Le persone che hanno partecipato

Pia Marconi

Pia Marconi

Coordinatore del “Dipartimento Benessere, cultura e sviluppo sostenibile della” Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) della Presidenza del Consiglio de Ministri, dal Luglio 2018.

Capo del Dipartimento della funzione pubblica (PCM), da aprile 2014 a giugno 2018, di cui ha assicurato la direzione generale di diversi Uffici dal maggio 1997.

Membro del Bureau di Presidenza del Comitato Public Governance dell’Ocse (dal 1998 al 2018) e Presidente del medesimo Comitato (2001-2004; 2015-2018).

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Ha partecipato a:

Valutazione e miglioramento delle performance: strumenti ed esperienze a confronto

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 15:00

Autovalutazione, gestione della customer satisfaction, misurazione e comparazione delle performance, coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder, pianificazione e attuazione del miglioramento assumono particolare rilevanza nel  contesto delle innovazioni introdotte dal decreto legislativo 150/2009.

L’evento è rivolto alle amministrazioni interessate agli  strumenti offerti dal Dipartimento della Funzione Pubblica per migliorare la qualità dei servizi e la gestione e valutazione delle performance.

Nelle prime tre sessioni i diversi strumenti e modelli sono presentati attraverso l’esperienza delle amministrazioni che ne hanno fatto uso. Nella quarta sessione saranno illustrate nuove opportunità per le amministrazioni per il 2010-2011.

Dare voce ai cittadini: il customer satisfaction management per la qualità dei servizi

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 10:00

La gestione della customer satisfaction come leva per il miglioramento della qualità dei servizi, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini, è uno dei temi centrali sia della riforma della pubblica amministrazione italiana, che dell’agenda europea ed internazionale. 

Il Dipartimento della Funzione Pubblica è da tempo impegnato, anche in partnership con numerose amministrazioni, nella definizione e sperimentazione di strumenti e logiche di Customer Satisfaction Management (CSM) per migliorare la qualità dei servizi e delle politiche pubbliche. 

L’evento propone un focus sui temi del CSM e dell’ascolto finalizzato al miglioramento dei servizi e si rivolge a tutte le amministrazioni interessate ad approfondire queste tematiche, nonché a conoscere strumenti operativi e nuove linee di intervento progettuali a cui poter attivamente partecipare.

Il convegno, inoltre, è anche l’occasione per presentare una nuova linea di attività del Dipartimento, nell’ambito del PON GAS 2007 – 2013, con un intervento per la diffusione del CSM nelle Regioni Obiettivo Convergenza, finalizzato a sostenere le amministrazioni locali di questi territori nel miglioramento della qualità dei servizi, rafforzando la loro capacità di gestire l’ascolto e la soddisfazione di utenti, cittadini e stakeholder.

La giornata di lavori si articola in due momenti:

MATTINA: Modelli e strumenti del customer satisfaction management

La mattina è dedicata alla presentazione dei modelli e delle metodologie del CSM, con la partecipazione straordinaria del Prof. Noriaki Kano in veste di Keynote Speaker.

La discussione si apre con un inquadramento dello scenario di riferimento, per proseguire, dopo la lecture del Prof. Kano  sulla customer satisfaction come fondamento per la qualità dei servizi, con due interventi sia sulle iniziative e i modelli di CSM già sperimentati e diffusi dal Dipartimento che sulle nuove linee di attività. Seguiranno alcune testimonianze di amministrazioni che utilizzano effettivamente questi strumenti, dando conto dei loro percorsi applicativi e della loro utilità concreta per il miglioramento dei servizi.

Per iscriversi alla sessione "Modelli e strumenti del Customer Satisfaction Management"

POMERIGGIO: Il Laboratorio delle Pratiche

Il pomeriggio è dedicato al confronto delle esperienze, degli strumenti e dei modelli di CSM, in una modalità di lavoro orizzontale ed interattiva in cui gli stessi partecipanti propongono i contenuti da approfondire e condividono le proprie idee e la propria esperienza. Una poster session iniziale è l’occasione per mettere in mostra le buone pratiche di CSM e ascolto.

