Le persone che hanno partecipato

Concetta Di Benedetto

Concetta Di Benedetto

E’ nata a Palermo nel 1960. Coniugata con due figli. E’ un assistente sociale coordinatore , funzionario presso il Comune di Palermo.

Ha una laurea in Scienze di Servizio sociale conseguita a Trieste. Importanti nel suo percorso formativo sono  anche  gli studi di formazione politica  con i gesuiti ,  Bartolomeo Sorge ed Ennio Pintacuda presso l’ Istituto “Pedro Arrupe” di Palermo.  Con il primo intraprenderà anche un percorso spirituale  la cui sintesi  è la scelta di una tesi di diploma sul Concilio Vaticano II e la complessa figura di Paolo VI. Con Pintacuda , sociologo ,che aveva lavorato ad Ivrea,in Olivetti, 

studierà il modello aziendale creato da Adriano Olivetti. Ancora, tra la fine degli anni ottanta e novanta, lavora con Luigi Cancrini, in un progetto di prevenzione delle tossicodipendenze e dell’ HIV. Dopo alcuni anni in una pubblica amministrazione siciliana , approderà al Comune di Palermo dove le viene conferito l’ incarico di referente della Misura III del Programma Europeo URBAN presso l’ Assessorato alle Attività Sociali. Ma in ambito di Urban  , le viene anche  chiesto di progettare. Progetterà e coordinerà diverse azioni . Nel frattempo consegue titolo in” Gestione di fondi strutturali” e “Tecniche di progettazione comunitaria e studio dei sistemi di controllo di qualità nella P.A.”  Il corso è biennale gestito dalla LUISS Management , Galgano Associati e dalla ISVOR . Collabora con la GFBM di Berlino , società di formazione, per la realizzazione di progetti comunitari . Nel 2001 , le viene conferito l’ incarico di  consulente esterno del Presidente della Provincia regionale di Palermo , in materia di controllo dei sistemi di qualità nella P.A. Sempre nello stesso anno , come referente dei progetti POM , “I percorsi dell’ esclusione sociale “, sostenuti dal Dipartimento degli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri; collabora con Sergio Cusani  dell ‘ associazione “Liberi” di Milano per la realizzazione di azioni a favore dei detenuti di San Vittore e Pagliarelli, in partenariato con l’’Agenzia di solidarietà per il lavoro”  di Milano. E’ in questo periodo, che insegnerà in carcere , a Pagliarelli ,a soggetti   stranieri ed italiani.

Di quell’ anno è la realizzazione del Convegno nazionale “Dentro e fuori dal Carcere” , tenutosi a Palermo. Tra gli anni  2000 e 2006, è anche referente per il Comune di Palermo delle problematiche relativa alla “Tratta “. Saranno decine  le donne  nigeriane che godranno della rete di protezione attivata  tra  Comune  , Croce Rossa , Questura , associazioni di volontariato. Al contempo , collabora con l’ Università americana “Dowling College” di Long Island New Jork ed in particolare con Jeffrey E. Cole, PH.D., Associate Professor of Antropology, per la pubblicazione di una ricerca internazionale sulla tratta.. Sempre nel 2004 è  relatore al Seminario “Promuovere l’ inclusione sociale,” su invito della Commissione Europea degli Affari Sociali, a Le Havre, nel giugno 2004.  in seguito , è responsabile per la Città di Palermo, di agenda XXI ,  piano di riqualificazione territoriale  in collaborazione con la facoltà di Architettura dell’ Università degli Studi di Palermo.. Attualmente , è  la referente del Family Audit per Palermo ma è anche  responsabile  dell’ ufficio Family Audit e welfare aziendale presso l’ area direzione generale e sviluppo organizzativo.  Le è stato conferito , infine ,l’ incarico di seguire in qualità di referente la rete  RE.ADY, Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

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Ha partecipato a:

Verso una politica di armonizzazione tra lavoro e famiglia

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 11:30

Le politiche per la conciliazione rappresentano un importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali e si ripropongono di fornire strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e sfera familiare, consentano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all'interno di società complesse.

Esse interessano gli uomini, le donne e le organizzazioni, toccano la sfera privata, ma anche quella pubblica, politica e sociale e hanno un impatto evidente sul riequilibrio dei carichi di cura all'interno della coppia, sull'organizzazione del lavoro e dei tempi delle città nonché sul coordinamento dei servizi di interesse pubblico.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha tra le sue funzioni quella di “promuovere, incentivare e finanziare le iniziative di conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia”.

In Italia la normativa cardine in materia è rappresentata dalla legge 8 marzo 2000 n.53 che, oltre a introdurre i congedi parentali, favorendo un maggior coinvolgimento dei padri nella cura dei figli, ha focalizzato l'attenzione delle Regioni e degli Enti locali sull'importanza di riorganizzare i tempi delle città ed ha promosso, tramite l'art. 9, la sperimentazione di azioni positive per la conciliazione sul luogo di lavoro, sensibilizzando in tal senso aziende e parti sociali.

A seguito della modifica dell’art. 9, il Dipartimento ha gestito la revisione della normativa secondaria di attuazione, attraverso la consultazione delle principali organizzazioni sindacali e datoriali e i rapporti con il Ministero del lavoro,  col Ministro delle pari opportunità e con la Conferenza Unificata.

Tra l’altro il Piano nazionale della Famiglia prevede un ampliamento delle iniziative già avviate superando le modalità di sperimentazione  con un’azione integrata e coordinata tra i vari attori istituzionali aventi competenza in materia ed alcune misure strutturali capaci di migliorare la compatibilità fra sfera lavorativa e vita familiare.

Il convegno si propone di dar conto dei risultati di questa sperimentazione e di ribadirne l’importanza proprio nei momenti di più acuta crisi economica e sociale.