Le persone che hanno partecipato

Agostino Santoni

Agostino Santoni

Agostino Santoni è Vice Presidente di Cisco Sud Europa con responsabilità per Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta e Israele da novembre 2020.

Ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di Cisco Italia dalla fine del 2012 fino a marzo 2021.

Dal 2009 al 2012 è stato Amministratore Delegato di SAP Italia.

Ha iniziato il suo percorso professionale in Compaq Computer dove, in seguito alla fusione con HP, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità per la filiale italiana di HP e per la capogruppo fino all’incarico di Vice President & Enterprise Sales Director di HP Italia.

Dal 2014 al 2017 ha ricoperto la carica di Presidente di Assinform.

Attualmente ricopre i seguenti incarichi:

- Coordinatore del Gruppo Tecnico per lo Sviluppo dell’Offerta Digitale di Confindustria

- Proboviro di Assolombarda

- Membro del Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano

- Presidente dello Steering Committee “Sostenibilità e Responsabilità Sociale” di Confindustria Digitale

- Membro del Consiglio di Presidenza di Anitec-Assinform

Nel 2020 è stato nominato nel Board dei Trustees di Cisco Foundation.

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Ha partecipato a:

PA digitale per l’Italia digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 15:00

La digitalizzazione della PA, che ha un peso centrale negli obiettivi di risparmio e di rilancio del sistema Paese, ha ormai una linea condivisa e una struttura dalle gambe robuste su cui poggiare. Quale è il ruolo riservato all’agenda digitale all’interno delle politiche di riforma avviate dal governo? In che modo il lavoro che sta portando avanti l’Agenzia per l’Italia Digitale e della struttura di missione di Francesco Caio si integra con gli indirizzi della Politica nazionale? Quale sarà il modello di convolgimento degli enti locali nell'attuazione dei piani di passaggio al digitale? Al centro dell’evento il confronto tra AgID, Politica e big player chiamati ad un rapporto di vera partnership per raggiungere un obiettivo a cui si lavoro da tempo.

"Lo Stato Innovatore": verso una PA 4.0 in un'economia 4.0

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 11:45

È disponibile la registrazione integrale del convegno su FPAtv

Se le cifre ci dicono che, seppure lentamente, l’Italia sta uscendo da una crisi che è durata sette anni, ora più che mai è necessario agire per uscirne diversi da come ci siamo entrati e con altre prospettive e priorità. In questo contesto non possiamo che constatare che non esiste più una old economy e una new economy: il digitale è l’aria in cui tutti noi respiriamo e il “digitale” è quindi il principale settore in cui investire per una crescita possibile e uno sviluppo equo e sostenibile

La metafora del 4.0, ossia del flusso ininterrotto di informazioni e di dati e dell’automazione end to end, vale per l’industria, ma ancor più per i servizi a cominciare dalla PA: tutta l’economia deve essere, in quanto economia della conoscenza, aderente al paradigma 4.0. Per far questo ci vuole un deciso cambio di passo nell’uso delle risorse, delle piattaforme, dei dati e nella reingegnerizzazione dei processi. La "economia 4.0” si basa sull’uso condiviso delle piattaforme tecnologiche e di conoscenza.

Il convegno propone un confronto tra i principali protagonisti pubblici e privati di questa trasformazione.

Concluderà il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Piercarlo Padoan, che è un player essenziale sia perché il MEF è il più grande grande acquirente di tecnologie - direttamente e tramite Consip – in grado quindi di essere driver per il mercato, sia perché il MEF, attraverso le politiche fiscali può promuovere e indirizzare gli investimenti in innovazione tecnologica, sia infine perché è il principale azionista delle principali piattaforme di dati e di elaborazione: Sogei, Consip, Demanio, ecc.

Agenda 2030: una sfida per il paese, una sfida per la PA

Roma, 24 Maggio, 2017 | 10:00

L’approvazione da parte delle Nazioni Unite dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e dei relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs nell'acronimo inglese), da raggiungere entro il 2030, rappresenta un evento storico da più punti di vista. Infatti:

  • è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale;
  • tutti i paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo;
  • l’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle università e centri di ricerca, agli operatori dell’informazione e della cultura.