Per consultare il programma e iscriversi al Laboratorio

Dalle leading practices al rafforzamento delle competenze: la gestione del ciclo della performance nei Comuni

Fiera di Roma | Roma, 9 Maggio, 2011 | 15:00

Le pubbliche amministrazioni italiane sono alle prese con un’importante fase di cambiamento tracciata nelle sue linee essenziali dal Decreto legislativo 150 del 2009. I Comuni partecipano a tale cambiamento dalla posizione di particolare prossimità al cittadino che rende ancor più  necessario sviluppare sistemi di misurazione,  valutazione e rendicontazione della performance.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con FORMEZ PA, ha avviato il Progetto “Valutazione delle performance” per sostenere i comuni  delle Regioni Obiettivo Convergenza  nella gestione del ciclo delle performance, quale presupposto per il miglioramento dei servizi pubblici.

L’iniziativa consiste in azioni di accompagnamento basate sull’utilizzo del know-how sviluppato nell’ambito del Progetto a partire dalle esperienze di un gruppo di comuni  pilota,  i cui sistemi e processi di gestione delle performance sono stati sottoposti ad un’approfondita analisi (review). Infatti, il Progetto mira a individuare nelle amministrazioni pilota pratiche di riferimento (leading practices) per lo sviluppo dei sistemi di misurazione e valutazione della performance, dalle quali trarre elementi utili a definire linee guida e un set di strumenti operativi da mettere a disposizione dei Comuni e delle Unioni di Comuni appartenenti alle Regioni dell’obiettivo Convergenza.

Le leading practices  emerse dall’analisi approfondita dei sistemi di gestione delle performance  dei Comuni Pilota, saranno presentate nel corso del convegno attraverso le testimonianze delle stesse amministrazioni. Pertanto per i comuni  e le amministrazioni  impegnate nell’attuazione del decreto legislativo 150,  il convegno sarà l’occasione di conoscere l’esperienza dei Comuni Pilota le opportunità offerte dal Progetto Valutazione delle Performance.


Interviene il Ministro della Pubblica amministrazione l’innovazione, Renato Brunetta

Il sistema di performance management è utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per le decisioni più rilevanti?

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 10:00

Il Dipartimento della funzione pubblica dedica un’intera giornata al Performance management nei Comuni, nell’ambito del Progetto “Valutazione delle performance”, realizzato in collaborazione con FormezPA, per favorire nei Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza l’implementazione di sistemi di pianificazione, misurazione e valutazione dei risultati, coerenti con le prescrizioni del D.lgs n.150 del 2009 sul Ciclo di gestione delle performance.

Nella Prima Sessione verrà affrontata una delle questioni chiave, relative alla funzionalità ed efficacia dei sistemi di Performance Management nelle amministrazioni pubbliche ed al loro effettivo utilizzo a supporto delle decisioni strategiche ed operative. Le analisi svolte in ambito nazionale ed internazionale evidenziano che anche nelle amministrazioni in cui i sistemi di misurazione e valutazione delle performance sono ben organizzati non necessariamente essi sono utilizzati a supporto delle decisioni più rilevanti per l’amministrazione.

La Sessione terminerà con la consegna degli attestati ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza che hanno concluso con successo il percorso di affiancamento nell’implementazione del Ciclo di gestione delle performance previsto dal Progetto.

La sessione pomeridiana vedrà l’esperienza dei comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza nel Ciclo di gestione delle performance.

Dall’ascolto al miglioramento organizzativo. Customer Satisfaction e Qualità dei servizi nel Performance Management

Fiera di Roma | Roma, 16 Maggio, 2012 | 15:00

La qualità dei servizi pubblici è un tema più che mai centrale nell’agenda del Paese. In una situazione di crisi la Pubblica Amministrazione non può sottrarsi alla sfida delle performance e dell’offerta di risposte adeguate alle esigenze dei cittadini, conciliandole con le esigenze di finanza pubblica. Questo significa fare meglio, con meno: operare per il continuo miglioramento delle prestazioni nel quadro di una attenzione crescente alla ottimizzazione delle risorse, alla selezione delle priorità, alla produttività, efficienza e qualità dei servizi erogati, alle misure di soddisfazione dei cittadini.

La riforma della Pubblica Amministrazione con il D.Lgs. 150/2009, del resto, ha introdotto il performance management proprio nel quadro di una visione citizen centric della PA dove servizi, prestazioni, valutazioni di efficacia e qualità sono viste dal lato del cittadino e rispetto alla capacità di soddisfare bisogni. Il decreto di riforma ha indicato chiaramente gli
strumenti per raggiungere livelli di performance, qualità, partecipazione e trasparenza dell’azione pubblica. Tra questi, è centrale il punto di vista dei cittadini: la rilevazione della soddisfazione rispetto ai servizi erogati, la valutazione delle politiche pubbliche, la misurazione della qualità sono inseriti a pieno titolo nel ciclo delle performance e nei processi di miglioramento di prestazioni e servizi.

