostazione del lavoro, discuterne i primi risultati e alimentare il confronto tra i diversi attori interessati a esplorare le potenzialità di un modello di welfare plurale e partecipato.

 

Temi d’attenzione: la nozione di welfare aziendale (i benefici di tipo reale offerti dalle imprese a integrazione del normale compenso monetario); la sua articolazione in un’ampia gamma di servizi ‘di qualità sociale’; il rapporto tra welfare aziendale e contrattazione; le implicazioni in termini di ridisegno delle strategie di welfare; le valenze in termini di gestione delle risorse umane e competitività.

Verso una politica di armonizzazione tra lavoro e famiglia

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 11:30

Le politiche per la conciliazione rappresentano un importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali e si ripropongono di fornire strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e sfera familiare, consentano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all'interno di società complesse.

Esse interessano gli uomini, le donne e le organizzazioni, toccano la sfera privata, ma anche quella pubblica, politica e sociale e hanno un impatto evidente sul riequilibrio dei carichi di cura all'interno della coppia, sull'organizzazione del lavoro e dei tempi delle città nonché sul coordinamento dei servizi di interesse pubblico.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha tra le sue funzioni quella di “promuovere, incentivare e finanziare le iniziative di conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia”.

In Italia la normativa cardine in materia è rappresentata dalla legge 8 marzo 2000 n.53 che, oltre a introdurre i congedi parentali, favorendo un maggior coinvolgimento dei padri nella cura dei figli, ha focalizzato l'attenzione delle Regioni e degli Enti locali sull'importanza di riorganizzare i tempi delle città ed ha promosso, tramite l'art. 9, la sperimentazione di azioni positive per la conciliazione sul luogo di lavoro, sensibilizzando in tal senso aziende e parti sociali.

A seguito della modifica dell’art. 9, il Dipartimento ha gestito la revisione della normativa secondaria di attuazione, attraverso la consultazione delle principali organizzazioni sindacali e datoriali e i rapporti con il Ministero del lavoro,  col Ministro delle pari opportunità e con la Conferenza Unificata.

Tra l’altro il Piano nazionale della Famiglia prevede un ampliamento delle iniziative già avviate superando le modalità di sperimentazione  con un’azione integrata e coordinata tra i vari attori istituzionali aventi competenza in materia ed alcune misure strutturali capaci di migliorare la compatibilità fra sfera lavorativa e vita familiare.

Il convegno si propone di dar conto dei risultati di questa sperimentazione e di ribadirne l’importanza proprio nei momenti di più acuta crisi economica e sociale.