Le persone che hanno partecipato

Nicola Morelli

Nicola Morelli

É professore di Service Design presso il Dipartimento di Architettura, Design e Media Technology ad Aalborg, in Danimarca. Ha studiato per il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Milano (1991-1996).

Il suo obiettivo per il futuro è di specializzasi nella progettazione di servizi pubblici (come l’assistenza sanitaria, i servizi per le persone anziane) e design per le pubbliche amministrazioni. Per questo motivo ora si sta specializzando in questa direzione (service Design, design driven innovation, Servizio Disegno Theory).

La sua esperienza di ricerca include lo studio dell'approccio sistemico alla progettazione e agli approfondimenti metodologici sulla progettazione di servizi e di design strategico. Ha diverse pubblicazioni tra cui “Service Design with Theory”. Un libro nel quale egli presenta le discussioni e il dibattito da tre distinte aree della ricerca sul service design: il cambiamento della società, il valore della co-creation e lo sviluppo del service design. La partecipazione dell’utente può cambiare la società e il service design può contribuire a questo cambiamento.

Dall’Ottobre 2010 sta lavorando anche sul progetto Life 2.0.

 

 

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Ha partecipato a:

Smart City umane e sostenibili: condivisione, collaborazione, innovazione comunitaria

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 09:30

Il concetto di Smart City prevede la convergenza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei sistemi e dei servizi urbani. Per lungo tempo questa convergenza e' stata alla base di grandi promesse: “smart grids” per il miglioramento dell'efficienza nell'uso e nella distribuzione dell'energia, la fine del congestionamento della rete dei trasporti, cestini intelligenti capaci di organizzare autonomamente la raccolta differenziata. E' indubbio che l'approccio dominante allo sviluppo delle Smart City sia quello che pone al centro di tale processo la massiccia infrastrutturazione delle nostre citta' con tecnologia digitale altamente sofisticata che consenta di rendere intelligenti tutte le infrastrutture non digitali presenti nelle citta' contemporanee secondo la logica dell'ubiquitous computing. Ma una visione differente esiste ed e' stata lanciata al Forum PA 2013 lo scorso maggio con il Manifesto delle Human Smart Cities.

Disponibile traduzione simultanea in italiano e inglese.

ELEVATOR PITCH
In questo convegno verranno illustrati due progetti di Innovazione sociale finanziati nell'ambito del bando MIUR dedicato alla Regioni dell'Obiettivo convergenza e presentati da start-up formate da giovani di età non superiore ai 30 anni di età. Ognuno ha a disposizione un massimo di 3 minuti.

- Domenico Agnello, City Free
- Salvatore Di Dio, TraffiCO2

Le comunità di anziani come una risorsa: verso una nuova vision del welfare

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 14:00

La progettazione di servizi digitali che siano accessibili da una gamma sempre più vasta della popolazione è uno dei trend che sta accompagnando la diffusione del paradigma delle smart cities. In particolare, l’allargamento della fascia più anziana della popolazione, quella compresa dai 65 anni in poi, presenta oggi una serie di caratteristiche nuove rispetto anche solo a 10 anni fa che stanno facendo emergere questa comunità come, da un lato una nuova tipologia di utenti che richiede / domanda prodotti e servizi digitali avanzati e progettati per le esigenze specifiche della comunità; dall’altro come una risorsa preziosa intorno cui progettare nuovi servizi per il welfare.

Si tratta di servizi in grado di rispondere ai bisogni di nuovi stili di vita piu' attivi ed indipendenti che aiutino gli anziani a migliorare il più possibile il livello della qualita' di vita; ma anche in grado di porre queste nuove comunita' al centro dello sviluppo di servizi di valore per le comunita' loro limitrofe (comunita' di anziani non attivi, bambini, gruppi fragili di varia natura).

Il workshop e' strutturato in due macro sezioni: nella prima parte il programma introduce il punto di vista della ricerca Europea sull’e-inclusion e sul ruolo attivo che la comunità delle persone anziane nelle società contemporanee sta assumendo: i nuovi anziani sono una risorsa per il progetto di nuovi servizi, collaborativi ed innovativi per la risoluzione di problemi quotidiani (la cura dei bambini, la cura dei propri pari, l’aiuto reciproco…). Nella seconda parte il workshop è dedicato alla presentazione del progetto Life 2.0 che è stato finanziato dall’Unione Europea attraverso la call Smart City nel 2010. Life 2.0 ha avuto come obiettivo quello di sviluppare e sperimentare un social network per anziani per l’accesso a tre tipologie di servizi: aiuto reciproco, eventi e servizi di accesso ai servizi commerciali di prossimità. Il social network e' basato sulla messa in rete di comunita' di anziani situate nei quartieri delle citta' e ha previsto il coinvolgimento attivo di associazioni di anziani e dei comuni in cui e' avvenuta la seprimentazione.