Le persone che hanno partecipato

Daniele Piazza

Daniele Piazza

Daniele è fondatore e amministratore delegato di Adant, azienda che sviluppa e commercializza sistemi d’antenna avanzati per comunicazioni wireless. Ha conseguito un PhD in ingegneria elettronica e dell’informazione all’univeristà di Drexel a Philadelphia ed un master e una laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni dall’università di Drexel e dal Politecnico di Milano. Daniele è stato ricercatore presso il Politecnico di Milano fino al 2010. Durante i suoi studi Daniele ha sviluppoato una nuova soluzione di sistemi d’antenna riconfigurabili su cui si basa oggi la tecnologia di Adant. Daniele è esperto di sistemi di comunicazione wireless, è inventore di nove brevetti ed ha pubblicato più di quaranta articoli scientifici.

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Ha partecipato a:

L'innovazione urbana come motore di sviluppo

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 14:30

Le città sono sempre state produttrici di innovazione. Oggi il centro della knowledge economy è il capitale umano e la presenza di Università, laboratori e centri di ricerca diventa il principale fattore di successo e di attrattività per le aree urbane. Con le nuove tecnologie digitali (stampanti in 3D) anche la manifattura torna nelle città e le startup innovative, il movimento dei makers e degli artigiani digitali, i FabLab ne sono un esempio. La domanda di innovazione da parte dei centri urbani è inoltre un potente fattore di traino per grandi comparti produttivi come l’edilizia, i trasporti, l’Ict, l’energia, la salute e il welfare.
Il Decreto crescita 2.0 del 2012 si pone come obiettivo la nascita di 3000 imprese innovative entro il 2014, ma l'elemento quantitativo non può essere il solo parametro su cui basare politiche e programmi nazionali. Istruzione, formazione, networking, valorizzazione delle comunità universitarie e della ricerca, utilizzo della domanda pubblica come leva per l'innovazione... Occorrono strategie integrate che tengano conto di questi fattori e che riescano a creare connessioni fertili e contaminazioni tra industria tradizionale e nuove competenze.