Le persone che hanno partecipato

Nadia Busato

Nadia Busato

Classe 1979, sono un'umanista, giornalista e professionista della comunicazione con la passione per il modo in cui la tecnologia ha modificato le relazioni umane e il rapporto del singolo con contesti e valori fondanti per la collettività. Dal 2012 sono Project Manager di Brescia Smart City. In Brescia ho contribuito, promosso e/o coordinato alcuni tra i maggiori progetti di innovazione urbana degli ultimi anni. Sono valutatrice europea e collaboro con la rappresentanza della Commissione Europea in Italia, ufficio di Milano. Partecipo attivamente alla definizione di una “via italiana alle smart cities” che promuove in Europa -tra gli altri aspetti- la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale come pilastro dell'innovazione. Condivido la mia esperienza lavorativa per le istituzioni e le PA sul blog smartness.it, in cui sostengo il ruolo degli umanisti nell'innovazione urbana e nella progettazione. Coordinando, promuovendo e seguendo per motivi professionali, ruolo istituzionale e anche per curiosità alcuni tra i più rilevanti progetti di innovazione urbana e sociale in Italia e in Europa, promuovo la necessità di sostenere le community come primo livello di condivisione e aggregazione, per nuove forme mediate di partecipazione al progresso delle città e dei territorio, nonché alla realizzazione di modelli globali equi e sostenibili di felicità

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Ha partecipato a:

La programmazione delle Smart Cities: un vademecum condiviso

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 09:30

Il percorso di costruzione del Vademecum per la Programmazione delle Smart Cities parte con un primo tavolo di lavoro riservato alle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart Cities dell’ANCI.

Le 30 città promotrici si confronteranno su uno dei temi centrali della pianificazione di uno sviluppo smart: la misurazione dei risultati e il monitoraggio. Il ruolo istituzionale attribuito all’ANCI dall’articolo 20 del decreto crescita 2.0 dà una rilevanza particolare proprio a questo obiettivo: condividere nell’Osservatorio la definizione di una metodologia di monitoraggio e valutazione che aiuti le città a

- individuare le metriche sui progetti;

- monitorarne l’impatto, l’efficienza e il “rendimento”;

- utilizzare i dati del monitoraggio per programmare e riprogrammare gli interventi;

- confrontare i risultati delle proprie sperimentazioni in un’ottica di benchmarking con le altre realtà urbane.

Il Tavolo di lavoro è riservato ai rappresentanti delle città che hanno aderito all'Osservatorio.

Per informazioni su come aderire all'Osservatorio scrivere a smartcities@anci.it

La Governance della Smart City

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 09:30

Il laboratorio è ad invito. Per candidare la propria partecipazione scrivere a: d.tiseo@forumpa.it

L’adozione di soluzioni smart per la città non può prescindere dall’introduzione di politiche sostenibili di governance della stessa, con l’utilizzo di nuovi meccanismi per indirizzare la strategia globale di intervento.  Il framework di governance deve includere modelli, indicatori, policy ed indirizzi per consentire agli amministratori locali di perseguire, in maniera continuativa, il miglioramento della qualità della vita di cittadini e lo sviluppo economico delle imprese.

Il percorso ideale è un ciclo di ottimizzazione continua, che si snoda a partire dalla progettazione iniziale del sistema di governance, con focalizzazione sugli obiettivi attesi, sul modello organizzativo da adottare per facilitare l’azione di governo, sui meccanismi di funding e/o financing che ne consentono il sostentamento e sul sistema di pianificazione e controllo delle iniziative avviate, realizzando progetti pilota da integrare in un quadro di obiettivi e programmi più ampi.

La realizzazione di iniziative smart richiede altresì lo sviluppo di un sistema di misurazione, sensibilizzazione e comunicazione dei progressi socio-economici della Smart City che consenta agli stakeholder di valutare i progressi verso l’accrescimento della smartness della città e le esigenze di adeguamento / rinnovo degli obiettivi.

La discussione prenderà quindi origine dai Modelli di governance della Smart City e dai sistemi di KPI internazionali, per poi raccordarsi con le iniziative ed esperienze nazionali, sia con il dibattito sulle Linee Guida degli Enti Istituzionali di riferimento, che con le testimonianze attive delle principali Municipalità che hanno già avviato, o stanno per avviare, tali programmi.

