Le persone che hanno partecipato

Antonio Zucaro

Antonio Zucaro

Nato a Capua (CE) il 6 settembre1947.

  • Laurea in Giurisprudenza (Università di Roma - 1970)
  • Abilitazione all'esercizio della professione di procuratore legale ( Corte d'Appello Caltanissetta 1972)
  • Vincitore di concorso a consigliere (carriera direttiva Ministero Difesa - 1972)
  • Vincitore di concorso a Primo Dirigente (Ministero Difesa - 1984)
  • Comandato presso la Presidenza del Consiglio - Dipartimento Funzione Pubblica -dal 1981; come dirigente, in posizione di fuori ruolo presso lo stesso Dipartimento dal 1984.
  • Promosso Dirigente superiore ed inquadrato nei ruoli della Presidenza del Consiglio dal 1988.
  • Dirigente generale del ruolo dei dirigenti amministrativi del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale dal 1995; in servizio presso 1'A.RA.N. - Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, in posizione di fuori ruolo, come titolare della contrattazione per l' Area I^ ( Ministeri, Aziende di Stato, Enti pubblici, Scuola )
  • Incaricato della Direzione dell'Ufficio Relazioni Sindacali nelle PP.AA. presso la Presidenza del Consiglio - Dipartimento Funzione Pubblica ( 1999-2000 )
  • Incaricato della Direzione generale del personale della Scuola e dell'Amministrazione presso il Ministero della Pubblica Istruzione ( 2001-2003 )
  • Presidente della Federazione nazionale dirigenti ed alte professionalità della Funzione Pubblica, aderente alla CIDA ( Confederazione Italiana Dirigenti d'Azienda )2003 -2006
  • Attualmente Consigliere del CNEL in rappresentanza della CIDA


Particolari esperienze professionali:

  • Segretario della Commissione paritetica per l' inquadramento nelle qualifiche funzionali ( DFP - PCM 1983/1984 )
  • Membro della Commissione per la corrispondenza dei profili professionali dei diversi comparti ( DFP - PCM 1986/1987 )
  • Incarico di collaborazione con la Presidenza del Consiglio - Segretariato generale, sull' istituzione dei profili professionali del relativo personale.( 1988 )
  • Incarico di studio presso il Ministero degli Affari Esteri sul raccordo tra l' ordinamento del personale del Ministero e la normativa generale sul pubblico impiego ( 1990 )
  • Docenze presso la Scuola Superiore della P.A., l' Istituto Diplomatico, l' Amministrazione autonoma Archivi notarili, la Scuola superiore della P.A. locale
  • Consulenza con il Consiglio Superiore della Magistratura sulla revisione dello specifico ordinamento del personale amministrativo ( 2006 )

Pubblicazioni:

  • Capitolo sul pubblico impiego ne: "Il governo dell'economia - Rapporto 1989". Progetto CENSIS -- Edizioni IL SOLE 24 ORE (pag. 47)
  • "La privatizzazione delle aziende e delle amministrazioni autonome di Stato ed il problema delle eccedenze di personale" - Quaderni del Dipartimento Funzione Pubblica, Roma 1994 (pag. 67)
  • Articoli vari su: "Rassegna sindacale", "Democrazia oggi", "Paese sera", "Rivista quadrimestrale Funzione Pubblica", "Giornale di Diritto Amministrativo", "Rivista INPDAP"
  • " Il Governo del pubblico impiego" - Franco Angeli ed. Roma 1993 (pag. 198)
  • "L'attuazione della riforma del pubblico impiego"- Quaderni del Giornale di Diritto Amministrativo IPSOA ed. Milano 2000 (pag. 166)
  • "Nuova direzione - Testi per una riforma del rapporto di lavoro pubblico " Spaggiari editore Parma 2006 ( pag. 107 )
  • Presentazione dell' e-book " La valutazione dei dirigenti nella Pubblica Amministrazione " edito dalla Federazione FP-CIDA, Roma 2006.
  • Articoli vari sul sito: www.eticapa.it
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Ha partecipato a:

