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Massimiliano Brugnoletti

Massimiliano Brugnoletti

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SMART PROCUREMENT 4 SMART SERVICES Appalti di servizi per i patrimoni pubblici: come innovare strumenti, regole e comportamenti

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 14:30

Pur perdurando la situazione di crisi congiunturale che investe l'intero sistema economico nazionale, in contrapposizione alla drammatica involuzione del comparto dei lavori pubblici, la filiera dei servizi di Facility Management per i patrimoni immobiliari e urbani pubblici sembra conservare le significative posizioni di mercato conseguite negli ultimi anni. Oggi, tuttavia, l'attenzione degli operatori pubblici e privati del settore rimane sempre più incentrata su una serie di criticità irrisolte che condizionano il sistema di regolazione e di gestione delle gare di appalto e dei contratti settoriali, penalizzando fortemente il mercato. In questo quadro, si assiste negli ultimissimi tempi ad un'intensa attività di studio e messa a punto di proposte di natura tecnica, procedurale e normativa - condivise da parte dei soggetti di rappresentanza di committenze pubbliche ed imprese di servizi - che intendono fornire contributi innovativi in chiave di regolazione, standardizzazione, trasparenza ed economicità dei processi di gara, delle procedure di appalto e dei sistemi contrattuali, per tentare di favorire e sostenere più adeguate condizioni di sviluppo e di legalità del mercato. Ciò, nel mentre è in corso a livello parlamentare e governativo il complesso processo di recepimento delle nuove Direttive europee sugli appalti che possono prefigurare un nuovo scenario di riferimento legislativo per il comparto dei servizi.

Esternalizzazioni e flessibilità nella PA che cambia tra nuovo codice degli appalti e somministrazione

Roma, 24 Maggio, 2017 | 11:45

Tre sono le sfide per le gestione delle risorse umane nella PA: invecchiamento della popolazione lavorativa, rivoluzione digitale, riforma dello Stato.

Il cambiamento della PA, affinché segni il passo di un’epoca e produca tutti gli effetti oggi presenti in modo sterile solo sulla carta, va con ferma intenzione guardato oltre i provvedimenti di riforma: attraver-so i nuovi modelli gestionali, le buone pratiche organizzative e, soprattutto, con la ridefinizione di nuove professionalità.

E’ necessario prendere in considerazione il ricorso al lavoro flessibile tra efficienza organizzative, contenimento del precariato e fabbisogni di competenze. La flessibilità, quella buona, è al centro del nuovo rapporto tra pubblico e privato.

Perché si possa realizzare tale scopo, la PA viene supportata dal nuovo sistema normativo che si è via via delineato nel corso degli anni e che ha portato allo sviluppo di “nuove tecniche” per l’individuazione di detto fabbisogno: ci si riferisce al dialogo ed alla collaborazione (così come previsti nel D.lgs. 50/2016) tra la PA e le imprese operatrici del mercato; la qualificazione delle stazioni appaltanti tenendo in consi-derazione la loro capacità di programmazione e progettazione; la previsione di una maggiore “flessibilità” dei contratti, presupposto indispensabile per erogare prestazioni sempre adeguate alle esigenze, anche mutevoli nel tempo.

Il capitale umano, per sua strategica centratura, è un obiettivo valoriale imprescindibile negli acquisti pubblici. In che modo oggi le grandi linee direttrici di matrice europea, ambiente – sociale – lavoro – innovazione PMI, determinano un nuovo modo di ripensare gli acquisti pubblici sulla scelta delle Agenzie per il Lavoro?

Sullo slancio delle riflessioni esposte è utile approfondire un nuovo approccio all’organizzazione, un innovativo servizio ampiamente sviluppato nelle imprese private: il servizio Inhouse di Randstad. Una soluzione di qualità, gestione della buona flessibilità, ottimizzazione della forza lavoro e cost saving che può anticipare una strategia di spending review.

A tutti i partecipanti  sarà rilasciata una  pubblicazione di Randstad, uno strumento operativo e di orientamento che illustra gli ambiti e le modalità di applicazione del nuovo codice dei contratti pubblici nel settore della somministrazione di lavoro.

Il Codice degli appalti alla luce delle ultime sentenze del Consiglio di Stato: riflessi applicativi nel settore della somministrazione di lavoro.

Roma, 23 Maggio, 2018 | 11:00

Il workshop nasce con l'obiettivo di rispondere in modo puntuale alle tematiche che sono di maggior interesse per i nostri stakeholder; nello specifico è dedicato all'interlocutore pubblico e vuole essere uno strumento operativo che illustra gli ambiti e le modalità di applicazione del nuovo codice dei contratti pubblici, a due anni dalla sua entrata in vigore, nel settore della somministrazione di lavoro.

Con il recepimento delle tre direttive del 2014, avvenuto con il D.lgs. 50/2016 si chiude un grande ciclo di riforme avviato dalla Commissione europea con il Libro Verde sugli acquisti pubblici del 2011, che ha cambiato radicalmente l'approccio "culturale" dei rapporti tra pubblico e privato. L'unione, prendendo atto che l'apporto dei privati, in particolare per servizi e forniture in favore delle PPAA, "pesa" quasi per il 20% del PIL, ha preso coscienza che gli acquisti pubblici posso essere un formidabile volano per realizzare gli obiettivi strategici di "Europa 2020"; tra questi obiettivi strategici un grande rilievo ha il lavoro, l'occupazione, che è quindi diventata una delle grandi direttrici che hanno ispirato il nuovo codice degli appalti. La riforma sui contratti pubblici, inoltre, segna anche un ulteriore passo in avanti verso una più matura collaborazione tra Pubblica Amministrazione ed imprese: processo di avvicinamento a cui forte impulso ha dato il legislatore europeo.

Per l'alto numero di registrazioni, è stato necessario chiudere le iscrizioni.