Il coinvolgimento della cittadinanza e degli stakeholders e i metodi di co-design

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:30

Individuare e mettere a fattor comune metodi e strumenti per coinvolgere cittadini e stakeholders nella definizione degli scenari e delle traiettorie di sviluppo è una delle esigenze manifestate dalle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI.

Appare chiaro, dalle diverse riflessioni condotte anche all’interno dell’Osservatorio, che in tutto il processo di pianificazione della Smart City vi è un ribaltamento concettuale dirimente: stakeholder e cittadini non sono più intesi come “portatori” di interessi, i primi, e di istanze o bisogni, i secondi. Non lo sono più perchè sono risorse forse prima ancora di essere portatori di istanze, e soprattutto perchè le città non possono più permettersi semplicemente di coagulare e ascoltare ma hanno bisogno di lavorare con partner e co-promotori ad iniziative di interesse comune.

In molte delle città promotrici si è fatta in questi anni esperienza di processi di policy making aperti e inclusivi, tuttavia ancora poche sono le realtà in cui le tecniche di co-generazione di idee e co-design di servizi sono parte degli strumenti di governo e di sviluppo della città.

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di lavorare insieme per stabilre obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan: chi fa cosa e quando?

La logica che sottende ai laboratori dell’Osservatorio è quella del co-apprendimento, tra le città stesse senz’altro, ma anche con esperti ed organizzazioni competenti che possano accompagnare le città nella definizione di una propria strategia di programmazione.

Il monitoraggio e la definizione delle metriche

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:30

Alla base del disegno concettuale e normativo che spinge e accompagna le città nello sviluppo di visioni integrate Smart dei propri contesti urbani molto spesso viene dato al monitoraggio e alla definizione delle metriche. La centralità del monitoraggio è funzionale tanto a verificare l’efficacia e l’efficienza delle singole progettualità, quanto a valutare l’impatto che gli interventi Smart, nel loro insieme, creano sullo sviluppo complessivo del vivere sostenibile nelle città sul medio e sul lungo periodo.

La misurazione dei risultati delle singole progettualità e degli interventi complessivi sfidano le città ad individuare le misure del proprio sviluppo inserendo indicatori e descrittori quanti-qualitativi sin dalla primissima fase di progettazione: obiettivi e risultati chiari e collegati ad indicatori misurabili.

L’obiettivo di questo laboratorio, in linea con le esigenze manifestate dalle città aderenti all’osservatorio Smart City di ANCI  rispetto all’ambito dei modelli e delle metriche di misurazione delle performance e degli impatti dei progetti Smart Cities, è pertanto quello di rispondere alle seguenti domande:

- come integrare la valutazione degli impatti delle tecnologie “smart” all’interno del processo di pianificazione strategica della città?

- come favorire l’effettiva adozione da parte dei cittadini dei servizi basati sulle tecnologie “smart”?

- come coniugare gli investimenti nelle tecnologie “smart” con la loro sostenibilità nel medio-lungo periodo? 

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di apprendere da esperti del mondo accademico e della consulenza lo stato dell’arte dei modelli e degli strumenti per la valutazione dell’impatto e del ritorno degli investimenti dei progetti smart cities, e discutere con amministrazioni che l’hanno già realizzato rispetto alle modalità di implementazione.

L’obiettivo finale del laboratorio per le città aderenti all’Osservatorio, sarà quello di stabilire, sulla base delle conoscenze apprese, gli obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan in riferimento a questa linea di attività: chi fa cosa e quando?

Tecnologie e fattori abilitanti

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 10:00

E' indubbio che la smartness delle città non possa che basarsi su un uso pervasivo delle tecnologie digitali applicate alla gestione dei diversi ambiti di intervento urbano. La progettazione e la definizione dell’ambiente d’uso di queste tecnologie deve però avvenire all’interno di un quadro strategico chiaro di cui la città deve dotarsi, pena il proliferare di progetti innovativi che, seppur validi nei loro aspetti applicativi, rischiano fortemente di rimanere sperimentazioni incapaci di entrare a regime e incidere sull’assetto complessivo del territorio.

Consapevoli di questo nodo critico, le città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI si stanno impegnando nella messa a sistema e nell’ottimizzazione delle diverse soluzioni tecnologiche che utilizzano attualmente o che hanno in programma di implementare. Serve però dare impulso al confronto fra le diverse esperienze in corso nei Comuni, per condividere una lista di azioni prioritarie e di modalità di relazione fra di esse, in modo da identificare un “set minimo di dotazione tecnologica” senza il quale nessuna città può realmente avviarsi verso un’evoluzione smart.

