Le persone che hanno partecipato

Daniele Fappiano

Daniele Fappiano

Daniele Fappiano è un imprenditore e un formatore esperto nell’innovazione tecnologica e nella comunicazione integrata per la Pubblica Amministrazione, sia centrale che locale.

Studia, partecipa e sostiene attivamente la co-creazione di strumenti e metodi di economia collaborativa da molti anni, unendo le conoscenze tecnologiche ai fenomeni sociali emergenti. La sua attenzione si è rivolta soprattutto ai temi dell’agricoltura, dell’artigianato e delle economie locali.

La visione sistemica e interdisciplinare ha portato Daniele Fappiano a unirsi a Ouishare - la più grande organizzazione Europea che promuove l'economia collaborativa (vedi ouishare.net) - e in particolare a sostenere il progetto Sharitories in Italia.

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Ha partecipato a:

Territori collaborativi e processi di sviluppo

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 09:30

Come l’idea di una iniziativa collaborativa può diventare realtà nel tuo territorio per risolvere questioni specifiche o sviluppare opportunità nascoste? Come un’iniziativa già avviata può decollare e contaminare le realtà più vicine? A  partire dal Toolkit per i Territori Collaborativi, realizzato nella sua versione alfa da OuiShare con il supporto di FORUM PA e “testato” a SCE 2014, ci ritroviamo in una sessione di confronto e lavoro in tavoli con le amministrazioni che hanno avviato processi di sviluppo collaborativo e con le realtà e i soggetti che lavorano per promuoverli e renderli sostenibili. 
L’obiettivo stavolta è imparare da buone pratiche ed errori per avanzare nella progettazione di iniziative collaborative sui territori. Le città presentano le sfide su cui stanno lavorando e successivamente in tavoli tematici, con la  guida e la facilitazione del team Sharitories, lavoriamo per mettere a fuoco possibili azioni risolutive.

La città collaborativa: esempi e strumenti dell’innovazione sociale dal basso

Roma, 25 Maggio, 2017 | 15:00

Tra i problemi che le città si trovano oggi ad affrontare, c’è la questione dei contrappesi locali agli squilibri della globalizzazione, che per le grandi città è stata spesso sinonimo di progresso, ma allo stesso tempo ha approfondito il divario con le aree periferiche e rurali. Utilizzando i modelli introdotti o rilanciati dall’economia collaborativa – nuovi spazi di lavoro in condivisione che diventano spazi di comunità, riorganizzazione sostenibile delle filiere produttive, piattaforme digitali che attivano progetti per valorizzare il patrimonio locale - può partire dalle città il processo di riavvicinamento tra comunità locali e dimensione globale, metropoli e territorio, nel segno di un’economia inclusiva e resiliente?

Un ulteriore risultato dell’effetto moltiplicatore della globalizzazione, è la difficoltà delle città di fare rete tra loro. Ci sono grandi sfide che accomunano tutte le città del mondo e che nessuna può risolvere da sola, ma spesso è difficile far sì che le buone pratiche locali diventino replicabili. Si fa strada nell’immaginario degli addetti ai lavori la necessità di ri-disegnare i territori, con un approccio collaborativo tra amministrazioni, imprese, centri di ricerca e cittadini, per poi trasferire il bagaglio di conoscenze e competenze da un contesto all’altro creando un circolo virtuoso.

Cosa occorre affinché i territori possano attivare percorsi di mutuo sostegno e apprendimento reciproco influenzando positivamente la governance globale? Con quali strumenti favorire partecipazione diffusa, trasparenza e accountability? Sulla scia di alcune esperienze concrete, sia locali che internazionali, saranno elaborate in maniera interattiva idee e parole chiave per iniziare a rispondere a queste domande.

 

Per ascoltare le registrazioni dei tavoli di lavoro, cliccare sui rispettivi link:

- Tavolo di lavoro 1

- Tavolo di lavoro 2

- Tavolo di lavoro 3

- Tavolo di lavoro 4

- Tavolo di lavoro 5

Sharitories_Palermo intraprende

Eventi sul territorio, 12 Ottobre, 2017 | 12:00

Strutturato come un gioco-serio, in collaborazione con OUISHARE, il Toolkit per Territori Collaborativi ha l’obiettivo di promuovere le pratiche dell’economia collaborativa all’interno dei sistemi territoriali, coinvolgendo in maniera diretta la stessa pubblica amministrazione al fine di rendere le pratiche collaborative parte integrante delle strategie di sviluppo locale. Il CTT è articolato in tre fasi, a cui corrispondono specifici obiettivi:

• Comprendere, ovvero trasferire conoscenza alle comunità locali su temi e pratiche dell’economia collaborativa e su come queste possano essere di supporto a specifiche iniziative di sviluppo locale;
• Facilitare ovvero co-creare soluzioni in risposta ai bisogni locali, coinvolgendo gli attori chiave di un territorio;
• Costruire ovvero offrire supporto concreto all’implementazione delle politiche collaborative territoriali, disegnando e avviando strategie collaborative territoriali, in risposta alle esigenze specifiche espresse dal territorio.