Valutazione delle performance: guardare indietro, vedere avanti

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 11:30

Valutazione delle performance, individuale ed organizzativa: cosa è avvenuto negli ultimi sette anni, dalla costruzione della ambiziosa ed innovativa Riforma Brunetta ad oggi, con quella in itinere Renzi-Madia? Due visioni a confronto?
“Merito e talento sono di sinistra” (Premier, settembre 2014), sarà vero? Il problema comunque non è prioritariamente questo, ma un altro, ben più importante. Oggi abbiamo all’attenzione una “nuova” proposta di regolamentazione in materia di misurazione e valutazione delle performance, diretta alla semplificazione, alla integrazione con altri strumenti e all’efficacia.
Abbiamo fatto passi in avanti in questi anni o no? E con quali risultati e impatti? E adesso dove stiamo andando?
La valutazione è sempre un’azione positiva, tesa a dare un giudizio su qualcosa, per un fine decisionale: niente a che fare con controlli e sanzioni. Essa favorisce l’apprendimento e la conoscenza, il miglioramento continuo. Non è possibile migliorare la p.a. se non con il capire e il replicare quello che funziona meglio, ma anche dai fallimenti, parziali o totali che siano, per correggere in base ai risultati riscontrati.
Ma in tutti questi 7 anni lo abbiamo capito e posto rimedio?
Avevamo un’agenzia nazionale per la valutazione (finalmente!) e oggi non c’è più, tornando quasi a zero, come nella ruota: dalla Funzione Pubblica alla CiVIT, alla A.N.AC., alla Funzione Pubblica. E’ stato per molti un semifallimento, registrando il cambio di rotta ed il ritorno stanco alla base: ma cosa abbiamo raccolto di buono e cosa dobbiamo correggere e ricostruire?
Valutare le performance, organizzativa ed individuale, non significa certo semplice osservanza di “procedure”, ma capacità di produrre cambiamento in avanti per tutti i cittadini, interni ed esterni alla pubblica amministrazione.

La valutazione delle performance della P.A. al tempo delle riforme

Roma, 23 Maggio, 2017 | 11:45

La valutazione delle performance della p.a. dopo sette anni dal D.lg. n. 150/2009 è in attesa di avere una nuova dimensione attuativa con la riforma in atto (L. n.124/15). Il ciclo delle performance e la connessa valutazione funzionano se concepiti come una politica, e cioè come una serie di interventi intenzionali (processi, strumenti) per trattare problemi. Le politiche degli ultimi anni sembrano mettere in discussione positivamente gli strumenti utilizzati per valutare il funzionamento della cosa pubblica.

Si tratta di riposizionare questi ultimi alla luce dei problemi reali, posti dall’attuale crisi politica e sociale. I nuovi strumenti che sono in corso di attivazione con la nuova riforma per essere efficaci devono essere inquadrati in una triplice direttiva: della crescita, della democrazia e della legalità trasparente. “Etica” ed “efficienza” devono andare di pari passo per il rinnovamento del sistema pubblico italiano.

Valutare le performance, organizzativa ed individuale, nella prospettiva futura della nuova riforma, non significa certo semplice osservanza di procedure, ma capacità etica di produrre cambiamento in avanti. Il miglioramento della produttività della p.a., che si auspica di ottenere per il Paese, sarà veramente strumento per la crescita solo se condotto in modo democratico, in sussidiarietà orizzontale, mobilitando le risorse degli amministratori, dei cittadini e delle imprese.

LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE PER RAGGIUNGIMENTO DEL MASSIMO DELLA CAPIENZA DELLA SALA

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 16, "Pace, giustizia e istituzioni solide".

Presentazione dell'ultimo numero di Etica Pubblica

Roma, 25 Maggio, 2017 | 14:00

La rivista online Nuova Etica Pubblica e' diretta da Daniela Carla' ed e'collegata all 'Associazione presieduta da Nino Zucaro Supportata dal comitato scientifico (Manin Carabba,Luigi Corvo,Paolo dè Ioanna,Guido Melis,Gianfranco Rebora,Eugenio Schlitzer,Nicoletta Stame),autofinanziata,dal2013 propone approfondimenti,soprattutto sui rapporti tra politica e pubblica amministrazione.

Ogni numero presenta un focus (tra gli altri,sulla valutazione,sui controlli,sul bilancio,sulle PO) Il focus dell'ultimo numero riguardava le politiche pubbliche per i beni e le attivita' culturali,con interviste a Walter Veltroni,Dacia Maraini,Lorenzo Casini.  

Il prossimo approfondimento riguardera' la condizione dei minori.  I contributi  sono liberi, orientati a favorire l 'assunzione delle responsabilità' e la promozione di pari  opportunita',ingredienti indispensabili per una nuova e diffusa etica pubblica