Le persone che hanno partecipato

Giulia Pentella

Giulia Pentella

Giulia Pentella, architetto (*1982), si laurea a Roma nel 2007 presso la Facoltà di Architettura “Valle Giulia” e a seguito di alcune esperienze lavorative a Vienna, Roma e Schio si trasferisce a Bologna dove dal 2009 lavora come consulente sulla sostenibilità all’interno del gruppo “R&D_Research and Development” presso lo studio Mario Cucinella Architects.
Dal 2013 è direttrice dell’associazione Building Green Futures (BGF), fondata dall’arch. Cucinella per promuovere lo sviluppo sostenibile e l'accesso alle risorse tramite l'architettura. Per conto dell’associazione ha redatto le Guidelines Sustainable Solutions per Expo 2015, strumento intuitivo quanto efficace per disegnare i padiglioni ad uso temporaneo con ridotto impatto ambientale, e oggi è responsabile del progetto Kuwait School in Gaza, di cui cura la componente architettonica e l'attività di capacity building.
Giulia Pentella è inoltre la promotrice del recente accordo fra BGF, Slow Food Italia e l'Associazione Piattella Canavesana di Cortereggio per sviluppare, definire e promuovere un modello ripetibile e certificabile di Presidio Territoriale Slow Food a partire dal comune di San Giorgio Canavese e frazione di Cortereggio, luogo d'eccellenza per la produzione della Piattella Canavesana. È un’idea che nasce dal desiderio di rivalorizzare il territorio e tutelare la biodiversità in esso presente, recuperando le tradizioni locali e il tessuto urbano rileggendoli in chiave moderna, attraverso i principi di innovazione tecnologica, risparmio energetico e sviluppo sostenibile.

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Ha partecipato a:

Food & City: il futuro smart delle politiche alimentari urbane

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 14:30

Una città difficilmente può definirsi SMART se getta il 30% del cibo che acquista e tantoméno se il 30% dei bambini sono a rischio obesità, o se quando acquista servizi di ristorazione collettiva non si preoccupa di capirne gli impatti sociali ed ambientali.

Oggi, di fronte ad una situazione globale che vede molti paesi del vecchio continente essere sempre meno competitivi, anche l'industria alimentare subisce gli effetti della globalizzazione e delocalizza parte delle sue produzioni verso quei paesi con manodopera ed energia a basso costo, con due risultati certamente negativi: la disoccupazione crescente e l'aumento delle emissioni di gas a effetto serra dovute al maggior numero di chilometri percorsi dai nostri alimenti.

In un tale contesto il convegno propone una visione della Smart City, al cuore di un nuovo rapporto tra il locale ed il globale, tra azione e pensiero, dove l'alimentazione può diventare un pilastro indispensabile delle città resilienti e sostenibili. Un panel di esperti internazionali si confronteranno e lavoreranno su una serie di casi di studio relativi a nuovi modelli dove cibo, salute ed ambiente incontreranno l’economia delle imprese.

Ad ospitare questa riflessione non poteva che essere SCE2014 e la città di Bologna, che con il progetto City Of Food ha scelto di valorizzare uno degli elementi identitari del territorio, riconosciuto a livello internazionale. City Of Food, infatti non è solo cibo. È qualità e cultura dell’alimentazione, nutrizione, sostenibilità ambientale, ricerca scientifica, tutela della biodiversità e del suolo agricolo, per la valorizzazione delle eccellenze della città e del suo territorio, come sistema locale moderno, dinamico e competitivo.