Le persone che hanno partecipato

Paolo Ghezzi

Paolo Ghezzi

Toscano, 57 anni, è Direttore Generale di InfoCamere dal 2014. Laureato a Pisa in Scienze dell'Informazione, ha svolto la sua carriera prima in Cerved e successivamente all'interno della Società di informatica delle Camere di commercio iniziando come esperto di TLC e networking fino a ricoprire l'incarico attuale. E' membro del Consiglio di Assinform, l’Associazione nazionale delle principali Aziende di Information Technology operanti in Italia. 

 

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Ha partecipato a:

Reti e progetti per un’economia legale, trasparente e responsabile

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 15:00

Il rispetto della legalità costituisce un valore etico e morale, pilastro imprescindibile di ogni convivenza civile, ma anche un fondamentale valore economico, in quanto condizione necessaria per il pieno sviluppo dei territori, a protezione della libertà degli operatori economici, del regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, della trasparenza del mercato, della sana concorrenza.

L’incontro muove dal racconto di alcuni “Percorsi della legalità”, suddivisi per ambiti tematici, per la prevenzione e il contrasto della criminalità e il ripristino della legalità nell’economia testimoniate dai diretti protagonisti del mondo istituzionale, economico e associativo. Dal confronto tra i partecipanti ai tavoli emergeranno idee e proposte per passare da buone pratiche a pratiche condivise di legalità, elementi di innovazione e punti di forza, possibili scenari e prospettive future, che facciano leva sulle reti formali e informali del partenariato pubblico-privato: istituzioni e società civile per costruire insieme percorsi di legalità per un’economia attraente.

L’incontro prevede lo sviluppo in contemporanea di sette temi ognuno dei quali verrà approfondito in uno dei seguenti tavoli di lavoro:

  1. I Beni confiscati alla criminalità organizzata: l’avvio alla nuova attività imprenditoriale
  2. La trasparenza del sistema informativo pubblico e il ruolo del digitale per la legalità
  3. L’impegno dei territori e della governance locale
  4. L’impegno del mondo imprenditoriale e associativo
  5. L’educazione scolastica e l’accompagnamento dei giovani all’economia legale
  6. Le iniziative per la legalità a tutela dell’ambiente
  7. La finanza, il credito e gli strumenti a sostegno dei percorsi di legalità

 

Il futuro (Europeo) della PEC

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

L'istituzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) risale ormai a dodici anni fa (DPR 11 febbraio 2005, n. 68): nonostante le diffidenze e resistenze che hanno caratterizzato la sua storia, la PEC italiana costituisce ancora oggi un unicum nel panorama europeo, con oltre otto milioni di utilizzatori che producono circa duecento milioni di messaggi l’anno.

La PEC continua infatti a garantire notevoli vantaggi rispetto alla tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento, sia in termini di risparmio economico che di funzionalità in grado di snellire in maniera significativa il flusso di lavorazione dei documenti e semplificare notevolmente l'interazione con il pubblico, con vantaggi evidenti per cittadini, imprese e ordini professionali.

Si pensi, a titolo esemplificativo, al sistema delle notificazioni per via telematica eseguite dagli avvocati, che con l’eliminazione delle notifiche cartacee a favore della PEC ha consentito un risparmio in termini economici di circa 60 milioni di euro all’anno.

Per garantire un funzionamento ottimale del sistema è tuttavia necessario garantire l’integrazione e l’interoperabilità tra posta certificata e protocollo delle amministrazioni, nonché assicurare la compliance della PEC ai requisiti previsti dal regolamento eIDAS per i servizi elettronici di recapito certificato qualificato.

PEC e domicilio digitale

Roma, 23 Maggio, 2018 | 11:45

L’elezione di un domicilio digitale per ogni impresa, professionista o cittadino è considerato un presupposto irrinunciabile per la trasformazione digitale del Paese. Proprio per questo, il domicilio digitale è stato uno dei principali protagonisti del recente intervento di aggiornamento del CAD. Il Decreto correttivo di gennaio 2018 ha infatti stabilito, tra le altre cose, il venir meno del collegamento tra domicilio e ANPR, da più parti considerato come il principale ostacolo all’avvio di questo importante strumento.

Senza attendere il completamento dell’ANPR, le nuove regole del CAD prevedono che ogni cittadino avrà il diritto di eleggere, a partire dalla primavera 2018, un domicilio digitale presso un qualsiasi indirizzo di posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato, garantendosi così anche il diritto di ricevere - solo presso tale indirizzo - ogni notifica o comunicazione avente valore legale dalla Pubblica Amministrazione.

Sono sicuramente molte le cose ancora da fare, dalla costituzione del registro dei domicili digitali dei cittadini alla previsione delle modalità alternative per coloro che non sono in grado di accedere direttamente a un domicilio. Nel frattempo, è fondamentale che le amministrazioni comprendano appieno la portata di questo cambiamento che, oltre a favorire l’abbattimento dei costi delle comunicazioni verso gli utenti, con risparmi di milioni di euro l’anno, contribuirà notevolmente a semplificare l’interlocuzione tra PA e cittadini, che potranno ricevere le comunicazioni che lo riguardano sui propri PC, smartphone e tablet, con effetti positivi anche in termini di effettivo utilizzo dei servizi online della PA.

