Le persone che hanno partecipato

Daniel Kraus

Daniel Kraus

Nato a Buenos Aires nel 1948, laureato in Economia Politica nel 1970 presso la John Carrol University di Cleveland, Ohio, USA. 

Master in Economia Regionale e Teoria microeconomica nel 1971 presso la Northeastern University di Boston, Massachussetts, USA

Ph.D. in Economia Industriale ed Organizzazione Industriale nel 1973 presso la Northeastern University di Boston, Massachussetts, USA

Assistant Professor in Economia Industriale nel 1973-1974 presso la Northeastern University e Consulente in Economia Industriale della Arthur D. Little di Cambridge, Massachussetts, USA

Assistente per le strategie di settore del Direttore per le Strategie e le Ricerche della Montedison dal 1974 al 1977

Direttore Centrale per gli Affari Economici dell’Associazione Industriale Bresciana dal 1979 al 1981

Vice Direttore per i Rapporti Economici della Confindustria dal 1981 al 1983

Direttore Generale dell’Assider dal 1983 al 1985

Direttore Generale di Assolombarda dal 1985 al 1993

Vice Presidente operativo dell’IpA, Istituto per l’Ambiente, partecipato dalla Confindustria, dal 1993

Direttore Generale dell’ANIE – Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche dal 1997 al 2001

Dall’ottobre del 2001 è Direttore per gli Affari Europei di Confindustria.

Dal Giugno 2008 è Direttore Politiche Industriali, Europa ed Internazionalizzazione di Confindustria

Dal Febbraio 2009 è Vice Direttore Generale di Confindustria

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Ha partecipato a:

Politiche, progetti e modelli innovativi per l’internazionalizzazione delle imprese

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 09:30

Ormai è chiaro da tempo: l’economia è globale, nei Paesi più avanzati la domanda è stagnante e pertanto per le imprese diventa vitale investire continuativamente in innovazione ed andarsi a cercare sbocchi di mercato là dove “qualcosa si muove”. In altri termini, bisogna internazionalizzarsi. Si tratta di un percorso non proprio agevole e non a tutti accessibile, se è vero che anche in ambito europeo solamente un quinto delle PMI esporta e solo un 3 per cento di esse ha filiali, succursali o imprese miste all’estero. Per internazionalizzarsi le imprese devono infatti dotarsi di risorse e professionalità, reperire informazioni e contatti e saper individuare partner strategici e commerciali. Per facilitare questo percorso, da anni i governi nazionali e regionali hanno sviluppato numerosi programmi di appoggio all’internazionalizzazione delle PMI, che comprendono strumenti tradizionali come i crediti di finanziamento all’esportazione, le missioni commerciali e la partecipazione ai trade show, ma anche nuovi strumenti che vanno nella direzione della promozione delle reti e del sostegno individualizzato.

Insieme ad alcuni qualificati attori che operano sia al livello centrale che nei territori, avvieremo una riflessione su come innovare gli strumenti tradizionali di supporto all’internazionalizzazione delle PMI, su come superare la frammentazione raccordando le iniziative promozionali, su come migliorare l’efficacia delle azioni e su come coniugare gli interventi di supporto all’internazionalizzazione con le più ampie strategie di sviluppo territoriale, come ad esempio la come smart specialization, le politiche di attrazione di investimenti e quelle di promozione del turismo.