La giornata di lavori propone una riflessione sul rapporto tra performance, valutazione e miglioramento della qualità dei servizi, inserendo in questa cornice il ruolo del Customer Satisfaction Management nella pianificazione strategica e nel ciclo delle performance. Il seminario è anche l’occasione per presentare risultati e linee di azione del progetto MiglioraPA, coordinato dal DFP e rivolto alle amministrazioni delle regioni obiettivo convergenza con la finalità di rafforzarne la capacità amministrativa di utilizzare strumenti di CSM per migliorare i propri servizi e le proprie prestazioni.

Performance management nelle Grandi Città

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 12:00

Con questo incontro prende avvio una nuova iniziativa  dedicata alle Grandi Città, destinate ad assumere un ruolo crescente nell’innovazione sociale ed economica del paese.

L’iniziativa intende creare un’occasione per lo  sviluppo dei sistemi di performance management,  nella convinzione che questi costituiscano un supporto indispensabile per affrontare le  complesse sfide che attendono le Grandi Città.

L’iniziativa, da realizzare nell’arco di un anno, si propone di concentrarsi su tre aspetti che assumono rilevanza critica per queste città:

•             la pianificazione e il controllo strategico

•             i key performance indicator per la valutazione dei servizi

•             il governo delle aziende partecipate

Dal confronto con i partecipanti, emergeranno punti di vista e indicazioni utili alla migliore definizione del percorso operativo proposto.

Sono stati invitati i Direttori generali ed i Segretari Generali delle città di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Trieste, Milano, Torino e Venezia, che hanno tutte aderito all’iniziativa. La partecipazione all’incontro è ad invito.  Per saperne di più contattare valutazioneperformance@funzionepubblica.it

Programmazione 2014-2020: l’uso innovativo dei fondi strutturali per la riforma del settore pubblico e l’ottimizzazione della macchina amministrativa

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 14:30

Le iscrizioni sono chiuse per raggiunto limite di overbooking. Sullo stesso tema Vi invitiamo a consultare il programma del convegno "Verso Europa 2020. La programmazione 2014-2020 nelle politiche di coesione"

Le proposte per la politica di coesione europea per il nuovo periodo di programmazione 2014-20 mirano a modernizzare l’impiego dei fondi e le procedure di attivazione della finanza agevolata, ricercando un maggior allineamento con gli obiettivi della strategia Europa 2020 e cioè crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.

Una delle leve per promuovere la crescita è certamente rappresentata da attente ed adeguate politiche pubbliche e da un apparato amministrativo che soddisfi con pienezza le esigenze dell’utenza.

La capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche non solo è centrale se si vuole valorizzare la politica di coesione e arrivare a raggiungere gli obiettivi previsti della Strategia Europa 2020, ma rischia di creare attrito all’innovazione ove non sufficientemente sviluppata.

Una delle 11 aree tematiche che discendono dagli obiettivi delineati dalla Commissione (richiamata e confermata anche nel documento Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-20 edito dal Ministro della Coesione Economica nel dicembre 2012) è infatti la capacità istituzionale ed amministrativa della pubblica amministrazione.

Ciò è ancor più vero per il nostro Paese, in cui la capacità amministrativa della pubblica amministrazione è influenzata anche dai diversi livelli di governo in cui sono articolate le competenze delle politiche pubbliche. Nel contesto italiano, le raccomandazioni che per il 2012 l’Unione Europea fissa, in previsione del percorso di realizzazione della Strategia di Europa 2020, evidenziano la necessità di un incremento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni, posizione che trova evidenza anche nel Position paper dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei programmi in Italia per il periodo 2014-2020. In tal senso è da interpretarsi anche l’intenzione di estendere l’applicabilità dell’Asse Capacità Istituzionale, nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, dalle sole Regioni Obiettivo Convergenza a tutte le Regioni italiane.

