Le persone che hanno partecipato

Fabio Bacchini

Fabio Bacchini

Dirige il Servizio studi econometrici e previsioni economiche dell'Istat, l’istituto Nazionale di Statistica, presso il quale è prima ricercatore e, da gennaio 2008 ad oggi, ricercatore senior. E’ Dirigente del Servizio Analisi dei dati e Ricerca economica, sociale e ambientale da aprile 2016 e, dal 2011 al 2016, ha diretto il servizio studi econometrici e previsioni economiche presso lo stesso istituto. Come dirigente del servizio econometrico il servizio studi, composto da circa 20 ricercatori, ha realizzato il modello macroeconomico dell'economia italiana, (MeMo-lt) e i modelli di microsimulazione per le imprese e le famiglie. Dal 2000 è socio ordinario della Società di statistica e dal 2012 socio ordinario della Società italiana degli economisti. E’ stato referee occasionale per Journal of forecasting, del Journal of Business Cycle and measurement e dei quaderni di dipartimento di Economia - 'La Sapienza', per la Rivista di statistica e per i working paper dell'lstat, International Journal of Services Technology and Management e International Journal of Computational Economics and Econometrics.

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Ha partecipato a:

Le nuove competenze e i nuovi “mestieri” nel mondo dei dati

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 09:30

La gestione, l’analisi e la comunicazione dei dati assume oggi una valenza prioritaria per lo sviluppo di progetti strategicamente mirati sia da parte di aziende private che di Amministrazioni Pubbliche, in questo contesto emerge anche in Italia la necessità di poter contare su figure fortemente professionalizzate. Numerosi poli universitari e centri di ricerca stanno dedicando percorsi specifici alla formazione di Data Scientist capaci di coniugare competenze statistiche, informatiche e manageriali per fornire al top management informazioni e prospettive utili alla delineazione di strategie basate sull’interpretazione della sterminata quantità di dati prodotti dalle interazioni tra persone, tra persone e macchine e tra macchine stesse (IoT, m2m, …). E’ fondamentale che anche gli amministratori locali e i manager pubblici responsabili della definizione e dell’attuazione delle politiche di sviluppo territoriale possano contare sulla collaborazione di professionisti dotati di quelle competenze trasversali che permettano alla struttura di far un buon uso dei dati già in proprio possesso o che devono essere reperiti e interpretati. A questi nuovi skill, di cui ormai nessun decisore può fare a meno, il convegno dedica un approfondimento attraverso un confronto di punti di vista e testimonianze concrete. 
 

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni (Tavolo di lavoro Executive)

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Per ascoltare la registrazione completa  dell'evento cliccare QUI

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture".