Le persone che hanno partecipato

Giorgio Squinzi

Giorgio Squinzi

Giorgio Squinzi, milanese anche se nato a Cisano Bergamasco (BG) il 18 maggio 1943, è coniugato e ha 2 figli. E’ laureato in Chimica Industriale all’Università degli Studi di Milano.

E’ cofondatore col padre della Mapei S.n.c. Assumendo la responsabilità dell’area ricerca e sviluppo tecnologico. Nel 1976 ne diventa Direttore Generale. Nel 1978 inizia il processo di internazionalizzazione dell'azienda, fondando la prima organizzazione estera in Canada. Nel dicembre 1984 diviene Amministratore Unico. Uno dei risultati più significativi raggiunti nella sua carriera imprenditoriale è quello di non avere mai effettuato licenziamenti per riduzione di organici e di non aver mai chiesto trattamenti di cassa integrazione.

Nel 1989 è stato eletto Presidente del Technical Committee 67 WG3 "Adesivi per piastrelle ceramiche" del CEN – Comitato Europeo di Normazione. E' rappresentante italiano nel Technical Committee 189 ISO. Ha ricevuto numerosi titoli e onorificenze dalle più alte cariche dello Stato.

Da giugno 2005 a giugno 2011 è stato Presidente di Federchimica (di cui già Presidente dal 1997 al 2003). E' Vicepresidente del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" da luglio 2009 in rappresentanza del Comune di Milano. Presidente del CEFIC, l'Associazione dell'Industria Chimica Europea, cui aderiscono 29.000 aziende che rappresentano un quarto della produzione chimica mondiale (dal 2010 al 2012). Il primo imprenditore ad essere eletto alla guida del Cefic, precedentemente presieduto da manager. Consigliere Superiore della Banca d'Italia (dal giugno 2011 al maggio 2012).

Dal 24 maggio 2012 è Presidente di Confindustria e da maggio 2010 è Presidente anche del Comitato Tecnico con Delega all'Europa.

E' autore di numerosi articoli tecnici, pubblicati su riviste nazionali e internazionali.

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Ha partecipato a:

The future of government: quale amministrazione per l’Italia del 2020?

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 15:00

Il convegno di chiusura di FORUM PA 2013 parte dalle parole d’ordine che saranno emerse nei tre densi giorni della manifestazione e rilancia verso un futuro di medio periodo nei cui confronti è necessario avere una visione prospettica, prima ancora di declinare riforme e di immaginare nuove norme. I tre ambiti di riflessione sono quelli dell’innovazione organizzativa, declinata dal punto di vista del management pubblico, con tutto quello che vuol dire in termini di fattori abilitanti del “fare”; dell’innovazione tecnologica per una visione della PA digitale che non sia informatizzare l’esistente, ma considerare l’ecosistema della rete e le sue potenzialità come un fattore rivoluzionario di cambiamento; dell’innovazione istituzionale, approcciando l’annoso problema del perimetro dell’azione pubblica dal lato del coinvolgimento e della responsabilità dei diversi attori, pubblici e privati, che costituiscono il tessuto e  determinano quella qualità del  capitale sociale senza cui ogni azione è vana.

Alla fine del convegno saranno premiate dieci "storie di qualità" nella PA selezionate insieme all'Associazione Italiana Cultura della Qualità -AICQ-

Convegno inaugurale: Better Building & Smart Cities

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 10:00

Costruiamo le città del futuro per far ripartire il Paese e per creare nuova occupazione. Questo è il senso del programma  e l’idea chiave di questa edizione di Smart City Exhibition che si svolge in contemporanea con il SAIE, il più importante salone italiano dell’innovazione nell’edilizia. Da qui nasce il claim congiunto delle due manifestazioni " Better Building e Smart Cities". Better Building è il nome che ha dato l'Amministrazione Obama al suo programma per il rilancio dell'edilizia in Usa e anche noi dobbiamo puntare sul "costruire migliore", per valorizzare l'enorme potenziale costituito dall'intervento sul patrimonio edilizio esistente, a fini energetici e di rigenerazione urbana, e per realizzare nuove costruzioni con le tecniche più innovative e rispettose dell'ambiente. Il contesto naturale nel quale il Better Buiding può svilupparsi è quello delle "Smart City", definite come gli ambiti urbani con maggiori capacità di apprendimento e di innovazione: contesti cittadini costituiti sia dalle infrastrutture digitali (mobilità, reti energetiche, reti di telecomunicazioni, servizi pubblici e privati on-line , cultura, welfare e sanità, turismo) che dalla creatività delle loro comunità e delle loro istituzioni.

Sessione inaugurale "Costruiamo il futuro, rammendiamo l'Italia!"

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 10:00

Le infrastrutture sono state il principale veicolo di sviluppo del nostro Paese nei 50 anni che abbiamo alle spalle. L’attuale congiuntura rende necessario un profondo cambiamento nell’agenda di politica economica della UE che veda proprio nelle infrastrutture, nelle città, nella riqualificazione del costruito e delle periferie, nella banda larga e nelle tecnologie abilitanti gli assi strategici su cui puntare. Gli elementi in gioco e le opportunità sono numerosi a partire dai 300 miliardi di euro annunciati a giugno dal piano di investimento del neo presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker, ma devono poter poggiare su cambiamenti di impostazione nella politica europea e nazionale. Il prossimo Piano nazionale delle comunità intelligenti (Pnci) dovrà quindi essere accompagnato da una serie di interventi più strutturali che rafforzino il tessuto industriale e produttivo: dall’introduzione di elementi di flessibilità nel patto di stabilità europeo e interno alla creazione del mercato digitale unico europeo; dal consolidamento del settore industriale europeo attraverso un industrial compact, all’individuazione di un piano housing.

La politica nazionale è pronta a farsi carico delle istanze del tessuto produttivo e a rispondere concretamente?