Le persone che hanno partecipato

Davide Bonvicini

Davide Bonvicini

Davide Bonvicini è un diplomatico italiano, che presta attualmente servizio al Servizio per la Stampa e la Comunicazione Istituzionale del Ministero degli Affari Esteri.

Laureato con lode presso l'Università di Forli in Scienze Internazionali e Diplomatiche nel 2004. Nel 2005, ha beneficiato per un anno del Programma europeo di studi Erasmus a Sciences Po, Parigi, e nel 2006 ha conseguito la Laurea Specialistica in Scienze Internazionali e Diplomatiche all'Università di Forli, con una specializzazione in politica internazionale e una tesi su Politiche di Sicurezza e Difesa dell'Unione europea.

Ha ottenuto un Master in Relazioni Internazionali e Diplomatiche dell’Unione europea al Collegio d’Europa di Bruges, con una specializzazione in relazioni economiche esterne dell'UE (Promozione Copernicus 2006/2007).

 

Le sue precedenti esperienze professionali includono le Nazioni Unite (2005), presso il Dipartimento UNDESA, dove ha assistito i funzionari nell'adempimento dei compiti relativi alla revisione di medio termine degli obiettivi di sviluppo del Millennio, e per la preparazione della 60° Assemblea Generale.

Nel 2007-2009 è stato Assistente accademico presso il Dipartimento di Relazioni Internazionali e Diplomatiche dell’UE del Collegio d'Europa, e si è dedicato agli studi sul commercio internazionale e alle questioni finanziarie.

 

Nel 2009 è alla Commissione Europea, a Bruxelles, come Agente contrattuale alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, dove si è occupato di efficacia degli aiuti durante la fase della riforma del Trattato di Lisbona.

Nell'aprile 2010, dopo aver passato il concorso diplomatico, entra al Ministero degli Esteri, dove attualmente è vice capo ufficio al Servizio Stampa. Da giugno 2013, presterà servizio all’Ambasciata d’Italia al Cairo, dove si occuperà prevalentemente di stampa e relazioni commerciali.

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Ha partecipato a:

Twitter diplomacy

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 10:00

La diplomazia è stata tradizionalmente rappresentata nell’immaginario collettivo come qualcosa di segreto, gestita da pochi attori, con un’opinione pubblica relegata ad un ruolo passivo o del tutto inesistente. Nel corso dell'ultimo decennio, Internet, e in particolare i social media, hanno inaugurato una nuova era anche per i diplomatici. Distanze e tempi si sono ulteriormente ridotti, con un aumento esponenziale del flusso di informazioni condivise.

In particolare, i social media avvicinano la politica e la diplomazia ad un pubblico globale, permettendo di raggiungere ampie fette di popolazione che fino ad oggi erano di fatto escluse dalle grandi scelte di politica estera. Ad esempio, con solo 140 caratteri, Twitter crea e trasmette notizie e opinioni in tempo reale, in modo semplice e conciso, creando un dialogo virtuale ma molto efficace tra attori della diplomazia e cittadini.

Il cambiamento è caratteristica genetica della diplomazia. Nei secoli, ogni rivoluzione tecnologica ha cambiato il modo con il quale la diplomazia opera e comunica. Avvicinando la politica estera ai cittadini, Twitter ha due grandi effetti positivi: favorisce uno scambio virtuoso di idee tra i responsabili politici e la società civile, e migliora la capacità dei diplomatici di raccogliere informazioni e di anticipare, analizzare, gestire e reagire agli eventi. Oggi, da Washington a Bucarest, da Tunisi a Pechino, decine di ambasciate e consolati hanno almeno un profilo ufficiale su un social network, rafforzando ed espandendo in tal modo la portata globale della nostra politica estera e la nostra interazione con i cittadini stranieri, nonché con i nostri cittadini in tutto il mondo.