Le persone che hanno partecipato

Giorgia Lodi

Giorgia Lodi

Giorgia Lodi is currently a research assistant at Institute of Cognitive Science and Technologies (ISTC) of the National Council of Research (CNR) – Semantic Technology Laboratory (STLab) and a consultant at “Agenzia per l’Italia Digitale” – AgID.. She works in such areas as open government data, Linked Open Data, Semantic Web Technologies, Distributed Systems, Big Data and smart communities.
In the recent past (2011-2014), she worked at AgID in the contest of the Public Connectivity and Cooperation System (SPC) in such topics as open data, e-government, government cloud and smart cities/communities. In particular, in that context she was also a member of the technical working group on Open Data of the G8  and a member of the W3C-EU Commission working group for the definition of the Core Public Service Ontology.
From 2008-2011, she was a post-doc researcher of CINI at Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti” of Sapienza University of Rome.
She received the Ph.D. degree in Computer Science from the University of Bologna (Italy) in 2006. She served as a reviewer for international conferences (e.g., DSN, SRDS, ICDCS, OPODIS, SAC, DOA, CLOSER, etc.) and international journals (e.g., IEEE Transaction on Software Engineering, IEEE Transaction on Parallel and Distributed Systems, IEEE Transaction on Multimedia, MTAP, etc.). She served as a reviewer for the European Commission.

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Ha partecipato a:

Dall'informazione pubblica alla crescita economica: gli open data come veicolo di sviluppo

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 10:30

 

Il laboratorio è realizzato nell’ambito Open Data Support, progetto della Commissione Europea, DG CONNECT (Direzione Generale per le Reti di Comunicazione), in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale, ed è destinato ai funzionari della Pubblica Amministrazione che desiderano approcciarsi al mondo degli Open Data e scoprirne il valore sociale ed economico associato, oltre alle principali esperienze nazionali.

                                              

La sessione, dopo un preambolo introduttivo sull’argomento, con una descrizione del paradigma Open Data, Open Government Data e Linked Data, grazie al contributo dell’Agenzia per l’Italia digitale si focalizzerà sulle linee guida e sulle policy, comunitarie e nazionali, per l'utilizzo degli Open Data non solo come strumento di trasparenza ma come veicolo per lo sviluppo del tessuto economico locale e come tema progettuale su cui attrarre i fondi europei.

 

Successivamente, verrà proposta l’esperienza Open Data di Roma Capitale, che illustrerà i risultati dei progetti in essere, inclusa la realizzazione del portale dedicato, nonché i piani per il futuro.

Le azioni dell'AgID per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 10:00

Le pubbliche amministrazioni raccolgono, organizzano e gestiscono una enorme quantità di dati che hanno un ruolo strumentale finalizzato al perseguimento dei compiti istituzionali assegnati alle stesse amministrazioni.  L’autonomia delle singole PA e il grado di  sviluppo delle tecnologie ICT hanno contribuito a creare isole di informazioni, con scarsa visione sistemica ed integrata.

I dati della PA rappresentano un bene  patrimoniale a cui corrisponde un valore economico che deve necessariamente essere considerato anche come volano per lo sviluppo del mercato e la conseguente crescita occupazionale.

Sul tema l'Agenzia per l'Italia Digitale è investita  di numerose funzioni che da un lato si rivolgono alla stessa PA, perseguendo finalità di ottimizzazione delle risorse e razionalizzazione della spesa, dall'altro investono il settore privato, attraverso la valorizzazione del patrimonio di dati pubblici e il loro impiego come motore di sviluppo e di crescita economica, anche attraverso iniziative strategiche  per favorire l'erogazione di servizi a cittadini e imprese.

Tali funzioni, che complessivamente vanno a costituire un piano di valorizzazione dei dati, riguardano in particolare le tematiche relative a fruibilità dei dati, basi di dati di interesse nazionale e i dati di tipo aperto, tematiche che vedono i dati delle PA come unico filo conduttore. Su tali argomenti è necessario promuovere azioni finalizzate a superare il valore intrinseco dei dati e a creare attraverso di essi un valore aggiunto a favore della collettività.

Sistema Open Data: esperienze italiane verso una strategia nazionale. Modelli organizzativi, comunità e valore economico e sociale dei dati aperti

Roma, 22 Maggio, 2018 | 15:00

Il Piano triennale per l’informatica pubblica vede negli Open Data una delle leve fondamentali nel processo di trasformazione del paese per il ruolo che essi giocano nel rendere effettivo il Sistema Informativo Pubblico e per le potenzialità economiche e sociali che derivano dalle pratiche di riuso.

Tuttavia il processo di liberazione del patrimonio informativo pubblico nazionale soffre ancora per alcuni fattori che ne ostacolano la piena diffusione. In un contesto di strategia nazionale in costruzione e di norme in forte evoluzione, l’impegno degli attori locali (Regioni e Comuni) cresce.

Ma cosa vuol dire oggi fare Open Data? Quali modelli organizzativi e misure garantiscono un’efficace data governance? Quali dati aprire e come individuarli? Che vuol dire dati come bene comune? Perché riutilizzare i dati e quali vantaggi economici e sociali ne derivano?

Sono solo alcuni degli interrogativi che proveremo ad approfondire con il contributo di referenti del mondo pubblico ed esperti della materia

 

Per ascoltare la registrazione audio della prima parte cliccare QUI

Data driven economy: dalla strategia europea alla nuova governance nazionale

Roma, 22 Giugno, 2021 | 11:30

La capacità di archiviazione, stoccaggio, estrazione e messa a sistema dei dati dimostrata dalle amministrazioni nell’ultimo anno ha messo in luce una insufficienza di riuso razionale ed efficiente del patrimonio informativo pubblico, soprattutto relativamente agli standard di pubblicazione e condivisione dei dati a livello nazionale, nonché tra Stati membri. Per dare effettiva e completa attuazione a quanto disposto dal Piano Triennale 2020-2022 su dati e interoperabilità, in linea con la nuova Strategia europea e con il quadro delineato dal recente Data Governance Act che gli Stati membri dovranno recepire entro quest’anno, il PNRR alloca circa 1 miliardo di euro per gli interventi di digitalizzazione del patrimonio informativo.