Le persone che hanno partecipato

Enrico Nardelli

Enrico Nardelli

Enrico Nardelli è professore ordinario di Informatica nell'Università di Roma "Tor Vergata" e Presidente di Informatics Europe, l'associazione che rappresenta i dipartimenti universitari ed i centri di ricerca operanti in Informatica in Europa. Rappresenta l'ateneo di Tor vergata nel Consiglio Direttivo del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica), nel quale è anche membro della Giunta Amministrativa. È membro dello ACM Europe Council, la branca europea dell'Association for Computing Machinery, la più vasta associazione internazionale di informatici accademici e professionisti. È il coordinatore di "Programma il Futuro" (http://programmailfuturo.it), progetto realizzato dal CINI in accordo col MIUR (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca), che dal 2014 diffonde i concetti di base dell'informatica come disciplina scientifica nelle scuole italiane, con particolare attenzione alla scuola primaria. È il coordinatore del Gruppo di Lavoro "Informatica e Scuola" del CINI (http://consorzio-cini.it/gdl-informatica-scuola) ed è membro della coalizione "Informatics for All" (https://www.informaticsforall.org), un'iniziativa congiunta di Informatics Europe, ACM Europe Council e CEPIS, sul tema dell'istruzione informatica nella scuola. Fa parte dell'Advisory Committee della Settimana Internazionale di Educazione Informatica. È stato Presidente del GRIN, l'associazione italiana dei professori e ricercatori universitari di Informatica, del Consiglio Direttivo dell'AICA (Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico), e del Consiglio Direttivo di EQANIE (associazione la qualità della formazione universitaria informatica in Europa). È stato anche il Direttore del Laboratorio CINI "InfoLife" (Informatica per le Scienze della Vita). La sua ricerca attuale si svolge nel settore della Didattica dell'Informatica e nello studio interdisciplinare dei sistemi informatici in relazione ai loro impatto sociale (Laboratorio CINI "Informatica e Società" e Link&Think Research Lab). Precedentemente ha operato in vari settori dell'Informatica, dagli algoritmi alle basi di dati, dai sistemi informativi geografici all'interazione uomo-macchina, dall'informatica ai sistemi informatici cooperativi. È anche attivo in attività di divulgazione scientifica sull'importanza dell'educazione informatica per tutti i cittadini e sul ruolo dell'informatica nello sviluppo economico-sociale (http://www.mat.uniroma2.it/~nardelli/dissemination-articles).

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Ha partecipato a:

Programma il Futuro: come formare gli studenti al pensiero computazionale

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 15:00

La visione culturale dell'informatica, denominata "pensiero computazionale" sottolinea l'acquisizione da parte degli studenti di competenze informatiche di valore culturale generale, che insegnano a strutturare una attività in modo che sia svolta da un qualsiasi “esecutore”, che può essere certo un calcolatore ma anche un gruppo di lavoro all’interno di un'azienda o di una pubblica amministrazione.

Questa sessione doppia è indirizzata in modo specifico agli insegnanti ed intende illustrare a grandi linee il materiale didattico messo a disposizione dal progetto MIUR-CINI "Programma il Futuro" per lo svolgimento di questo percorso nelle scuole, svolgendo anche una parte esercitativa pratica.

La Repubblica digitale

Roma, 16 Maggio, 2019 | 16:00

La tecnologia digitale, che ha dato una forte accelerazione al processo di trasformazione del mondo generando opportunità straordinarie e rischi incalcolabili per la cittadinanza, può rappresentare una grande occasione per “rilanciare” i principi, i diritti e i valori costituzionali che hanno fondato la nostra Repubblica. Condizione necessaria – ancorché non sufficiente – perché questo sogno diventi realtà è che Governi, Aziende e Cittadini collaborino insieme per superare ogni forma di analfabetismo digitale per le stesse ragioni e con la stessa determinazione con la quale, nel secondo dopoguerra, si superò l’analfabetismo linguistico. Decisori pubblici, esponenti della società civile e aziende ne discutono assieme raccontandosi e raccontando in maniera aperta, leggera, innovativa cosa ciascuno di noi può fare per contribuire a dar forma a una cittadinanza digitale, vera, autentica e effettiva.

Una festa della Repubblica digitale più che un convegno convenzionale. E prima che cali il sipario sulla trentesima edizione di Forum PA e ci si dia appuntamento al prossimo anno il Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale lancerà la sua sfida a ogni forma di digital divide culturale aprendo alle firme un Manifesto per una Repubblica digitale aperta, partecipata e inclusiva.