Le persone che hanno partecipato

Mario Cucinella

Mario Cucinella

Mario Cucinella è il fondatore di Mario Cucinella Architects.

Nato in Italia nel 1960, si laurea a Genova con Giancarlo De Carlo nel 1986.

Dal 1987 al 1992 lavora nello studio di Renzo Piano a Genova e a Parigi, come responsabile di progetto.

Fonda Mario Cucinella Architects (MCA) a Parigi nel 1992 e a Bologna nel 1999.

Dal 1998 al 2006 è professore a contratto del Laboratorio di Tecnologia dell'Architettura della Facoltà di Architettura di Ferrara e dal 2004 è Honorary Professor presso la Università di Nottingham, Inghilterra. Nel 2013 è Guest Professor in Emerging Technologies presso la Technische Universitat di Monaco di Baviera e nel 2014 è Professore a Contratto presso la Facoltà di Architettura Federico II di Napoli. Tiene regolarmente conferenze in Italia e all'estero. 

E' attualmente Direttore del comitato scientifico di PLEA (Passive and Low Energy Architecture). Collabora, in qualità di tutor, con Renzo Piano al progetto G124  per il recupero delle periferie in Italia. Nel 2012, fonda Building Green Futures, un’organizzazione no-profit il cui obiettivo è quello di fondere cultura ambientale e tecnologia per ricreare un’architettura che garantisca dignità, qualità e performance nel rispetto dell’ambiente.

Mario Cucinella è particolarmente interessato ai temi legati alla progettazione ambientale e alla sostenibilità in architettura. Si dedica alla ricerca e allo sviluppo di prodotti di design industriale.

Tra le sue realizzazioni più significative: il Sino Italian Ecological Building (SIEEB) a Pechino, la nuova sede del Comune di Bologna, il Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET) di Ningbo, la  sede della società 3M a Milano, il progetto per l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA) a Ferrara e la Kuwait School, a Gaza, sviluppata in partnership con UNRWA (l'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ai rifugiati e profughi palestinesi e del Medio Oriente).

 

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Ha partecipato a:

Meno burocrazia e nuove regole per sbloccare l'Italia

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 14:30

Tra le grandi riforme strutturali di cui ha bisogno l’Italia quella legata agli adempimenti burocratici e alla semplificazione dell’apparato regolatorio (regolatory review) è tra quelle più sentite da imprenditori, cittadini e dalle stesse amministrazioni. Per far funzionare bene il sistema pubblico e impostare correttamente la lotta alla corruzione e all’illegalità non c’è bisogno di ulteriori norme, spesso basta rendere operative quelle che già ci sono, eliminando gli adempimenti formali a favore di un potenziamento del sistema di controllo. I principi cui occorre ispirarsi sono pochi, ma essenziali: semplificazione, trasparenza, riduzione dei tempi delle procedure, responsabilità, certezza delle norme e abbandono del ricorso sistematico alle procedure d’urgenza.