Diviene quindi centrale interpretare, quale fattore di reale innovazione e promozione del percorso di raggiungimento degli obiettivi di crescita stabiliti, l’attivazione di iniziative di miglioramento dei funzionamenti della macchina amministrativa pubblica, se si vuole assicurare un uso efficace delle risorse, non solo comunitarie, ma anche nazionali.

La finanza comunitaria, in questo percorso di ripensamento dei meccanismi di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, gioca un ruolo propulsivo di importanza cruciale, in quanto può alimentare un laboratorio di buone pratiche da esportare anche alla dimensione pubblica non direttamente coinvolta nelle iniziative finanziate tramite fondi comunitari, con ricadute positive sull’intero sistema paese.

Il workshop in oggetto si pone l’obiettivo di verificare le opportunità offerte dalla nuova programmazione per investire in capacità amministrativa e crescita di efficienza, con uno sguardo alla programmazione che si sta chiudendo, che ha registrato a riguardo esperienze estremamente positive, da replicare e potenziare nella nuova agenda.

Spunto di partenza sono le indicazioni della Position paper, che identifica quali azioni urgenti da intraprendere la realizzazione di un forte incremento della produttività, efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione, la riduzione degli oneri amministrativi per il settore produttivo, la promozione dell’e-government per l’automazione dei servizi al cittadino, lo sviluppo dell’e-public procurement, il miglioramento di efficienza e qualità del sistema giudiziario (per il quale è specificata l’opportunità di esplorare la possibilità di trasferire la metodologia del suddetto progetto ad altri settori della pubblica amministrazione), il rafforzamento della capacita di cooperazione interistituzionale.

Nel workshop convergeranno interventi di amministrazioni centrali e territoriali con lo scopo di passare in rassegna le sfide/opportunità offerte dalle principali innovazioni negli indirizzi strategici e operativi della nuova agenda di programmazione e dal rinnovando sistema delle regole, per ripensare il proprio modello di servizio e attivare sperimentazioni e soluzioni organizzative innovative, che contribuiscano a migliorare il livello di servizio delle pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali.

Processi di riorganizzazione e reingegnerizzazione dei servizi e delle procedure di lavoro

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 14:30

Le iscrizioni sono state chiuse per raggiunti limiti di overbooking. Vi invitiamo a consultare gli altri workshop a cura del Dipartimento Funzione Pubblica - Miglioramento Perfor mance Giustizia.


L'interesse degli uffici giudiziari per le problematiche e le tecniche di reingegnerizzazione dei processi di lavoro nasce dalla necessità di ottenere maggiore efficienza organizzativa per recuperare risorse da destinare alle funzioni chiave della giustizia. Numerosi interventi di riorganizzazione dei processi di lavoro e della struttura dei servizi degli uffici giudiziari sono stati realizzati anche per supportare i processi di informatizzazione delle procedure di lavoro ovvero procedure che non solo hanno richiesto l’implementazione di strumenti informatici ma anche la necessità di rivedere prassi e regole di lavoro scritte e non scritte attive da decenni nella propria organizzazione.

Il seminario darà conto di alcune esperienze di riorganizzazione realizzate da uffici giudiziari che partecipando al progetto interregionale transnazionale diffusione delle best practice hanno colto l’occasione per avviare processi integrati di innovazione fra organizzazione, regole ed informatica di cambiamento per riuscire contestualmente a migliore l’efficienza e l’efficacia della prestazione.

Il seminario intende, grazie al confronto su esperienze concrete fra i partecipanti, diffondere strumenti e metodi che possano essere utilizzati in tutti gli uffici giudiziari.

La valutazione delle performance

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 11:45

La valutazione delle performance è una sfida che nel corso degli ultimi anni ha visto le amministrazioni italiane impegnate in un intenso lavoro di innovazione. I miglioramenti non mancano ma, a fronte delle molteplici esperienze, diffuse ormai a tutti i livelli di amministrazione, emerge con chiarezza la centralità di un elemento ancora irrisolto: l'integrazione tra ciclo della performance e programmazione economico-finanziaria.
Lo sforzo per  identificare indicatori idonei a rappresentare nella loro complessità i risultati  è troppo isolato rispetto ai processi decisionali in genere e alle scelte di bilancio in particolare. Anche alla luce delle esperienze di altri paesi, il performance budgeting, inteso come quadro di interventi e strumenti per innescare una progressiva focalizzazione del bilancio sui risultati, appare l'occasione per consolidare i progressi di misurazione compiuti finora, strutturare i percorsi di spending review attivati nel corso degli ultimi anni e rafforzare gli strumenti contabili a disposizione delle amministrazioni.

