Le persone che hanno partecipato

Leonardo Pagni

Leonardo Pagni

Attualmente ricopre la carica di Responsabile Finanza Agevolata di Poste Italiane. E’ Responsabile d’Istruttoria di numerosi progetti di Finanza Agevolata  a valere sulla programmazione Nazionale ed Europea. E’ cultore della materia  alla LUISS  per la cattedra di  “Economia e Gestione dell’Innovazione Aziendale”.

Dal 2003 al 2007 è stato Direttore dell’Ufficio III nell’ambito della Direzione Finanza e Privatizzazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro, in tale ambito si è occupato della  gestione delle partecipazioni azionarie anche possedute interamente dallo Stato esercitando  i diritti dell'azionista per le società di competenza.

E’ stato consigliere d’amministrazione della SOGESID S.p.A. , società detenuta al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ed è attualmente consigliere d’amministrazione del Fondo Poste (Fondo nazionale di pensione complementare di Poste Italiane).

Dal 1989 al 2003 ha lavorato all’estero e maturato esperienze in numerose aziende a livello internazionale quali PRICEWATERHOUSE, STET, LUCENT TECHNOLOGIES gestendo in tale ambito progetti strategici.

E’ laureato alla LUISS in Economia e Commercio, specializzazione Finanza Aziendale.

E’ Dottore Commercialista e Revisore.

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Ha partecipato a:

Programmazione europea, programmazione Paese: costruiamo l’Italia del 2020

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 15:00

Il ciclo dei fondi europei 2014-2020 è forse l’ultima programmazione in cui avremo a disposizione una così rilevante mole di risorse: oltre 50 miliardi di euro tra fondi strutturali, e cofinanziamento nazionale, senza contare i fondi diretti di Cosme e HORIZON 2020.  Il Paese ed il Sud in particolare non possono permettersi di sprecare quest’occasione e per riuscire è necessario creare una forte coerenza tra strategia di rilancio del Sistema Paese e programmazione dei fondi comunitari. Le risorse ci sono e le linee di intervento sono definite: crescita digitale, innovazione delle aree metropolitane, infrastrutture, ambiente, cultura, inclusione e lavoro e, non ultima, la capacità amministrativa. Quello che nei prossimi sei anni segnerà il vero successo nell’utilizzo dei fondi sarà una strategia nazionale chiara di crescita promossa e sostenuta dal Governo, obiettivi misurabili, una governance efficace per la gestione delle azioni che preveda un forte sostegno alla progettualità e un focus rafforzato sull'attuazione.