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Patrimoni pubblici e città intelligenti - Verso regole e gare di appalto "smart" per i servizi di Facility & Energy Management

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 14:30

Nonostante la perdurante situazione di crisi congiunturale, il comparto dei servizi di Facility & Energy Management rivolti ai patrimoni immobiliari e urbani pubblici sembra mantenere le significative posizioni di mercato conseguite negli ultimi anni, in contrapposizione alla parallela drammatica involuzione del comparto dei lavori pubblici. Permane tuttavia una complessa serie di problematiche e criticità che, agendo negativamente sul sistema di regolazione e gestione delle gare di appalto, condiziona fortemente lo sviluppo del mercato.

In questo quadro, l'AVCP - Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, dando seguito a precisi compiti istituzionali contemplati dalla legislazione e recependo le istanze provenienti tanto dalle PA quanto dalle imprese operanti nel mercato, si sta facendo carico di mettere a punto ed implementare una serie di strumentazioni "smart" che potranno introdurre a breve significative innovazioni nel mercato in termini di regolazione, standardizzazione, trasparenza ed economicità dei sistemi di gara e delle procedure di appalto. Tra queste, in particolare, la "BDNCP - Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici" e i "Bandi-Tipo" che, giunte ad una fase-chiave di elaborazione e prima di essere introdotte cogentemente nelle gare di appalto di servizi, vengono poste all'esame degli operatori pubblici e privati nell'ambito di un processo di mirata consultazione, al fine di verificarne propedeuticamente la congruenza con le esigenze del mercato e il potenziale impatto sul contesto applicativo. 

10° Forum Nazionale Patrimoni Pubblici. Il nuovo codice degli appalti: avanzamenti, problemi aperti e prospettive per il mercato dei servizi per i patrimoni pubblici

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 14:30

L'evento a poco più di un mese dall'entrata in vigore del D.lgs. n. 50 del 18 aprile scorso, costituisce la prima significativa occasione a livello nazionale per analizzare i contenuti chiave della riforma degli appalti pubblici, per segnalarne gli aspetti di innovazione e i nodi ancora irrisolti e per delinearne le tappe successive di sviluppo ("soft law"). In questo quadro, i fondamentali stakeholder del mercato degli appalti pubblici - l'ANAC, i Soggetti Aggregatori per l’acquisto di servizi della PA e le Associazioni delle imprese di servizi - avranno l'opportunità di intervenire e confrontarsi per precisare i propri punti di vista e i propri ruoli nell'ambito del nuovo contesto che si prefigura allo stato e in prospettiva.

Nella sessione della mattina verranno presentati i processi, i modelli, gli strumenti e i servizi innovativi per il management dei beni immobiliari, urbani e territoriali, direttamente attraverso le esperienze sul campo da parte di Enti Pubblici

Esperienze, queste, selezionate e valutate da un'apposita Commissione di esperti come "Practice" innovative settoriali e, in quanto tali, presentate in questa sede e candidate come "nomination" all'assegnazione della 10a edizione del "Premio Best Practice Patrimoni".

I costi dei servizi di gestione per i Patrimoni Pubblici. Tra spending review e nuovo Codice degli appalti

Eventi sul territorio, 30 Novembre, 2016 | 10:00

I COSTI DEI SERVIZI DI GESTIONE PER I PATRIMONI PUBBLICI
Tra spending review e nuovo Codice degli appalti
30 novembre 2016  - ore 10.00 - 14.00
Regione Emilia-Romagna | Auditorium | Viale A. Moro 18 - Bologna
 
Il problema della definizione oggettiva dei costi dei servizi è da sempre un nodo cruciale nelle gare delle stazioni appaltanti pubbliche. Il problema assume contorni di criticità quando oggetto delle gare sono i servizi integrati di Facility Management, vale a dire tutta quella filiera di fondamentali servizi di supporto per la gestione, il funzionamento e la fruizione di edifici e patrimoni immobiliari e urbani pubblici (servizi di manutenzione, energetici, di pulizia ed igiene ambientale, di logistica, ecc.), per i quali risulta assai complessa, se non impossibile, una "standardizzazione" sotto il profilo economico, oltre che tipologico, organizzativo e funzionale. Una criticità, questa, che si manifesta con ancor più incisività e diffusione a seguito delle politiche e delle disposizioni di spending review a cui le stazioni appaltanti tendono spesso ad uniformarsi ricorrendo a dannosi ed incongrui "tagli lineari" di spesa, peraltro incardinati a rigidi "prezzi standard di riferimento" che prescindono dalle specificità applicative dei diversi appalti.
 
Le pesanti conseguenti ricadute negli appalti determinano inaccettabili e spesso assai rischiosi decadimenti della qualità dei servizi erogati e rischiano altresì di compromettere un mercato, come quello dei servizi di Facility Management, che, nonostante il perdurare della crisi, mostra una tendenza anticiclica rispetto a comparti ben più tradizionali.
 
Da qui l'esigenza ormai indifferibile - segnalata più volte dagli stessi operatori di mercato tanto della domanda che dell'offerta di servizi - di studiare e sottoporre agli organismi istituzionali delegati (ANAC) e alle stazioni appaltanti (soggetti aggregatori e singole PA) un approccio più mirato e consapevole al problema, fondato specie su corretti criteri metologico-operativi per l'analisi, la definizione e l'applicazione di prezzi congrui rispetto alla specificità, alla complessità e all'importanza dei servizi di Facility Management.