 

Performance management nelle Grandi Città - Iniziativa del Progetto “Valutazione delle Performance”

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 14:00

L’incontro, riservato esclusivamente ai Direttori Generali ed i Segretari Generali delle città di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Trieste, Milano, Torino e Venezia, coinvolti nell’Iniziativa Grandi Città, presenta una prima analisi degli esiti della rilevazione condotta nelle principali città italiane. La rivelazione si è focalizzata su di una selezione di Key Performance Indicators (KPI) connessi alla gestione di servizi all'infanzia (Nidi), assistenza domiciliare e residenziale, manutenzione ordinaria delle strade, servizi tributari, sicurezza stradale.

L’analisi sarà propedeutica all’avvio di un percorso di benchmarking tra le città, orientato al miglioramento dei sistemi di performance management dei singoli Enti.

In occasione dell’incontro verrà inoltre presentata ed avviata la terza fase dell’iniziativa dedicata al sistema di governo delle aziende partecipate.

Info della Segreteria Tecnica di Progetto: valutazioneperformance@funzionepubblica.it ; 06.68997194

Capacity building e digitalizzazione per migliorare la pubblica amministrazione

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 09:30

L’evento, organizzato dal Comitato di Pilotaggio per il coordinamento degli interventi OT11 OT2 in collaborazione con la Commissione Europea, presenta il toolbox “Qualità della pubblica amministrazione”, prodotto nel quadro  della programmazione 2014-20, quale risorsa della Commissione Europea a disposizione dei governi e delle pubbliche amministrazioni per il rafforzamento della capacità amministrativa e per la digitalizzazione.

Un approccio integrato tra rafforzamento della capacità amministrativa e della digitalizzazione è infatti centrale per la modernizzazione della pubblica amministrazione e per l’utilizzo efficace delle risorse della programmazione europea 2014-20 stanziate per gli interventi di capacity building (OT11) e di Agenda Digitale (OT2).

L’evento prevede una sessione plenaria iniziale di inquadramento del tema,  nonché la presentazione generale del toolbox a cura della Commissione Europea.

Seguiranno due sessioni parallele su  “Semplificazione amministrativa & Agenda Digitale” e “Sviluppo delle competenze professionali della Pa per il cambiamento organizzativo” in cui, attraverso la presentazione e la discussione di casi italiani ed europei, si approfondiranno le integrazioni e le connessioni tra capacità amministrativa e digitalizzazione in questi specifici ambiti.

L’evento è aperto a tutte le amministrazioni interessate al tema e in particolare a quelle che, nella programmazione 2014-20, gestiscono interventi di rafforzamento della capacità amministrativa e di digitalizzazione.

Per quest'evento è prevista la traduzione simultanea Italiano- Inglese

 

La performance delle amministrazioni pubbliche: tra valutazione interna ed esterna

Roma, 24 Maggio, 2017 | 15:00

Il ciclo della performance è stato introdotto nelle amministrazioni pubbliche dal decreto legislativo n. 150 del 2009. Negli anni successivi il legislatore è più volte intervenuto sul ciclo per cercare di migliorarne l’efficacia. Da ultimo, il decreto legge n. 90 del 2014 ha trasferito tutte le competenze in materia di ciclo della performance, inizialmente assegnate ad una Commissione indipendente (CiVIT, poi diventata ANAC) in capo al Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP).

Le funzioni del DFP in materia di performance sono oggi disciplinate dal DPR n. 105 del 2016: il Dipartimento, tra le altre cose, indirizza le attività degli OIV, definisce nuove linee guida per la semplificazione ed il miglioramento delle varie fasi del ciclo della performance e intende promuovere la costituzione della Rete Nazionale per la valutazione esterna delle amministrazioni pubbliche. E’ prevista, inoltre, a breve, l’emanazione di un decreto legislativo, attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari, che apporterà una serie di modifiche al D. Lgs. n. 150 del 2009, rafforzando ulteriormente alcune delle novità introdotte dal DPR.

