Le persone che hanno partecipato

Cataldo Lolli

Cataldo Lolli

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie con area principale di esperienza: e-Procurement, tecniche e metodi di quality management, norme ISO, modalità di certificazione, C.A.D, contrattualistica pubblica, digitalizzazione di processi complessi della PA.
Per conto di Studio Amica Soc. Coop ha gestito e condotto un complesso progetto di progettazione e realizzazione di una piattaforma, denominata “Tutto Gare” per la gestione interamente telematica delle gare d'appalto.
Ha concorso in modo determinante alle fasi iniziali dello studio di fattibilità, dell’analisi funzionale, dell’analisi e definizione della specifica dei requisiti, del disegno delle componenti sw, della progettazione, in chiave di ottimizzazione ed aggiornamento delle funzionalità dell'applicativo software in base al Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e al D.P.R. 207/2010 e continua a farlo in base al nuovo codice degli appalti D.lgs. 50/2016. A livello di analisi provvede alla manutenzione adeguativa del software "TuttoGare".
E’ un professionista iscritto all’Associazione professionale ANORC presente nell'elenco del MISE ed in possesso dell’attestato di qualità professionale “Responsabile della conservazione digitale” Associazione professionale ANORC (Italia)

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Ha partecipato a:

Gare on-line: un'opportunità per tutti

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 09:30

E-procurement indica l’insieme di tecnologie, procedure, operazioni e modalità organizzative che consentono l’acquisizione di beni e servizi on line, grazie alle possibilità offerte dallo sviluppo della rete internet.
È una nuova modalità di gestione del processo di acquisto (già diffusa nel settore privato) che sta avendo uno sviluppo esponenziale anche nel settore delle Pubbliche Amministrazioni.
Il codice degli appalti ha previsto la possibilità, per le PA, di indire gare interamente telematiche. Questa è l’attribuzione che il codice degli appalti conferisce ad un processo innovativo per la gestione delle gare d’appalto.
Questo passaggio culturale, sociologico, economico e, quindi, giuridico della gestione della gara d’appalto consente di riorganizzare e semplificare i processi di approvvigionamento delle PA tanto da avere dei ritorni importanti in termini di:
  • eliminazione del cartaceo
  • efficientamento dei tempi e dei costi, sia per i partecipanti che per la PA
  • controlli puntuali su tempi e date del bando
  • trasparenza assoluta dei passaggi di gara
  • sicurezza dei dati con cripting dei documenti
  • comunicazioni automatiche via PEC
  • firma digitale, per sostituire la firma autografa
  • marca temporale, sostitutivo elettronico della data certa
Una previsione del genere obbliga la PA all’applicazione, nella sua interezza del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale: quindi, utilizzo della firma digitale, PEC, marca temporale, criptografia, privacy e conservazione digitale dei documenti inviati alla PA.

Le nuove regole, le competenze e le piattaforme tecnologiche per un efficiente e trasparente procurement pubblico

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 11:45

Non c’è dubbio che perché la PA possa disporre di un efficiente mercato digitale, sono necessarie infrastrutture fisiche (connettività, data center, tecnologia cloud); infrastrutture immateriali (sistema dei pagamenti PagoPa, sistema di fatturazione elettronica); interoperabilità e integrazione. Ma forse la vera difficoltà delle amministrazioni verso una vera e propria trasformazione digitale in tale ambito è il basso livello di competenze digitali nei cittadini e nel mondo del lavoro, sia pubblico che privato, ai diversi livelli professionali e di responsabilità. Cosa fare? Bisogna avviare un quadro di interventi coordinato, capillare e significativo sulle competenze digitali, con supporto formativo e metodologico concreto e tangibile, magari attivando nodi di supporto delle amministrazioni più grandi verso quei territori che faticano per dimensioni, risorse e cultura.