REGIONS4FUTURE 2030

Roma, 15 Maggio, 2019 | 12:45

Come esercitare più impatto sulla sostenibilità attraverso una governance responsabile? Un confronto tra le visioni, le roadmap e le strategie delle Agende dello sviluppo sostenibile delle regioni italiane.

Alessandro Garofalo, esperto di Innovazione - ex Presidente di Trentino Sviluppo e docente del Master, discuterà con gli ospiti su come le strategie di Agenda 2030 possano diventare fattori di sviluppo economico e sociale.

L’avvio ufficiale del monitoraggio degli Obiettivi Comuni per lo Sviluppo Sostenibile nel 2016 ha indicato al mondo la strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni. I Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030 ‘Obiettivi comuni’ che riguardano tutti i livelli istituzionali e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino della sostenibilità ambientale e sociale.

La governance responsabile della sostenibilità è un tema centrale e da subito le regioni italiane, assieme alle città, alle imprese e ai cittadini sono chiamate ad essere protagoniste della scena italiana. Forti dell’esperienza del Master Interregionale sull’Innovazione di policy (Università di Padova), abbiamo disegnato un percorso di concreta innovazione che nasce dal confronto, un esempio di come un incubatore di esperienze innovative possa fornire spunti di riflessione, modelli di azione e strumenti innovativi per una governance responsabile della sostenibilità.

Il confronto sulle strategie regionali per Agenda 2030 e sulla governance responsabile delle policy può contribuire a creare sinergie e mix tra i diversi driver della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Partecipano, inoltre, al dibattito docenti e studenti del Master, amministratori e operatori della p.a., imprese pubbliche e private, associazioni di comuni, di cittadini e professionisti della comunicazione pubblica.

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Dati e informazioni economiche per strategie di sviluppo a misura di impresa. Il progetto Sisprint

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Come l’accesso ai dati e la disponibilità di strumenti di informazione economica e statistica aggiornati e puntuali possano contribuire a rendere la programmazione degli interventi di sviluppo a livello locale più efficace e maggiormente coerente con le esigenze dei territori e delle imprese.

E’ il tema dell’incontro, promosso da Unioncamere, per presentare il Cruscotto informativo, uno degli strumenti messi a punto nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali), realizzato in coordinamento con l’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020.

Il Cruscotto è un servizio online di facile utilizzo dedicato alle amministrazioni pubbliche, che permette di navigare tra dati e di consultare, esplorare e monitorare i fenomeni economico produttivi, rendendo possibile l’aggiornamento continuo sulle tendenze del sistema imprenditoriale e sulle dinamiche territoriali.

Tale strumento permette ai decisori istituzionali - abilitati dall’Agenzia per la Coesione - di fruire del patrimonio informativo del Registro delle imprese delle Camere di commercio, opportunamente valorizzato attraverso un’originale azione di sistematizzazione e di integrazione con altre fonti statistiche che rientrano nel Sistema statistico nazionale (quali, ad esempio, l’Istat e la Banca d’Italia). Il cruscotto, alla cui realizzazione hanno contribuito InfoCamere e Si.Camera, contiene l’andamento in serie storica di circa 100 indicatori statistici - su scala regionale, provinciale e comunale - correlati ai temi dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 e agli Obiettivi della programmazione ed è in grado di costruire report ad hoc per ogni singola interrogazione, consentendo il confronto tra territori.

Centralità della dimensione territoriale; integrazione di diverse fonti statistiche; adozione di scale territoriali sovracomunali (aree interne e aree di crisi per esempio); modalità innovative di analisi e presentazione dei risultati sono le peculiarità di questo originale strumento di informazione statistica aggiornato in tempo reale sui fenomeni economici dei territori italiani.

 

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Spazio MEF. Il valore è nei dati: la Data Driven Economy per la ripresa, tra pubblico e privato

Roma, 24 Giugno, 2021 | 10:15

Oggi vengono prodotti grandi quantità di dati e attorno alla capacità di raccolta, elaborazione e condivisione si è strutturata quella che viene ormai chiamata “data driven economy”.

In un contesto globale dominato dalla Trasformazione Digitale, sia la PA che gli operatori economici si ritrovano di fronte a sfide inedite e scelte determinanti fondate su una nuova conoscenza e sulla capacità di usare al meglio le informazioni disponibili. Si tratta di temi fondamentali che assumono un ruolo ancora più determinante se messi in relazione alla grande sfida che attende l’Italia nei prossimi anni ovvero l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. SOSE, con questa consapevolezza e nell’ambito del suo ruolo di data analytics company, porterà nel dibattito l’esperienza maturata nell’analisi e nell’elaborazione dei dati di interesse pubblico al fianco del MEF e dell’Amministrazione finanziaria e riunirà  best practice  provenienti sia dal pubblico che dal privato con l’obiettivo di raccontare aspetti diversi della rivoluzione in corso e cogliere gli elementi necessari a supportare la ripresa e la resilienza dell’Italia.