Le persone che hanno partecipato

Germana Panzironi

Germana Panzironi

Germana Panzironi nasce a Roma il 29 ottobre 1962. Si laurea in Giurisprudenza presso l' Università " La Sapienza" di Roma con tesi in diritto civile con il massimo dei voti. Nel 1986 supera il Concorso nell'Avvocatura dello Stato, svolgendo funzioni di Procuratore dello Stato nelle sedi di Bologna e di Roma, nel 1991 a seguito del superamento dei concorsi per Magistrato del TAR e per Avvocato dello Stato opta per la magistratura amministrativa e presta servizio presso il TAR Puglia, il TAR Liguria , il TAR Campania e il TAR Lazio.
Ha svolto in questi anni funzioni di
: Docente presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione, presso la Scuola tributaria - "Ezio Vanoni", presso l'Università degli Studi di Roma "Roma 3," presso il CEIDA e nei corsi di qualificazione delle amministrazioni locali del Lazio e dei dipendenti pubblici di Paradigma, di Optime e di ITA; Assistente dei Professori Irti e Masi nei corsi universitari di Diritto privato. Incarico di studio presso L'ENEA in materia di contrattazione collettiva; Membro della Commissione di riforma dell'UNIRE presso il Ministero delle finanze; Componente della Commissione di Garanzia dell'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni e nelle Comunicazioni; Segretario Generale presso l'Ufficio del Garante per l'Editoria e la Radiodiffusione in posizione di fuori ruolo; Presidente della commissione di Censura cinematografica; Presidente di Collegi arbitrali;Consigliere giuridico presso l'Ufficio legislativo del Ministero dell'Ambiente, presso l'Ufficio legislativo del Ministero dell'Industria, presso l'Ufficio legislativo del Ministero delle Finanze in posizione di fuori ruolo, presso l'Ufficio legislativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze, presso il Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinatore del settore economicofinanziario; Vice Capo Dipartimento presso il dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri; Vice Capo di Gabinetto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione; Capo Ufficio legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro dell'istruzione, dell' università e della ricerca; Relatore ai Convegni presso l'Università "Roma 3", "Impresa e organismo di diritto pubblico"- " Semplificazione e qualità della regolazione", presso il Consiglio di Stato "La riforma della legge sul procedimento", presso il Tar di Napoli organizzato dall'Ordine degli Ingegneri "Project Financing", presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione "Class action" e sulla riforma Brunetta della P.A.

In materia di pubblicazioni, ha collaborato alla redazione della Rivista dell'Arbitrato, diretta dal Prof. Fazzalari e alla redazione della Rivista "Diritto e Pratica amministrativa " de "Il Sole 24 ore"; coautrice nella pubblicazione collettiva a cura del Prof. Natalino Irti "In materia di formalismo nelle leggi speciali" e nella pubblicazione de " Il Trattato sul Codice degli Appalti"; autrice nella Rivista di "Diritto Amministrativo" della nota "Organismo di diritto pubblico nel diritto comunitario attuale" e nella Rivista di "Diritto Amministrativo" della nota "Aspetti economici dell'AIR."

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Fare il “tagliando” alla Riforma Brunetta: tavola rotonda

Fiera di Roma | Roma, 18 Maggio, 2010 | 15:00

 Comunque la si voglia giudicare  la riforma Brunetta segna una decisa discontinuità. Ma se essa è il punto di arrivo di un complesso processo normativo, deve essere anche il punto di partenza per successivi aggiustamenti e miglioramenti che la delega stessa consente. In questo senso è opportuno, a sei mesi dalla sua entrata in vigore, una revisione critica dei temi più controversi. Chiamiamo quindi a “fare il tagliando alla riforma” tutte le componenti interessate: il dibattito che si svilupperà sin da questa tavola rotonda potrà essere da guida per i futuri provvedimenti migliorativi.

La valutazione in atto: le prime esperienze di applicazione della riforma e prospettive future. (Un momento di confronto nazionale per gli Organismi Indipendenti di Valutazione)

Fiera di Roma | Roma, 10 Maggio, 2011 | 15:00

La Riforma Brunetta ha segnato una decisa discontinuità rispetto al passato attraverso l’affermazione di alcuni principi cardine quali valutazione, merito e trasparenza. Certamente si è avviato un percorso di medio periodo in cui le prime esperienze di applicazione possono rappresentare un riferimento importante per il futuro e permettere una rilettura pro-attiva della norma per tutti gli Organismi Indipendenti di Valutazione.

 “La riforma del settore pubblico”– scrive Geert Bouckaert nella prefazione del volume Valutare la pubblica amministrazione: tra organizzazione e individuo. Visioni dei valutatori italiani per performance e competitività (collana AIV, FrancoAngeli 2010) – “dovrebbe essere condivisa e partecipata dalla società”. E’ pertanto doveroso prima che opportuno interrogarsi per analizzare lo stato di applicazione della riforma e per approfondire quanto gli stessi principi cardine siano condivisi, nell’immaginario e soprattutto nelle pratiche, con la consapevolezza che, per elevare la pubblica amministrazione italiana, occorre liberarla da pesi che più che normativi sono innanzitutto organizzativi e comportamentali. Naturalmente oggi parliamo di valutazione possibile e non ideale dell’intera politica di riforma, con l’obiettivo di far emergere le resistenze e gli effetti indesiderati delle pratiche, per essere più produttivi facendo cose utili.

Il Convegno si propone come una occasione di confronto in cui i protagonisti sono i neo-costituiti OIV, per una riflessione partecipata sulle criticità e - soprattutto - sulle opportunità della riforma.

Il punto sulla dirigenza

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2012 | 15:00

 

L’autonoma responsabilità dirigenziale è un punto centrale nella riforma continua dell’amministrazione. Con la recente intesa tra Ministro della PA, sindacati ed esponenti delle regioni e degli EL entra anche nei futuri provvedimenti.

In questo campo è necessario un intervento normativo finalizzato a conseguire una migliore organizzazione del lavoro e di assicurare alla dirigenza un’effettiva autonomia, rafforzando i meccanismi di selezione, formazione e valutazione e qualificando le modalità di conferimento dell’incarico. A tal fine si devono rafforzare il ruolo e le funzioni e le responsabilità dei dirigenti, garantendone una effettiva autonomia rispetto all’organo di indirizzo politico. Occorre, altresì, il pieno riconoscimento del ruolo negoziale e delle prerogative delle specifiche rappresentanze della dirigenza nelle amministrazioni e nei luoghi di lavoro. È necessario, poi, favorire la mobilità professionale e intercompartimentale dei dirigenti. Il sistema di incentivazione dei dirigenti, infine, dovrà essere legato alla verifica della relazione fra le risorse disponibili utilizzate (strumentali e umane) e realizzazioni ed effetti in termini di servizi, rispetto a obiettivi prefissati, ferme restando eventuali peculiarità nei singoli settori.