Nel dettaglio, l’applicazione del CTT secondo il modello sperimentato a FORUM PA 2015 e riadattato in diversi contesti territoriali, prevede l’organizzazione di uno o più workshop, a cui sono invitati a partecipare stakeholder precedentemente individuati: Società Civile e Communities territoriali; Aziende e operatori economici; Amministrazioni locali; Reti di Esperti, Istituti di ricerca, Scuole e Studenti; Innovatori, Startup, Makers e gestori di Spazi collaborativi.

Il lavoro, facilitato dal team, ripercorre 6 tappe avvalendosi di materiale grafico e di metodologie interattive : 1) Immaginare una città o un aspetto della vita urbana in chiave collaborativa e condividere la propria visione;  2) Mettere a fuoco e condividere le principali sfide che la città affronta in relazione a quel determinato aspetto;  3) Diventare “ESPERTI” di economia collaborativa; 4) Applicare le soluzioni collaborative alle sfide individuate; 5)  Co-creare la mappa degli attori territoriali 6) Individuare i primi passi per attuare le soluzioni.

I facilitatori dettano il timing di elaborazione e restituzione in relazione alle diverse fasi del
workshop

1. Emersione di una immagine condivisa degli asset palermitani
2. Individuazione delle principali sfide che la città affronta in relazione all’attrattività economica ed imprenditoriale
3. Studio nei tavoli degli scenari dell’economia collaborativa
4. Emersione nei tavoli di soluzioni collaborative alle sfide individuate e restituzione in plenaria
5. Co-creazione nei tavoli della mappa degli attori territoriali per le soluzioni più promettenti
6. Prima valutazione in plenaria in termini di fattibilità.

Sharitories_Palermo Arabo-Normanna

Eventi sul territorio, 13 Ottobre, 2017 | 12:00

Strutturato come un gioco-serio, in collaborazione con OUISHARE, il Toolkit per Territori Collaborativi ha l’obiettivo di promuovere le pratiche dell’economia collaborativa all’interno dei sistemi territoriali, coinvolgendo in maniera diretta la stessa pubblica amministrazione al fine di rendere le pratiche collaborative parte integrante delle strategie di sviluppo locale. Il CTT è articolato in tre fasi, a cui corrispondono specifici obiettivi:

• Comprendere, ovvero trasferire conoscenza alle comunità locali su temi e pratiche dell’economia collaborativa e su come queste possano essere di supporto a specifiche iniziative di sviluppo locale;
• Facilitare ovvero co-creare soluzioni in risposta ai bisogni locali, coinvolgendo gli attori chiave di un territorio;
• Costruire ovvero offrire supporto concreto all’implementazione delle politiche collaborative territoriali, disegnando e avviando strategie collaborative territoriali, in risposta alle esigenze specifiche espresse dal territorio.

Nel dettaglio, l’applicazione del CTT secondo il modello sperimentato a FORUM PA 2015 e riadattato in diversi contesti territoriali, prevede l’organizzazione di uno o più workshop, a cui sono invitati a partecipare stakeholder precedentemente individuati: Società Civile e Communities territoriali; Aziende e operatori economici; Amministrazioni locali; Reti di Esperti, Istituti di ricerca, Scuole e Studenti; Innovatori, Startup, Makers e gestori di Spazi collaborativi.

Il lavoro, facilitato dal team, ripercorre 6 tappe avvalendosi di materiale grafico e di metodologie interattive : 1) Immaginare una città o un aspetto della vita urbana in chiave collaborativa e condividere la propria visione;  2) Mettere a fuoco e condividere le principali sfide che la città affronta in relazione a quel determinato aspetto;  3) Diventare “ESPERTI” di economia collaborativa; 4) Applicare le soluzioni collaborative alle sfide individuate; 5)  Co-creare la mappa degli attori territoriali 6) Individuare i primi passi per attuare le soluzioni.

I facilitatori dettano il timing di elaborazione e restituzione in relazione alle diverse fasi del
workshop

1. Emersione di una immagine condivisa della Palermo Arabo-Normanna
2. Individuazione delle principali sfide che la città affronta in relazione alla Palermo Arabo-Normanna
3. Studio nei tavoli degli scenari dell’economia collaborativa
4. Emersione nei tavoli di soluzioni collaborative alle sfide individuate e restituzione in plenaria
5. Co-creazione nei tavoli della mappa degli attori territoriali per le soluzioni più promettenti
6. Prima valutazione in plenaria in termini di fattibilità.