Le persone che hanno partecipato

Sebastiano Bagnara

Sebastiano Bagnara

Laureato in Filosofia all’Università di Padova. Specializzato in Psicologia.

Dal 2006 è Professore ordinario di psicologia cognitiva e Presidente del Corso di Laurea Design all’Università di Sassari. Dal 2000 è membro del Comitato Scientifico dell’ISIMM, dal 2007 di quello della Fondazione IRSO e dal 2009 membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ugo Bordoni.

È membro di numerose Società Scientifiche tra cui European Association of Cognitive Ergonomics, Association for Computing Machinery, Associazione Italiana di Comunicazione Pubblica.

I suoi attuali interessi di ricerca sono relativi alle interfacce uomo-macchina e uomo-uomo via rete, alla progettazione e valutazione di sistemi client-oriented (CRM) e alla progettazione e valutazione dell’usabilità di artefatti cognitivi.

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Ha partecipato a:

Le comunità di anziani come una risorsa: verso una nuova vision del welfare

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 14:00

La progettazione di servizi digitali che siano accessibili da una gamma sempre più vasta della popolazione è uno dei trend che sta accompagnando la diffusione del paradigma delle smart cities. In particolare, l’allargamento della fascia più anziana della popolazione, quella compresa dai 65 anni in poi, presenta oggi una serie di caratteristiche nuove rispetto anche solo a 10 anni fa che stanno facendo emergere questa comunità come, da un lato una nuova tipologia di utenti che richiede / domanda prodotti e servizi digitali avanzati e progettati per le esigenze specifiche della comunità; dall’altro come una risorsa preziosa intorno cui progettare nuovi servizi per il welfare.

Si tratta di servizi in grado di rispondere ai bisogni di nuovi stili di vita piu' attivi ed indipendenti che aiutino gli anziani a migliorare il più possibile il livello della qualita' di vita; ma anche in grado di porre queste nuove comunita' al centro dello sviluppo di servizi di valore per le comunita' loro limitrofe (comunita' di anziani non attivi, bambini, gruppi fragili di varia natura).

Il workshop e' strutturato in due macro sezioni: nella prima parte il programma introduce il punto di vista della ricerca Europea sull’e-inclusion e sul ruolo attivo che la comunità delle persone anziane nelle società contemporanee sta assumendo: i nuovi anziani sono una risorsa per il progetto di nuovi servizi, collaborativi ed innovativi per la risoluzione di problemi quotidiani (la cura dei bambini, la cura dei propri pari, l’aiuto reciproco…). Nella seconda parte il workshop è dedicato alla presentazione del progetto Life 2.0 che è stato finanziato dall’Unione Europea attraverso la call Smart City nel 2010. Life 2.0 ha avuto come obiettivo quello di sviluppare e sperimentare un social network per anziani per l’accesso a tre tipologie di servizi: aiuto reciproco, eventi e servizi di accesso ai servizi commerciali di prossimità. Il social network e' basato sulla messa in rete di comunita' di anziani situate nei quartieri delle citta' e ha previsto il coinvolgimento attivo di associazioni di anziani e dei comuni in cui e' avvenuta la seprimentazione.