Qual è lo stato di dotazione infrastrutturale attualmente presente nei Comuni? Quali sono le innovazioni che la ricerca e l’impresa italiana può offrire alle città? In che modo istituzioni locali, aziende e innovatori sociali devono interagire per ottimizzare le risorse in campo a beneficio di una migliore qualità della vita dei cittadini?

Sono queste le domande intorno alle quali ruoterà la discussione fra i referenti delle città partecipanti, che sarà animata dal contributo dello “Smart City Test Plant” del CNR, soggetto di punta nel campo della ricerca sulle tecnologie smart in Italia.

La logica che sottende ai laboratori dell’Osservatorio è quella del co-apprendimento, tra le città stesse senz’altro, ma anche con esperti ed organizzazioni competenti che possano accompagnare le città nella definizione di una propria strategia di programmazione.

I fondi e le fonti di finanziamento

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 14:30

L'Osservatorio Nazionale ANCI Smart Cities riserva un’attenzione particolare al tema delle fonti ed alle modalità di finanziamento per la realizzazione di progetti che rendono una città smart. 

Infatti, il supporto e l’assistenza per l’individuazione di progetti Smart City potenzialmente finanziabili, lo scouting degli strumenti agevolativi disponibili a livello nazionale ed europeo, la predisposizione delle proposte, la ricerca Partner e la rendicontazione e chiusura dei progetti finanziati sono stati evidenziati tra le maggiori esigenze dai Comuni aderenti all’Osservatorio.

Il seminario presenterà i principali strumenti e opportunità di  finanziamento disponibili nel breve periodo a livello nazionale e comunitario e le modalità operative di partecipazione.
Saranno inoltre presentati esperienze di amministrazioni che hanno  utilizzato con successo varie tipologie di fondi europei e nazionali per l’implementazione di progetti in ambito Smart Cities.

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di lavorare insieme e con esperti ed organizzazioni competenti per apprendere le opportunità di finanziamento disponibili e le modalità operative, ma anche stabilire obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan delle ulteriori azioni  da realizzare nell’ambito del Laboratorio sui finanziamenti dell’Osservatorio Smart Cities nei prossimi mesi.

Valutare per costruire: impatto sociale, economico e amministrativo dei modelli co-progettazione dei servizi

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 11:30

Non esternalizzazione di servizi ma nuovo metodo di lavoro congiunto tra pubblico e privato. Modelli - quelli della co-progettazione - che hanno la funzione di ampliare la governance dei processi per responsabilizzare i soggetti e per rafforzare il senso di appartenenza verso i progetti e i programmi delle politiche pubbliche. Durante il workshop interverranno i rappresentanti di soggetti pubblici e privati coinvolti in progetti di co-progettazione per presentare i risultati di esperienze già avviate, concentrando l'attenzione soprattutto sulla valutazione dell'impatto amministrativo/organizzativo, sociale ed economico di tali modelli.

City Governance e strategie di smart engagement per le Politiche Urbane

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 11:30

Le Municipalità hanno la necessità oggi di comunicare il concetto di “smartness” alla cittadinanza ancora non informata sugli obiettivi e le caratteristiche fondanti di questo nuovo approccio e al contempo coinvolgere gli stakeholder in azioni attive e propositive per mettere in pratica uno degli assunti fondamentali della smart city: “ la partecipazione diretta dei cittadini” per la programmazione delle politiche urbane.

La peculiarità e difficoltà sta nel fatto che  la “smartness” deve essere messa in pratica e al contempo comunicata spesso per la prima volta. Le Amministrazioni si trovano di fronte a problematiche di  “digital divide”  e spesso al  disinteresse civico, avendo peraltro la necessità urgente di un coinvolgimento  importante per potere avviare un “processo” di tipo smart. Che fare?

Molte città italiane hanno già affrontato il problema, ma in modo univoco e non completamente replicabile. Alcun Comuni hanno avviato azioni di engagement misti (incontri sul territorio e azioni digitali), altri programmato azioni partecipative particolarmente strutturate (living labs) altri ancora  con percorsi formativi orientati al rafforzamento delle competenze digitali e del senso civico dei propri concittadini.