Questo evento di scenario, che si svolgerà in collaborazione con AsvIS, si propone, attraverso l’intervento di relazioni di grande spessore in un formato che ricorda più un TED che un convegno classico, di investigare il ruolo che il settore pubblico ha in questo sforzo epocale.

Quale PA per quale Paese? Un' altra riforma o un cambio di paradigma?

Roma, 22 Maggio, 2018 | 09:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Non possiamo affrontare le sfide che abbiamo davanti con una pubblica amministrazione del passato. E' importante sostenere e favorire il passaggio da  una logica ancora prevalentemente burocratica a quella che abbiamo chiamato la PA abilitante in cui l’innovazione viene considerata funzione di un nuovo modo di intendere lo Stato. Con la PA condivisa, adottando in pieno il paradigma dell’open government, si realizza il principio costituzionale della sussidiarietà orizzontale: autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.

La trasformazione digitale del PAese. Come creare valore attraverso una nuova e fattiva partnership pubblico-privato

Roma, 16 Maggio, 2019 | 09:30

La digitalizzazione della PA costituisce un fattore abilitante per il miglioramento della trasparenza e della qualità dei servizi erogati al cittadino, ma rappresenta anche un driver di sviluppo e di rafforzamento della capacità innovativa dell’intero Paese, e quindi, di creazione di valore. Negli ultimi mesi sono stati fatti molti passi avanti nell'implementazione di molti progetti strategici previsti dal Piano triennale per l'informatica pubblica, che consentiranno alle PA di ogni livello di erogare servizi pubblici di qualità, prendere decisioni migliori basate sui dati, orientare la trasformazione dei propri processi interni e dei modelli organizzativi.

Tuttavia, la piena ed effettiva attuazione del processo di digitalizzazione della macchina pubblica non può che derivare da un’azione congiunta di tutte le componenti coinvolte: government, imprese, università e ricerca, cittadinanza organizzata. In particolare, il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi previsti dall'Agenda Digitale italiana non può prescindere da una continua e fattiva partnership tra mondo pubblico e mondo privato. Una nuova alleanza che, partendo dalla necessaria rivisitazione delle modalità di procurement pubblico, sia in grado di garantire la condivisione strategica degli obiettivi e orientare un utilizzo più sapiente e mirato delle risorse finanziarie destinate all'innovazione. 

Attraverso il confronto con i principali protagonisti della governance dell'innovazione trasformazione digitale del Paese e delle grandi aziende strategiche dell'information technology, l'evento mira ad approfondire le possibili leve su cui agire per abilitare un nuovo rapporto tra un rapporto tra committenza pubblica e vendor tecnologici.

Fare rete: la trasformazione digitale per la coesione, la partecipazione e lo sviluppo della comunità nazionale

Roma, 6 Luglio, 2020 | 11:15

La drammatica epidemia che attraversa il mondo ha messo in evidenza due esigenze fondamentali per la nostra comunità nazionale: la necessità di una più continua e consapevole coesione sociale fatta di confronto, collaborazione, condivisione e, insieme, la necessità di poter appoggiare il nostro sviluppo equo e sostenibile su una innovazione tecnologica e ad una trasformazione digitale inclusiva, democratica e partecipata. Siamo tutti in rete, ma dobbiamo ancora imparare ad essere una rete. Una rete che usi la trasformazione digitale per la resilienza del paese, ma anche per uscire dalla crisi profondamente trasformati anche noi. Come dichiarato nell’introduzione del piano di Governo “2025” L’innovazione e la digitalizzazione devono far parte di una riforma strutturale dello Stato che promuova più democrazia, uguaglianza, etica, giustizia e inclusione e generi una crescita sostenibile nel rispetto dell’essere umano e del nostro pianeta.

Ne parleremo con il Governo, con le imprese, con i responsabili, italiani e stranieri, della trasformazione digitale delle amministrazioni, ma anche con chi, da un punto di vista diverso, potrà darci una visione del nostro modo di interagire nell’ecosistema digitale