Le persone che hanno partecipato

Daniela Morgante

Daniela Morgante

Nata a Roma il 21 febbraio 1973, avvocato, dal 2007 è Magistrato della Corte dei Conti. Già Magistrato del Tar Piemonte, nel 2004 ha fatto parte della Divisione di Supervisione finanziaria presso la sede della Banca Centrale Europea di Francoforte in qualità di esperto nazionale. Dal 2012 è componente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, mentre in precedenza ha fatto parte del
Collegio dei Revisori dei Conti dell'Associazione Nazionale Magistrati della Corte dei Conti. Docente in diversi corsi post-universitari, ha inoltre lavorato in CONSOB come avvocato e in Banca d'Italia dove si è occupata di concorrenza finanziaria. È autrice di numerose pubblicazioni in trattati e riviste specializzate.

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Ha partecipato a:

Mancati o ritardati pagamenti alle imprese, conflitto collettivo e tutela degli utenti

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 11:45

Al fine di intervenire sull’enorme massa di debiti scaduti ed accumulati dalle pubbliche amministrazioni sino alla data del 31 dicembre 2012 il Governo Italiano ha recentemente emanato il D.L. 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni, dalla L. 6 giugno 2013, n. 64 (in G.U. 7/6/2013, n. 132), recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”. Il provvedimento legislativo fa leva, essenzialmente, su due strumenti: l'allentamento del patto di stabilità interno e la concessione di anticipazioni di liquidità. L’erogazione delle risorse stanziate dallo Stato è condizionata dal rispetto di una serie di oneri procedimentali, l’inadempimento dei quali, da parte degli uffici della pubblica amministrazione, determina una serie di sanzioni (di natura amministrativa, contabile e disciplinare), a carico dei dirigenti responsabili. Oggetto del Convegno sarà, dunque, l’analisi della rilevanza di tali comportamenti inadempienti della pubblica amministrazione sotto il profilo dell’aggravamento del conflitto collettivo e, conseguentemente, la discussione in ordine ad una eventuale competenza dell’Autorità di garanzia sugli scioperi a sindacare tali condotte, nei casi in cui la mancata richiesta degli spazi finanziari, e pertanto, la mancata estinzione dei debiti, abbia ripercussioni sulla corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il ruolo del revisore dei conti nell’ambito della ‘spending review’

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 11:45

Le politiche di contenimento della spesa pubblica e di salvaguardia degli equilibri di bilancio non sono iniziate con i provvedimenti per la revisione della spesa pubblica o “spending review” inaugurati, sostanzialmente, dal decreto-legge n. 95/2012, ma hanno un’origine più risalente. Infatti, è da circa dieci anni che risultano introdotti, in modo più o meno ‘raffinato’, dei criteri volti a contenere o ridurre in modo permanente, anche per gli enti pubblici non economici, l’ammontare delle spese, soprattutto con riguardo a talune tipologie di spesa (autovetture, sponsorizzazioni, rappresentanza, trattamento economico accessorio del personale, ecc.), ritenute più critiche, meno necessarie e più facilmente comprimibili. A presidio delle disposizioni di ‘taglio’, segnatamente agli enti pubblici non economici, sono stati chiamati a svolgere un ruolo centrale, in virtù dei compiti istituzionali attribuiti, i collegi dei revisori dei conti, talora individuati in modo esplicito dalle stesse disposizioni in materia, per espletare adempimenti puntuali, previa esecuzione di controlli incisivi e mirati.

Si tratta di un ruolo che ha assunto una dimensione sempre più importante, ma che non appare avere un’adeguata attenzione neppure da parte di tanti operatori del settore, mentre, opportunamente valorizzato, potrebbe porsi come utile strumento informativo, se non addirittura propositivo, del decisore pubblico, al fine di ridurre gli sprechi ed eliminare le spese improduttive, sulla base di un’analisi critica e fattuale.

In quest’ottica, lo scopo dell’incontro è quello di porre in debito risalto l’attività di controllo svolta dai revisori dei conti presso gli enti pubblici non economici e gli organismi pubblici, incluse le Istituzioni scolastiche statali, e l’utilità per la finanza pubblica di siffatta attività, anche in chiave prospettica e futura.

In aderenza al tema trattato, poi, nel corso dell’incontro verrà presentato il volume, di recentissima pubblicazione, “Il revisore dei conti negli enti pubblici non economici” scritto da Giovanni Ciuffarella, Filippo Barbagallo e Pietro Coluzzi.