Le persone che hanno partecipato

Fabio Malagnino

Fabio Malagnino

Giornalista professionista, responsabile Open Government per il Consiglio regionale del Piemonte.

Sono tra gli estensori delle prime leggi italiane su wifi libero e open data, approvate in Regione Piemonte, e presidente del Comitato Torino Digitale, rete di innovatori nata per supportare le amministrazioni locali nello sviluppo digitale.

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Ha partecipato a:

Evento inaugurale di FORUM PA 2015

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 09:30

Le piattaforme abilitanti: il crowdfunding civico

BolognaFiere | Bologna, 15 Ottobre, 2015 | 14:30

In che modo lo sforzo di intere comunità per finanziare opere pubbliche e attività di restauro del tessuto urbano e sociale può porre in una relazione virtuosa le sfere del privato, del pubblico e dell’impresa in vista di un bene comune che non si limiti ala supplenza della PA in carenza di risorse? Il crowdfunding nella PA non è che un tassello di un più ampio piano di community management, in cui la "raccolta soldi" può essere strategicamente usata come uno strumento per la creazione e il rafforzamento di comunità. Questo crowdfunding civico aiuta la PA a migliorare la trasparenza e l'interazione, assicurando la profilazione del cittadino attivo, degli attori del territorio e delle loro motivazioni e offrendo una piattaforma di partecipazione pro-attiva fino a facilitare una vera e propria revisione dei processi di design dei servizi. Da questa prospettiva nel laboratorio saranno analizzati best practice e progetti innovativi che – a qualche anno dalla sua emersione – interpretano il fenomeno del crowdfunding civico all’interno di un processo piùampio di empowerment dei cittadini.

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/le-piattaforme-abilitanti-il-crowfunding-civico

La città trasparente: Open Data Government

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 15:00

Le informazioni sono ovunque, l’uomo moderno ha scoperto un’accessibilità e una disponibilità di dataset, anche altamente specializzati, finora impensabile. Le tradizionali élite politiche hanno perso la loro centralità e gli esperti vengono spesso bypassati, a favore di una conoscenza condivisa i cui attori sono i semplici cittadini. Arriviamo da soli alle informazioni che ci interessano grazie all’interazione con altri individui on line. “Questa crescente trasparenza della società stessa sta ponendo nuove domande politiche” secondo Lévy, che non ha dubbi, il futuro è di uno “Stato trasparente” in cui solo una amministrazione flessibile e aperta al dialogo che si sforzi di promuovere l'intelligenza collettiva nella società a ogni scala e livello può vincere la sfida con le istanze emergenti (sociali, culturali, economiche ecc). Istanze molto più complesse di quelle a cui il passato ci ha abituato. Per questo è necessario pensare e creare nuove forme di governance e di statualità i cui obiettivi dovranno orientarsi verso la giustizia, la gestione del mercato e delle finanze pubbliche, la protezione della salute pubblica e dell'ambiente, il controllo delle biotecnologie. Obiettivi realizzabile solo con la partecipazione dei cittadini, in un'ottica di engagement e miglioramento continuo dei servizi.

L'apertura dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni, si inserisce quindi in un contesto che debba leggere questa azione come un'opportunità di sviluppo e non come un mero adempimento normativo.

http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-trasparente-open-data-government