Le persone che hanno partecipato

Giulio Barcaroli

Giulio Barcaroli


Lavora dal 1977 all’Istituto Nazionale di Statistica, inizialmente nel settore ICT, dal 1992 nel settore metodologico.

Attualmente è’ responsabile del Servizio MSS (“Metodi, Strumenti e Supporto metodologico”), avente l’obiettivo di garantire attività di ricerca, sviluppo e supporto nell’ambito dei metodi per
- la progettazione di strategie campionarie; 
- l’integrazione dei microdati;
- il trattamento degli errori non campionari;
- l’analisi e la sintesi dei dati;
- il disegno dei questionari;
- l’acquisizione e la codifica dei dati;
- la conduzione di indagini per il controllo della qualità;
- l’utilizzo di fonti amministrative e di Big Data  per la produzione di statistiche ufficiali.
Il servizio inoltre concorre allo sviluppo di software generalizzato che implementi i metodi sopra citati, ed è responsabile della gestione del repository di Metodi e Strumenti IT dell’Istituto.
Dal 2012 si occupa in modo particolare dell’uso dei Big Data a fini statistici, ed è uno dei coordinatori del gruppo di lavoro interno che si occupa di tale tematica.
Partecipa alle riunioni del DIME (DIrectors of MEthodology) di EUROSTAT, e fa parte dello Steering Group di tale organismo.
E’ membro del Comitato Metodologie dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Ha partecipato a numerosi progetti internazionali di ricerca e sviluppo  nell’ambito dei metodi e degli strumenti per i processi  di produzione delle statistiche ufficiali, nonché a progetti di cooperazione in diversi paesi europei per attività di formazione e supporto alla conduzione di indagini e censimenti.

E’ autore di numerose pubblicazioni, disponibili nel sito  https://www.researchgate.net/profile/Giulio_Barcaroli

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Ha partecipato a:

Big Data e Analytics: modelli, analisi e previsioni, per valorizzare l'enorme patrimonio informativo pubblico

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 15:00

Il costante e puntuale controllo della spesa all'interno delle amministrazioni centrali e del territorio, deve passare per la conoscenza e l'aggregazione di tutti i dati inerenti l'organizzazione, in modo che questi diventino parte integrante del processo di pianificazione, sia essa finanziaria o strategica. La capacità di usare e sintetizzare tali dati, attraverso i nuovi sistemi informativi, diventa quindi un valore aggiunto  per il patrimonio informativo pubblico, nell’ottica di fornire un completo supporto a coloro che sono chiamati a guidare le grandi amministrazioni centrali e le organizzazioni territoriali.

Big Data

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 14:00

La sessione prevede un intervento generale, sullo stato attuale e sulle prospettive di utilizzo dei Big Data in Istat, e due interventi specifici relativi a due tipologie di fonti Big, Internet as a Data Source e Social media.
Il primo intervento descrive la roadmap per l’utlizzo dei Big Data in Istat, con le azioni che l’Istat intraprenderà sul breve (dicembre 2016) e medio termine (dicembre 2020).
Il secondo intervento si focalizza sulle sfide metodologiche e tecnologiche relative all’uso di Internet as a Data Source. In particolare: uso di Web scrapers per l’accesso ai dati Web, memorizzazione e accesso a dati poco strutturati, tecniche di text processing e tecniche di classificazione supervisionata.
Infine, il terzo intervento illustra come le tradizionali statistiche mensili sul clima di fiducia dei consumatori, che datano dal 1985, potrebbero nei prossimi anni giovarsi delle tecniche di sentiment analysis applicate ai social media. Dall’Accademia dove sono nate, queste tecniche potrebbero presto entrare nella produzione corrente della Statistica ufficiale con il duplice fine di rendere più tempestivi gli indicatori prodotti e di raggiungere fasce di opinione pubblica sempre meno raggiungibili con le tradizionali tecniche d’indagine.