A poco più di un anno dall’entrata in vigore del decreto n.105, molte cose sono già state fatte e altre sono in fase di realizzazione: è stato istituito l’Elenco Nazionale OIV (che già prevede oltre 1400 iscritti), è stata avviata una stretta collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato per definire le modalità di integrazione fra ciclo della performance e ciclo di bilancio, sono in via di definizione le prime linee guida per una più efficace definizione del Piano della performance, sono stati attivati dei Laboratori di approfondimento con alcuni Ministeri.

La Costituzione della Rete Nazionale per la valutazione delle amministrazioni pubbliche, con l’obiettivo di “valorizzare le esperienze di valutazione esterna delle pubbliche amministrazioni e dei relativi impatti che vengono condotte in specifici ambiti e settori, favorire la condivisione di tali esperienze e definire metodologie di valutazione comuni” (art. 7, co. 1, DPR n. 105 del 2016) è la principale innovazione sul fronte della valutazione esterna, dalla quale potrebbero aprirsi scenari sinora inediti anche i fini della valutazione degli impatti, aiutando a superare uno dei principali limiti fin qui riscontrati nell’attuazione del ciclo della performance.

Partendo dalla consapevolezza che in vari settori della PA sono già stati sviluppati sistemi di valutazione esterna, orientati proprio alla valutazione degli impatti generati (Università, Scuola, Sanità), il Dipartimento vuole valorizzare le esperienze già esistenti per arrivare a costruire una Rete nella quale possano svilupparsi modelli e criteri più evoluti, garantendo una graduale integrazione fra i vari sistemi, salvaguardando le specificità dei singoli settori.

Il convegno si sviluppa dunque in due sessioni: una prima nella quale il Dipartimento della funzione pubblica presenta lo stato di avanzamento delle proprie attività in materia di ciclo della performance e una seconda parte nella quale un panel di esperti si confronta sulle differenti esperienze di valutazione esterna allo scopo di individuare una prima serie di elementi utili alla successiva costruzione della Rete.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 16, "Pace, giustizia e istituzioni solide".

FOIA: istruzioni per l’uso

Roma, 24 Maggio, 2017 | 11:45

Una democrazia matura non può fare a meno di una legislazione avanzata sulla trasparenza amministrativa. Se un governo è pronto ad accettare che la partecipazione dei cittadini non si esaurisca nel rito elettorale e intende stabilire una vera alleanza con i propri cittadini, deve accettare anche la sfida di condividere le informazioni in suo possesso. Quelle informazioni sono necessarie, infatti, ai cittadini per partecipare in modo consapevole alle decisioni pubbliche e per controllare il modo in cui le istituzioni vi danno esecuzione.

Grazie al decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, di attuazione della legge 7 agosto 2015, n. 124 (c.d. legge Madia), anche in Italia dal 23 dicembre 2016 chiunque può accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni, se non c’è il pericolo di compromettere altri interessi pubblici o privati rilevanti, indicati dalla legge. Conoscere le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni è finalmente un diritto fondamentale nell’ordinamento del nostro paese.

“Chiunque” – giornalisti, organizzazioni non governative, imprese, il comune cittadino e anche il non cittadino – può, con una semplice richiesta formulata per email, ottenere dalle amministrazioni i dati e i documenti utili a controllarne l’operato, non solo come antidoto alla corruzione, ma anche per alimentare il dibattito pubblico su temi di interesse collettivo.

Tuttavia, l’adozione del FOIAè soltanto il primo passo per garantire l’effettività del nuovo diritto di accesso generalizzato. Occorre che vi sia la presenza di una regia e la volontà politica di avvicinare davvero il disegno legislativo alla realtà amministrativa.

L’incontro è l’occasione per confrontarsi con amministrazioni e stakeholders sulle principali questioni applicative dell’accesso civico generalizzato nel nostro paese. La discussione partirà dalle raccomandazioni del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione rivolta a tutte le amministrazioni con una apposita circolare. Saranno affrontati aspetti decisivi per una efficace attuazione del FOIA: dalle modalità di presentazione delle richieste al dialogo con i richiedenti; dal registro degli accessi alle soluzioni organizzative; dalla gestione dei dinieghi al rispetto dei tempi di decisione.

A conclusione del convegno sarà comunicato ufficialmente, alla presenza dei vertici istituzionali della Funzione Pubblica e di rappresentanti dell’Open Government Forum, l’elenco delle 33 amministrazioni finaliste del Premio OpenGov Champion,  per il quale si è conclusa la prima fase di valutazione delle 232 candidature ammesse.

