Le persone che hanno partecipato
Annalia Guglielmi
Sono nata il 7 marzo 1953. Mi sono laureata nel 1978 in storia medievale all’Università di Bologna. Sposata, ho due figli.
Dal 1973 ho collaborato con la rivista e la casa editrice del Centro Studi Europa Orientale (CSEO), che pubblica in Italia le opere della cultura indipendente dei paesi est europei. Ho vissuto a Lublino dal 1978 al 1982, insegnando italiano all’Università Cattolica. In quel periodo ho avuto contatti con realtà dell’opposizione, incontrando Lech WaÅÄsa, Tadeusz Mazowiecki e altri. Dopo l’introduzione dello Stato di Guerra, il 13 dicembre 1981, mi sono impegnata nelle strutture clandestine di SolidarnoÅÄ.
Rientrata in Italia nel 1982, ho allargato il campo di interessi ad altri paesi, in particolare all’Ungheria e alla Cecoslovacchia.
Nel 1990 e fino al 2004 sono rientrata in Polonia, a Varsavia, dove ho diretto una società di consulenza per la ricostruzione economica del paese. Per le mie attività il governo polacco mi ha conferito la Croce di Cavaliere al merito e la Medaglia del Ministero della Cultura, mentre dalla Commissione Nazionale di SolidarnoÅÄ ho ricevuto la prestigiosa medaglia “Grazie”, conferita agli stranieri che hanno sostenuto il sindacato.
Sono interprete e traduttrice. Ha tradotto dal polacco numerose opere, fra cui Omelie per la patria di padre PopieÅuszko e le testimonianze polacche per la beatificazione di Giovanni Paolo II.
Collaboro con alcune testate giornalistiche e con la casa editrice del Museo di Auschwitz. Nel 2010 ho pubblicato il volume PopieÅuszko, non si può uccidere la speranza e curato con altri la mostra Danzica 1980 – SolidarnoÅÄ presentata al Meeting di Rimini.
Collaboro in veste di responsabile per le relazioni internazionali con la Fondazione onlus Gariwo-Il Giardino dei Giusti, sono membro fondatore del Comitato per il Gardino dei Giusti di Varsavia e promotrice della realizzazione del Giardino stesso.
Nel 2013 ho collaborato con la casa di produzione DUE-A di Pupi e Antonio Avati alla realizzazione di cinque documentari sull’opposizione democratica durante il regime comunista in Polonia.