La discussione prenderà spunto dai modelli e soluzioni per la Smart Communication adottate dalle principali Aree Metropolitane italiane, europee ed internazionali, che hanno avviato organizzazioni dedicate (Smart Cities) per focalizzarsi sul ruolo del “City Portal”, quale strumento chiave abilitante la governance e il digital civic engagement. Il successivo dibattito coinvolgerà le principali Municipalità che hanno già avviato, o stanno per avviare,  iniziative di governance condividendo il loro corrente approccio strategico.

City Operating System - Una piattaforma tecnologica per la Città intelligente

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 11:30

Una città intelligente, due città intelligenti, N città intelligenti…

Le città saranno intelligenti se non pretenderanno di ricostruire da zero ogni volta l’intelligenza, rischiando di creare nuovi silos per i cittadini che non potranno usufruire degli stessi servizi o avere le stesse informazioni cambiando la propria residenza o spostandosi per lavoro o per diletto. Il concetto sotteso da molti provvedimenti governativi e legislativi che introducono lo “statuto delle comunità intelligenti”, “il catalogo del riuso delle comunità intelligenti”, “la piattaforma delle comunità intelligenti” è esattamente questo: serve una piattaforma per non reinventare la ruota ad ogni nuova città, ma massimizzare e rendere interscambiabili le esperienze. In attesa di una reale attuazione delle indicazioni del legislatore bisogna però iniziare a sperimentare per capire cosa serve veramente ed il laboratorio introduce l’esperienza attualmente in corso relativa all’adozione della piattaforma realizzata da Selex ES per indirizzare e gestire i fenomeni urbani in un “Living Lab” applicato ad un quartiere di Genova tra i più complessi, per densità abitativa, presenza di infrastrutture critiche quali lo stadio cittadino (adiacente alla struttura carceraria) nonché impattato da una fragilità idrogeologica del territorio che condiziona pesantemente le problematiche di viabilità del quartiere e di sicurezza per gli abitanti.

Il Living Lab costituisce lo spunto per una discussione sul ruolo delle piattaforme tecnologiche nella gestione del territorio, la definizione delle priorità delle amministrazioni, i desiderata dei vari enti, la capacità di collaborare tra amministrazione ed agenzie diverse e l’utilità che se ne può trarre. Il tutto allo scopo di raccogliere stimoli e spunti per implementare soluzioni tecniche ai reali bisogni degli amministratori e dei cittadini e non rischiare che la tecnologia diventi, come talora accade, una risposta in cerca di una domanda.

L’intelligenza della città partecipata: competenze, risorse e regole per l’innovazione urbana.

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 15:00

La città ‘intelligente’ produce nuovi bisogni e differenti modalità di interazione con cittadini e stakeholders, lavora su strumenti amministrativi che aprono alla co-gestione di spazi e alla necessità di nuovi servizi, riflette sulle condizioni e le soluzioni a supporto dei processi innovativi in corso. In questo passaggio si sperimentano nuovi modelli di governance delle città e dei quartieri che accelerano i processi di innovazione, ma lasciano aperte molte questioni rispetto alle quali la riflessione va spostata su un piano sovra-comunale e non più solo locale.

Competenze e servizi digitali, Risorse e sostenibilità, Amministrazione collaborativa: sono i tre temi che verranno discussi all’interno dei Tavoli di Lavoro con l’obiettivo di passare dalle singole esperienze e sperimentazioni a proposte di valenza nazionale che siano da rivolgere al Governo oppure possano coinvolgere e interessare la rete dei comuni italiani.

Ai Tavoli di lavoro saranno invitati a partecipare assessori, dirigenti ed esperti.

Per partecipare, scrivere a smartcities@anci.it  presentandosi  e motivando la propria richiesta e  indicando nell'oggetto: "L'intelligenza della città partecipata".

 

Big Data & Analytics: quali sono le potenzialità e gli effetti sulla città?

Milano, 24 Ottobre, 2017 | 15:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Che fine fanno tutti i dati che si raccolgono, più o meno inconsapevolmente nelle città? Quanto sono utili al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile? Utilizziamo e restituiamo costantemente dati in formato digitale, e talvolta non abbiamo coscienza del potenziale che hanno in termini di risposte che possono essere punto di partenza delle amministrazioni per produrre valore aggiunto delle politiche pubbliche. L’analisi dei dati funge da strumento di carotaggio civico e di raccolta della domanda.