Le persone che hanno partecipato

Debora Serracchiani

Debora Serracchiani

Sono nata a Roma nel 1970 e da vent’anni vivo a Udine, con mio marito e i miei genitori, esercitando la professione di avvocato.

Dal 2006 al 2009 sono stata consigliere provinciale, eletta nel collegio di Udine 1, ricoprendo gli incarichi di vicecapogruppo e vicepresidente della commissione consiliare ambiente ed energia. Nel frattempo, a dicembre del 2008, sono stata eletta segretaria comunale del Partito Democratico di Udine.

Per me, la scena nazionale si apre il 21 marzo 2009 con un intervento tenuto all’assemblea dei circoli del PD a Roma, che diventa subito molto noto sui social media e sulla stampa anche internazionale. Da lì la candidatura e l’elezione al Parlamento Europeo, col sostegno di 144.000 preferenze.

Da deputata europea, sono stata componente effettiva della commissione trasporti e turismo e supplente nella commissione giustizia e libertà civili, ho seguito da relatrice dossier importanti sul sistema ferroviario europeo e mi sono occupata prioritariamente di infrastrutture, mobilità, parità di genere, lavoro. Ho sempre mantenuto il contatto con il mio collegio elettorale e con il territorio regionale attraverso frequentissimi incontri con le realtà produttive e istituzionali.

Accogliendo le richieste di tanti cittadini e forze politiche, il 21 luglio 2012 ho accettato di candidarmi alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia e sono stata eletta presidente il 22 aprile 2013.

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Ha partecipato a:

Dal governo con la rete allo stato partner: favorire la collaborazione e la partnership tra i diversi attori sociali, economici, culturali e istituzionali

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 15:00

Nel panorama della pubblica amministrazione stanno sorgendo nuovi modelli di gestione e policy making. Un fenomeno che al momento è caratterizzato da forte spontaneità e mancanza di visione sistemica, ma che è sintomo evidente di una fortissima vitalità. Città e territori sono diventati fucine di innovazione: dal welfare sussidiario, alla mobilità, dalle soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibiltà energetica al ritorno della produzione artigiana attraverso i fab lab, dai social network di prossimità alla gestione innovativa dei beni comuni. Stiamo assistendo alla nascita di un government del futuro e, anche se non sappiamo bene che forma avrà, possiamo creare un quadro di riferimento corerente a livello nazionale per comprenderlo meglio e cercare di portarlo a sistema. Il key note di W.D. Eggers fornirà la cornice attraverso cui si snoderà il dibattito.

Il Piano di Crescita digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 10:00

“Le policies dell’innovazione italiana hanno tradizionalmente pensato più a digitalizzare processi esistenti, invece di utilizzare il digitale come leva di trasformazione economica e sociale.

Ma l’agenda digitale è invece un’occasione di trasformazione essenziale per perseguire i grandi obiettivi della crescita, dell’occupazione, della qualità della vita, della rigenerazione democratica nel paese. E se si mettono al centro delle azioni i cittadini e le imprese, l’innovazione digitale diventa è un investimento pubblico che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese.”
Con questa lucida introduzione comincia il documento sulla Strategia italiana per la Crescita digitale  che il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato e che è lo sfondo di questo convegno che vuole tracciarne i profili di fattibilità e le linee di attuazione assieme ai responsabili delle politiche: Agid, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regioni, aziende ICT e loro associazioni.