 

Quale ruolo per il cittadino del XXI Secolo? Una nuova concezione di cittadinanza attiva

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:30

Che cosa vuol dire essere cittadini attivi nella realtà di oggi? Una realtà in cui non valgono più le stesse categorie che valevano nel secolo scorso, in cui già le generazioni che sono oggi trentenni (senza parlare di quelle più giovani) non hanno conosciuto realtà che non fosse permeata anche di digitale. Il cittadino attivo è oggi per forza un cittadino digitale, avrà sempre meno senso isolare i due termini. Per questo parlare oggi di attivismo civico significa parlare di nuove forme di partecipazione, di civic hacking e comunità informali, di attivisti digitali, di persone che vogliono diventare protagoniste del cambiamento mettendo in campo risorse nate dalla condivisione per risolvere sfide concrete e spesso complesse.

In questo quadro si affiancano l’“innovation without permission” del civic hacker che sperimenta soluzioni alternative, cambia, innova senza chiedere il permesso, alle comunità informali che nascono attorno all’interesse per la cura di un bene comune e mettono insieme le loro competenze e conoscenze per dare un contributo reale alla società. Si affrontano nuove sfide in maniera creativa, si trovano formule inedite per partecipare, si chiede di cambiare i processi, di dare valore all’inclusione e alle energie che arrivano dal basso e dal territorio. Ci sono nuovi strumenti a disposizione e, quindi, nuove aspettative.

La domanda è: le nostre amministrazioni e la nostra politica sono consapevoli di questo cambiamento? Sono pronte ad accettare la sfida? In questo incontro vogliamo riflettere proprio sulle nuove forme di attivismo civico, sulle opportunità che aprono, sul rischio di non saperle cogliere restando inchiodati a modelli e schemi del passato.

A conclusione del convegno il Capo Dipartimento della Funzione pubblica, Pia Marconi, presenterà gli esiti del Premio : “OpenGov Champion per la trasparenza, la partecipazione e la cittadinanza digitale”. Il premio, nato per valorizzare l’adozione di iniziative ispirate ai principi dell’amministrazione aperta, nell’edizione 2018 è dedicato a riconoscere il contributo fornito dalla società civile. Fra le organizzazioni candidatesi saranno proclamate 3 Champion, che riceveranno l’importante attestazione alla presenza dei rappresentanti istituzionali che fanno parte del Comitato di premiazione nominato dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione.

Per ascoltare la registrazione integrale della tavola rotonda cliccare i seguenti link:

Tavola_Rotonda1 Tavola_Rotonda2 Tavola_Rotonda3

 

 

Pubblica Amministrazione e sviluppo sostenibile: l'offerta formativa della SNA

Roma, 15 Maggio, 2019 | 16:00

L’adozione dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, con i suoi 17 obiettivi (SDGs), attribuisce un ruolo molto importante alla Pubblica Amministrazione: essa è destinataria di specifici target nell’ambito dell’Obiettivo 16 dell’Agenda (Pace, Giustizia e Istituzioni Solide), e gioca un ruolo fondamentale nella definizione e implementazione delle politiche sottese a tutti gli altri Obiettivi.

Per accompagnare lo sforzo richiesto alle PA italiane, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) sta ampliando la sua offerta formativa in questo ambito. Il seminario presenta i corsi più innovativi.  Il primo mira a rafforzare la capacità delle Amministrazioni di definire politiche pubbliche integrate, come richiesto dall’Agenda ONU ed è alla sua prima edizione. Il corso, le cui iscrizioni si chiudono il prossimo 20 maggio, è rivolto ai dirigenti dei Ministeri preposti alle strutture più direttamente coinvolte nel disegno e l’attuazione delle politiche economiche, sociali e ambientali, nazionali ed europee, necessarie per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. 

Il secondo è volto a formare manager della sostenibilità per le Pubbliche Amministrazioni e ha da poco concluso la sua prima edizione. Il seminario sarà anche l’occasione per presentare i progetti di gestione sostenibile da attuare nelle loro Amministrazioni, da parte dei partecipanti alla prima edizione del corso che hanno conseguito il Diploma di Esperto in sustainability management

La nuova offerta formativa della SNA sarà vista anche alla luce del contributo di altri attori interessati alla formazione per lo sviluppo sostenibile delle pubbliche amministrazioni.