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I Sistemi informativi di scambio elettronico dei dati nella Programmazione 2014 - 2020. Analisi del livello di maturità del Sistema Italia e scenari futuri.

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 11:30

La pubblicazione del Regolamento Generale 1303 del 17 dicembre 2013 e del Regolamento di esecuzione 184/2014 del 25 febbraio 2014 costituiscono un passaggio importante del percorso di programmazione della Politica di Coesione 2014-2020. 

Cambiano, oltre allo scenario di riferimento e regole, anche il lessico e gli strumenti, si passa dal monitoraggio delle informazioni ai sistemi di scambio elettronico dei dati. 

Discuteremo delle principali novità sul tema e degli scenari futuri sia di carattere amministrativo che tecnologico, coinvolgendo attivamente rappresentanti delle Autorità Centrali, delle Regioni e della Guardia di Finanza per analizzare le principali novità e presentare qualche esperienza di interesse. 
 

Nel corso del workshop, inoltre, presenteremo e commenteremo gli esiti di una ricerca condotta per valutare il livello di maturità e innovatività dei sistemi informativi di gestione adottati per la gestione ed il controllo di Programmi e Progetti finanziati con risorse comunitarie.         

La gestione delle irregolarità commesse negli interventi finanziati con fondi europei: dimensione nazionale e regionale a confronto

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 09:30

Il seminario è volto a fornire un quadro relativo alla gestione delle irregolarità commesse nella attuazione dei programmi cofinanziati dal bilancio dell’Unione europea.
La Commissione europea attribuisce grande importanza alla tutela degli interessi finanziari dell’Unione e da sempre pone in essere azioni per combattere la criminalità transazionale, la corruzione, le frodi e ogni altra attività illegale che possa arrecare danno al bilancio comunitario finanziato dai contribuenti stessi.
Al fine di potenziare i propri strumenti per la lotta contro le frodi la Commissione ha istituito nel 1999 l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) incaricato di svolgere le indagini amministrative antifrode e responsabile di tutte le attività connesse alla tutela degli interessi finanziari che possono essere lesi da comportamenti irregolari perseguibili amministrativamente o penalmente. A tale organismo è stato attribuito dalla Commissione Europea uno statuto di speciale indipendenza.
L’azione dell'OLAF viene posta in essere anche in stretta collaborazione con gli Stati membri per i quali sussistono specifici compiti di controllo e di comunicazione delle irregolarità.
A livello nazionale, il “Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell’Unione Europea” svolge la funzione di Segreteria tecnica del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’UE (COLAF) e opera - ai sensi dell'art. 54 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 - presso il la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche Europee.
Il Nucleo esercita, tra l’altro, funzioni consultive e di indirizzo per il coordinamento delle attività di contrasto delle frodi e delle irregolarità attinenti in particolare al settore fiscale e a quello della politica agricola comune e dei fondi strutturali, assicurando a tal fine le connesse attività informative con la Commissione europea.
In stretta collaborazione con le Autorità di Gestione, il Nucleo cura il flusso delle comunicazioni di irregolarità, trasmesse tramite il sistema informatico “Irregularities Management System” (oggi nuovo IMS) in materia di indebite percezioni di fondi provenienti dal Bilancio dell’Unione europea.
A livello regionale, invece, le irregolarità scoperte mediante il sistema di controllo (di primo e secondo livello) così come quelle emerse mediante segnalazione proveniente da altri organismi esterni (tra cui la stessa Guardia di Finanza e/o altre forze dell’ordine, oppure altre Autorità amministrative o giudiziarie) vengono censite e istruite mediante il sistema informativo SIURP quale sistema di monitoraggio e controllo regionale dei programmi cofinanziati con fondi europei. Le irregolarità per le quali sussista l’obbligo di comunicazione all’OLAF, inoltre, vengono elaborate e trasmesse alle istituzioni europee attraverso la piattaforma nIMS, col coordinamento ed in stretta collaborazione con il Nucleo Repressione Frodi della Guardia di Finanza.